Politica
Franco Caputo nella nostra redazione: «Tutte le buone massime esistono già, non resta che applicarle»
L'intervista del direttore Sarcinelli. «In un partito non si può essere pro o contro qualcuno»
Barletta - martedì 5 aprile 2011
20.31
Ancora una voce registrata da Barlettalife sulle imminenti elezioni amministrative di Barletta. Michele Sarcinelli ha intervistato il segretario cittadino del PD Franco Caputo.
Dott. Caputo, credo nella sua capacità di scrivere un libro sugli ultimi tre mesi di vita del PD e del centrosinistra. Lo acquisterebbero in tanti e non mancherebbe nella biblioteca di Barlettalife. Mi inventa in un attimo il possibile titolo, a chi lo dedicherebbe e a chi chiederebbe di scriverne la prefazione, forse a Mennea o al sindaco Maffei?
Una bella risposta si basa su un mio rimpianto: non aver mai annotato in una sorta di diario tutto ciò mi sia capitato. Nel mio percorso politico vi sono cose che determinano sconforto, ma anche altre molto incoraggianti. Spesso si parla della politica come di un qualcosa di complicato. Nulla di più falso, la politica è una cosa semplice: basta canalizzare le sensibilità delle persone verso l'interesse comune, utilizzando la ragione, il buon senso. Sintetizzare le diversità per trovare le soluzioni più appropriate. Il titolo del libro potrebbe essere "Primarie sempre". La prefazione la farei scrivere a quattro mani in quest'ordine, la prima parte da Mennea e la seconda da Maffei. Il libro non potrebbe essere dedicato ad altri che non alla città di Barletta.
Mi aspetto che mi bocci questa seconda domanda, chiedendomi di rivolgerla al sindaco. Ma ci provo. Maffei le primarie di febbraio proprio non le ha mai digerite convinto di poter concorrere alla ricandidatura in solitario. E' vero che Lei è stato tra coloro che lo hanno invogliato su questa strada?
Non l'ho mai pensato e mai detto. Sarebbe un'affermazione per me innaturale, perché prescinderebbe da un sistema di partiti e di coalizione, invece irrinunciabile.
Le chiedo, dott. Caputo, in seno al PD ci sono due anime? Una pro e una contro Maffei?
Io credo che la domanda sia posta in termini non corretti. In un partito non si può essere pro o contro qualcuno. In un partito c'è la legittima possibilità di confronto, e mai v'è stato un conflitto verso il sindaco bensì vi sono state valutazioni che attengono alla possibilità di allargare la coalizione verso le liste civiche oppure di mantenerla verso l'attuale sistema di partito.
Le primarie ci sono state, Maffei le ha vinte in modo convinto e ciliegina sul tutto sarebbe stata la sua lista personale con richiami a persone incisive nel mondo della cultura intesa in senso largo, anche di centrodestra. Con questa lista, bocciata proprio 48 ore fa da PS, IDV, SEL, FDS, Verdi, Buona Politica e PD, il possibile governo di centrosinistra sarebbe risultato più facilmente gestibile. Insomma diciamola tutta, Maffei sarebbe stato meno influenzabile nelle scelte amministrative.
La scelta di queste ultime ore da parte di Maffei è una scelta di saggezza perché apre un rapporto paritario con le forze politiche e di fatto investe sul sistema dei partiti per dare centralità alla politica.
Da uno a 10 Lei quanto affetto politico riserva a Maffei? E poi Le rivolgo la stessa domanda fatta anche al segretario Mezzina. Un giudizio sul Sig. Maffei e sul sindaco Maffei.
Sul piano umano sono molto legato a Maffei, e lo stesso vale su quello politico (dato che condividiamo la stessa scelta). Mi piacerebbe che nel ruolo di sindaco fosse più capace di slancio, di utilizzare meglio il sistema delle deleghe e di coinvolgere e responsabilizzare chi gli sta attorno.
Ed ora, mi dà un giudizio su di Lei? Si. Su Franco Caputo segretario del PD barlettano. Lei è elegante, non alza mai il tono di voce ma quando si tratterà di contare in giunta ha un già un ruolo prediletto per migliorare la città?
Ringrazio per questi apprezzamenti su eleganza e pacatezza: questo secondo aspetto lo sento molto mio: credo nel dialogo e nel confronto, sempre che vi sia la voglia di ascoltarsi (ove non ci fosse, iniziano i toni alti, ovvero alzare una barriera tra interlocutori). Non è tempo di definire obiettivi personali, bensì di impegnarsi in campagna elettorale e puntare sul PD in modo che questo possa raggiungere il primato nel governo della città.
Il centrosinistra vincerà queste elezioni amministrative? Vincerà al primo turno? Merita il centrosinistra di guidare ancora Barletta?
In tutte le competizioni bisogna avere rispetto degli avversari. Il centro sinistra oggettivamente presenta una schiera di partiti molto ricca e determinata: le alternative non mi sembrano di altissima levatura né rappresentative di un progetto definito per tempo ed offerto alla città in maniera credibile. Mi auguro che anche in questa circostanza i cittadini riconoscano al centro sinistra la possibilità di governare ancora la città, come già successo in passato.
Le piace lo slogan di Maffei: "Ho deciso" ?
Mi sembra una buona scommessa per un futuro più rassicurante.
Le piace lo slogan della candidata Vitobello, "Cambiare si può"?
C'era una bellissima maglietta che veniva regalata anni fa, da una rivista che si chiamava "Liberal". Su questa v'era scritto: «Tutte le buone massime esistono già, non resta che applicarle».
