Politica
Futuro e Libertà di Fini ha un gruppo dirigente a Barletta
Etica, valori e trasparenza prima di tutto. Presentazione del gruppo dirigente
Barletta - lunedì 20 dicembre 2010
Inusualmente rispettosa dell'orario programmato, la convention barlettana di Futuro e Libertà . Il nuovo partito di Gianfranco Fini si radica e si struttura a Barletta con una sede e con il gruppo dirigente presentato nella sala del Brigantino. Coordinatore cittadino è Michele Dibenedetto, Carmine Di Paola è presidente e portavoce, Alessandro Binetti responsabile dell'organizzazione e politiche giovanili. L'ufficializzazione della presenza di FLI a Barletta ha interessato un eterogeneo pubblico che ha riempito la sala.
Diverse le presenze di altre forze politiche interessate al progetto finiano. Anche in questa occasione il Sindaco Nicola Maffei ha presenziato, porgendo all'Europarlamentare Salvatore Tatarella, al Coordinatore regionale Bat e alla nuova dirigenza, il saluto istituzionale della città. In tutta Italia, come è noto, si stanno raccogliendo firme di adesione al Manifesto politico di Futuro e libertà denso di patriottismo e di valori. Ed anche questo è stato l'argomento di Tatarella che ha descritto la sua visione di un Paese mal governato e di una regione, la Puglia, contratta economicamente. Le vicende più localistiche, anzi provinciali, quelle del governo di Francesco Ventola, sono state stigmatizzate, iniziando dal poco trasparente ultimo concorso. Non sono state dimenticate, anzi rimarcate con forza e oggetto di monitoraggio del gruppo dirigente anche altre decisioni amministrative dell'Ente. E' continua e intransigente la ricerca della legalità dell'avvocato Carmine Dipaola. Un tema che mai tralascia in qualsivoglia occasione.
Continuando sui temi inerenti la moralità, l'oratore ha ridescritto quella che ha definito la deriva della politica nazionale e cittadina. Soffermandosi sulla prima, ha caratterizzato realisticamente e negativamente quello che ha definito il "sistema politico berlusconiano". Ma, ha concluso il suo impegnativo intervento con ottimismo, riservando a Futuro e Libertà il compito di recuperare la parte sana della società civile che ha l'obbligo di impegnarsi politicamente e riunirsi attorno al tavolo dei volenterosi per rigettare il comune concetto della politica vista solo come mero investimento. Un vero programma politico, invece, quello raccontato da Michele Dibenedetto. Ha chiesto scusa alla città per il grave errore commesso quando la invitò a votare per Ventola e per una lista da lui promossa. Dal pentimento al rinascimento invocato per Barletta. Il programma di Futuro è Libertà è contenuto in uno scrigno che sarà presentato a gennaio. In sintesi conterrà i consueti propositi migliorativi: sviluppo, cultura, trasparenza, gioventù, ambiente, occupazioni e opportunità e recupero del patrimonio storico della città. Ma, essenziale per Dibenedetto sarà la sottoscrizione ineludibile di un patto etico per la legalità e la trasparenza amministrativa.
Diverse le presenze di altre forze politiche interessate al progetto finiano. Anche in questa occasione il Sindaco Nicola Maffei ha presenziato, porgendo all'Europarlamentare Salvatore Tatarella, al Coordinatore regionale Bat e alla nuova dirigenza, il saluto istituzionale della città. In tutta Italia, come è noto, si stanno raccogliendo firme di adesione al Manifesto politico di Futuro e libertà denso di patriottismo e di valori. Ed anche questo è stato l'argomento di Tatarella che ha descritto la sua visione di un Paese mal governato e di una regione, la Puglia, contratta economicamente. Le vicende più localistiche, anzi provinciali, quelle del governo di Francesco Ventola, sono state stigmatizzate, iniziando dal poco trasparente ultimo concorso. Non sono state dimenticate, anzi rimarcate con forza e oggetto di monitoraggio del gruppo dirigente anche altre decisioni amministrative dell'Ente. E' continua e intransigente la ricerca della legalità dell'avvocato Carmine Dipaola. Un tema che mai tralascia in qualsivoglia occasione.
Continuando sui temi inerenti la moralità, l'oratore ha ridescritto quella che ha definito la deriva della politica nazionale e cittadina. Soffermandosi sulla prima, ha caratterizzato realisticamente e negativamente quello che ha definito il "sistema politico berlusconiano". Ma, ha concluso il suo impegnativo intervento con ottimismo, riservando a Futuro e Libertà il compito di recuperare la parte sana della società civile che ha l'obbligo di impegnarsi politicamente e riunirsi attorno al tavolo dei volenterosi per rigettare il comune concetto della politica vista solo come mero investimento. Un vero programma politico, invece, quello raccontato da Michele Dibenedetto. Ha chiesto scusa alla città per il grave errore commesso quando la invitò a votare per Ventola e per una lista da lui promossa. Dal pentimento al rinascimento invocato per Barletta. Il programma di Futuro è Libertà è contenuto in uno scrigno che sarà presentato a gennaio. In sintesi conterrà i consueti propositi migliorativi: sviluppo, cultura, trasparenza, gioventù, ambiente, occupazioni e opportunità e recupero del patrimonio storico della città. Ma, essenziale per Dibenedetto sarà la sottoscrizione ineludibile di un patto etico per la legalità e la trasparenza amministrativa.