La città
Finalmente è giustizia per via dei Muratori! Sentenza favorevole del Tar
Musti: «Domani, non fra 100 giorni». La cause, secondo l'imprenditore, non dovevano nemmeno essere iniziate
Barletta - sabato 25 maggio 2013
Il tratto mancante di via dei Muratori era ed è proprietà del Comune di Barletta. Questa è la conclusione cui è giunto il T.A.R. di Bari con la sentenza n. 829/2013, con cui, accogliendo le eccezioni sollevate dalla "Arpex" del combattivo Musti, ha dichiarato l'inammissibilità di tutti i gravami proposti da una ditta che opera nelle vicinanze e che si opponeva alla realizzazione di una viabilità provvisoria sul tratto mancante in questione.
Le cause, in altre parole, non dovevano neppure essere iniziate, perché chi si opponeva non aveva alcun titolo per opporsi, non essendo proprietario dei suoli, e non avendone neppure il possesso, come peraltro era già stato riconosciuto da un'ordinanza del Tribunale di Trani. Interpellato, lo stesso Musti, pur soddisfatto dalla sentenza favorevole, si dice rammaricato che i lavori che gli erano stati autorizzati dal Comune sono fermi ingiustamente da tre anni, e che oggi l'area è sotto sequestro penale a causa delle azioni compiute da un soggetto che non aveva titolo alcuno, né di proprietà e né di possesso dei suoli, per fare ciò che ha fatto.
Ma la cosa di cui Musti appare più soddisfatto è che sono caduti tutti gli alibi di chi, dentro il Comune di Barletta, remava contro. La proprietà ed il possesso dei suoli sono del Comune di Barletta.
La strada si può fare domani, non fra 100 giorni.
Le cause, in altre parole, non dovevano neppure essere iniziate, perché chi si opponeva non aveva alcun titolo per opporsi, non essendo proprietario dei suoli, e non avendone neppure il possesso, come peraltro era già stato riconosciuto da un'ordinanza del Tribunale di Trani. Interpellato, lo stesso Musti, pur soddisfatto dalla sentenza favorevole, si dice rammaricato che i lavori che gli erano stati autorizzati dal Comune sono fermi ingiustamente da tre anni, e che oggi l'area è sotto sequestro penale a causa delle azioni compiute da un soggetto che non aveva titolo alcuno, né di proprietà e né di possesso dei suoli, per fare ciò che ha fatto.
Ma la cosa di cui Musti appare più soddisfatto è che sono caduti tutti gli alibi di chi, dentro il Comune di Barletta, remava contro. La proprietà ed il possesso dei suoli sono del Comune di Barletta.
La strada si può fare domani, non fra 100 giorni.