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Attualità
Frasi sessiste liceo Casardi, il commento di Sinistra Italiana
La nota del circolo cittadino "Franco Dambra"
Barletta - martedì 8 aprile 2025
12.37
«Le scritte che inneggiano a Filippo Turetta, il giovane che ha brutalmente ucciso Giulia Cecchettin, motivato da gelosia e desiderio di controllo, e la presenza di svastiche naziste nei bagni del Liceo Classico Casardi sono segnali molto seri e preoccupanti, che assumono significati e implicazioni particolari». Così il circolo cittadino di Sinistra Italiana.
«La scuola dovrebbe essere uno spazio di apprendimento e crescita per i nostri ragazzi, e la presenza di queste scritte in questo contesto rappresenta la glorificazione della violenza. I bagni scolastici, essendo spazi privati e spesso utilizzati per la socializzazione informale, possono diventare luoghi in cui si manifestano opinioni e ideologie più estreme. La presenza di queste scritte riflette la mentalità di alcuni giovani, influenzata dai modelli culturali che celebrano la violenza e rispecchia una cultura di idolatria verso figure che incitano alla violenza.
Gli ultimi casi di cronaca evidenziano come il fenomeno del femminicidio giovanile rappresenti un tragico e devastante esito di una cultura permeata da violenza sistemica contro le donne, e mettono in luce quanto sia radicata l'idea che la vita delle donne possa essere controllata e, nei casi estremi, soppressa.
Questi fenomeni riflettono una grande problematica sociale: la percezione distorta del potere e della violenza. Le scritte sui muri sono sintomi di una mentalità che non solo accetta, ma promuove anche la violenza, e il femminicidio è l'estremo culminare di questa cultura.
Il Circolo di Sinistra Italiana Franco Dambra di Barletta è profondamente amareggiato e indignato. È necessario promuovere modelli di rispetto e uguaglianza per prevenire atti di violenza e costruire una società più giusta. Bisogna educare le nuove generazioni a riconoscere il valore della vita e a respingere la glorificazione della violenza, affinché si possa sperare in un futuro libero da femminicidi e idolatrie tossiche.
È fondamentale che la scuola intervenga in queste situazioni e risponda in modo deciso e rapido. Le istituzioni educative devono promuovere l'inclusione e il rispetto tra tutti gli studenti e fornire una risposta che affronti il tema della violenza di genere, dell'uguaglianza e del rispetto reciproco. Iniziative come laboratori, discussioni di gruppo e campagne di sensibilizzazione possono aiutare a combattere la cultura della violenza e a promuovere una società più rispettosa. La collaborazione con genitori e comunità è essenziale per creare un ambiente scolastico sicuro e inclusivo.
Per il SI, la lotta per la dignità e l'uguaglianza delle donne è una battaglia contro ogni forma di oppressione, e non possiamo tollerare messaggi che inneggiano alla violenza; è ora di costruire una società in cui il rispetto e la solidarietà siano al centro della nostra lotta collettiva».
«La scuola dovrebbe essere uno spazio di apprendimento e crescita per i nostri ragazzi, e la presenza di queste scritte in questo contesto rappresenta la glorificazione della violenza. I bagni scolastici, essendo spazi privati e spesso utilizzati per la socializzazione informale, possono diventare luoghi in cui si manifestano opinioni e ideologie più estreme. La presenza di queste scritte riflette la mentalità di alcuni giovani, influenzata dai modelli culturali che celebrano la violenza e rispecchia una cultura di idolatria verso figure che incitano alla violenza.
Gli ultimi casi di cronaca evidenziano come il fenomeno del femminicidio giovanile rappresenti un tragico e devastante esito di una cultura permeata da violenza sistemica contro le donne, e mettono in luce quanto sia radicata l'idea che la vita delle donne possa essere controllata e, nei casi estremi, soppressa.
Questi fenomeni riflettono una grande problematica sociale: la percezione distorta del potere e della violenza. Le scritte sui muri sono sintomi di una mentalità che non solo accetta, ma promuove anche la violenza, e il femminicidio è l'estremo culminare di questa cultura.
Il Circolo di Sinistra Italiana Franco Dambra di Barletta è profondamente amareggiato e indignato. È necessario promuovere modelli di rispetto e uguaglianza per prevenire atti di violenza e costruire una società più giusta. Bisogna educare le nuove generazioni a riconoscere il valore della vita e a respingere la glorificazione della violenza, affinché si possa sperare in un futuro libero da femminicidi e idolatrie tossiche.
È fondamentale che la scuola intervenga in queste situazioni e risponda in modo deciso e rapido. Le istituzioni educative devono promuovere l'inclusione e il rispetto tra tutti gli studenti e fornire una risposta che affronti il tema della violenza di genere, dell'uguaglianza e del rispetto reciproco. Iniziative come laboratori, discussioni di gruppo e campagne di sensibilizzazione possono aiutare a combattere la cultura della violenza e a promuovere una società più rispettosa. La collaborazione con genitori e comunità è essenziale per creare un ambiente scolastico sicuro e inclusivo.
Per il SI, la lotta per la dignità e l'uguaglianza delle donne è una battaglia contro ogni forma di oppressione, e non possiamo tollerare messaggi che inneggiano alla violenza; è ora di costruire una società in cui il rispetto e la solidarietà siano al centro della nostra lotta collettiva».