Ci inventa al momento Lei un suo slogan per Barletta.
Più che uno slogan, un auspicio: più uomini e più donne possano tornare ad appassionarsi alla politica. Solo con la partecipazione si può cambiare e si può rinnovare.
Dott. Caputo, credo nella sua capacità di scrivere un libro sugli ultimi tre mesi di vita del PD e del centrosinistra. Lo acquisterebbero in tanti e non mancherebbe nella biblioteca di Barlettalife. Mi inventa in un attimo il possibile titolo, a chi lo dedicherebbe e a chi chiederebbe di scriverne la prefazione, forse a Mennea o al sindaco Maffei?
Una bella risposta si basa su un mio rimpianto: non aver mai annotato in una sorta di diario tutto ciò mi sia capitato. Nel mio percorso politico vi sono cose che determinano sconforto, ma anche altre molto incoraggianti. Spesso si parla della politica come di un qualcosa di complicato. Nulla di più falso, la politica è una cosa semplice: basta canalizzare le sensibilità delle persone verso l'interesse comune, utilizzando la ragione, il buon senso. Sintetizzare le diversità per trovare le soluzioni più appropriate. Il titolo del libro potrebbe essere "Primarie sempre". La prefazione la farei scrivere a quattro mani in quest'ordine, la prima parte da Mennea e la seconda da Maffei. Il libro non potrebbe essere dedicato ad altri che non alla città di Barletta.
Mi aspetto che mi bocci questa seconda domanda, chiedendomi di rivolgerla al sindaco. Ma ci provo. Maffei le primarie di febbraio proprio non le ha mai digerite convinto di poter concorrere alla ricandidatura in solitario. E' vero che Lei è stato tra coloro che lo hanno invogliato su questa strada?
Non l'ho mai pensato e mai detto. Sarebbe un'affermazione per me innaturale, perché prescinderebbe da un sistema di partiti e di coalizione, invece irrinunciabile.
Le chiedo, dott. Caputo, in seno al PD ci sono due anime? Una pro e una contro Maffei?
Io credo che la domanda sia posta in termini non corretti. In un partito non si può essere pro o contro qualcuno. In un partito c'è la legittima possibilità di confronto, e mai v'è stato un conflitto verso il sindaco bensì vi sono state valutazioni che attengono alla possibilità di allargare la coalizione verso le liste civiche oppure di mantenerla verso l'attuale sistema di partito.
Le primarie ci sono state, Maffei le ha vinte in modo convinto e ciliegina sul tutto sarebbe stata la sua lista personale con richiami a persone incisive nel mondo della cultura intesa in senso largo, anche di centrodestra. Con questa lista, bocciata proprio 48 ore fa da PS, IDV, SEL, FDS, Verdi, Buona Politica e PD, il possibile governo di centrosinistra sarebbe risultato più facilmente gestibile. Insomma diciamola tutta, Maffei sarebbe stato meno influenzabile nelle scelte amministrative.
La scelta di queste ultime ore da parte di Maffei è una scelta di saggezza perché apre un rapporto paritario con le forze politiche e di fatto investe sul sistema dei partiti per dare centralità alla politica.
Da uno a 10 Lei quanto affetto politico riserva a Maffei? E poi Le rivolgo la stessa domanda fatta anche al segretario Mezzina. Un giudizio sul Sig. Maffei e sul sindaco Maffei.
Sul piano umano sono molto legato a Maffei, e lo stesso vale su quello politico (dato che condividiamo la stessa scelta). Mi piacerebbe che nel ruolo di sindaco fosse più capace di slancio, di utilizzare meglio il sistema delle deleghe e di coinvolgere e responsabilizzare chi gli sta attorno.
Ed ora, mi dà un giudizio su di Lei? Si. Su Franco Caputo segretario del PD barlettano. Lei è elegante, non alza mai il tono di voce ma quando si tratterà di contare in giunta ha un già un ruolo prediletto per migliorare la città?
Ringrazio per questi apprezzamenti su eleganza e pacatezza: questo secondo aspetto lo sento molto mio: credo nel dialogo e nel confronto, sempre che vi sia la voglia di ascoltarsi (ove non ci fosse, iniziano i toni alti, ovvero alzare una barriera tra interlocutori). Non è tempo di definire obiettivi personali, bensì di impegnarsi in campagna elettorale e puntare sul PD in modo che questo possa raggiungere il primato nel governo della città.
Il centrosinistra vincerà queste elezioni amministrative? Vincerà al primo turno? Merita il centrosinistra di guidare ancora Barletta?
In tutte le competizioni bisogna avere rispetto degli avversari. Il centro sinistra oggettivamente presenta una schiera di partiti molto ricca e determinata: le alternative non mi sembrano di altissima levatura né rappresentative di un progetto definito per tempo ed offerto alla città in maniera credibile. Mi auguro che anche in questa circostanza i cittadini riconoscano al centro sinistra la possibilità di governare ancora la città, come già successo in passato.
Le piace lo slogan di Maffei: "Ho deciso" ?
Mi sembra una buona scommessa per un futuro più rassicurante.
Le piace lo slogan della candidata Vitobello, "Cambiare si può"?
C'era una bellissima maglietta che veniva regalata anni fa, da una rivista che si chiamava "Liberal". Su questa v'era scritto: «Tutte le buone massime esistono già, non resta che applicarle».
Ci inventa al momento Lei un suo slogan per Barletta.
Più che uno slogan, un auspicio: più uomini e più donne possano tornare ad appassionarsi alla politica. Solo con la partecipazione si può cambiare e si può rinnovare.