La città
Facciamo chiarezza, distribuzione dei farmaci alla dimissione
«Va a completo vantaggio dei cittadini», precisa la Asl Bat. Il cittadino che, dopo un ricovero, può andare a casa già con i farmaci necessari per continuare la terapia
BAT - martedì 8 giugno 2010
«La distribuzione diretta dei farmaci alla dimissione o dopo visita specialistica ambulatoriale va a completo vantaggio dei cittadini»: così la Direzione Generale della Asl Bat risponde ai dubbi sollevati dalle associazioni dei consumatori.
«Questa iniziativa ha come unico scopo quello di assicurare la continuità assistenziale ai pazienti in dimissione ed è già prevista dal Dief, il Documento economico e finanziario della Regione Puglia – dice Franco Polemio, Direttore Sanitario Asl Bat – il progetto è appena partito e per meglio rispondere alle esigenze di tutti abbiamo deciso di ampliare l'orario di apertura delle farmacie ospedaliere: i cittadini potranno ritirare i farmaci dalle 10 alle 13. Saranno distribuiti 8 categorie di farmaci, cioè quelli indicati dalla Regione Puglia nel Dief (antibiotici, inibitori di pompa protonica, eparine a basso peso molecolare, farmaci antipsicotici, statine, albumina, antiemetici e antimicotici) e l'eventuale ticket da pagare sarà indicato dal medico prescrittore: in tutte le unità operative è stato installato un software che permette al medico di avere il quadro completo dei farmaci disponibili per categoria e di indicare il ticket, quando dovuto».
«Va precisato, inoltre – aggiunge Polemio - che tutto il progetto ha visto la piena collaborazione dei medici di medicina generale i quali non saranno affatto esclusi dai piani di cura dei loro assistiti. Ai cittadini in dimissione sarà infatti rilasciato un documento da consegnare al proprio medico di famiglia. Il progetto, ovviamente, è stato avviato in tutti gli ospedali con farmacia ospedaliera, cioè ad Andria, Barletta, Canosa, Trani e Bisceglie. Nessuno ha mai pensato, evidentemente, di chiedere ai pazienti di Minervino e di Spinazzola di andare un un'altra città per ritirare i farmaci. Dovranno rivolgersi alla farmacia ospedaliera anche i pazienti che si sottoporranno a visita ambulatoriale specialistica soltanto negli ambulatori degli ospedali. Per i pazienti che si recheranno presso gli altri ambulatori presenti sul territorio non cambierà nulla».
«E' evidente, allora – aggiunge Rocco Canosa, Direttore Generale Asl Bat – che questo progetto è stato avviato, in ottemperanza con quanto indicato dalla Regione Puglia e sulla scorta di quanto già avvenuto in altre Asl della regione, per aiutare il cittadino che, dopo un ricovero, può andare a casa già con i farmaci necessari per continuare la terapia. Questo sistema, inoltre, ci permetterà di registrare un risparmio significativo sulla spesa farmaceutica e questo non è un dato di poco conto, considerando che nell'ultimo anno la spesa farmaceutica della regione Puglia è cresciuta del 4,2 per cento. E' ipotizzabile che attraverso la distribuzione diretta dei farmaci alla dimissione, a pieno regime, si possa ottenere un risparmio annuo di circa 1milione e 300mila euro».
«La Direzione di questa azienda sanitaria ha ben presente lo scopo ultimo del lavoro quotidiano – sottolinea Canosa – il nostro unico interesse è quello di aiutare quanto più possibile i cittadini-utenti i quali hanno il diritto di avere solo ed esclusivamente informazioni corrette. Il senso di un attacco così diretto da parte delle associazioni dei consumatori è davvero poco chiaro». Intanto per verificare eventuali falle del sistema è stata già prevista una riunione con i responsabili a un mese dall'avvio del progetto che, comunque, sarà monitorato periodicamente.
«Questa iniziativa ha come unico scopo quello di assicurare la continuità assistenziale ai pazienti in dimissione ed è già prevista dal Dief, il Documento economico e finanziario della Regione Puglia – dice Franco Polemio, Direttore Sanitario Asl Bat – il progetto è appena partito e per meglio rispondere alle esigenze di tutti abbiamo deciso di ampliare l'orario di apertura delle farmacie ospedaliere: i cittadini potranno ritirare i farmaci dalle 10 alle 13. Saranno distribuiti 8 categorie di farmaci, cioè quelli indicati dalla Regione Puglia nel Dief (antibiotici, inibitori di pompa protonica, eparine a basso peso molecolare, farmaci antipsicotici, statine, albumina, antiemetici e antimicotici) e l'eventuale ticket da pagare sarà indicato dal medico prescrittore: in tutte le unità operative è stato installato un software che permette al medico di avere il quadro completo dei farmaci disponibili per categoria e di indicare il ticket, quando dovuto».
«Va precisato, inoltre – aggiunge Polemio - che tutto il progetto ha visto la piena collaborazione dei medici di medicina generale i quali non saranno affatto esclusi dai piani di cura dei loro assistiti. Ai cittadini in dimissione sarà infatti rilasciato un documento da consegnare al proprio medico di famiglia. Il progetto, ovviamente, è stato avviato in tutti gli ospedali con farmacia ospedaliera, cioè ad Andria, Barletta, Canosa, Trani e Bisceglie. Nessuno ha mai pensato, evidentemente, di chiedere ai pazienti di Minervino e di Spinazzola di andare un un'altra città per ritirare i farmaci. Dovranno rivolgersi alla farmacia ospedaliera anche i pazienti che si sottoporranno a visita ambulatoriale specialistica soltanto negli ambulatori degli ospedali. Per i pazienti che si recheranno presso gli altri ambulatori presenti sul territorio non cambierà nulla».
«E' evidente, allora – aggiunge Rocco Canosa, Direttore Generale Asl Bat – che questo progetto è stato avviato, in ottemperanza con quanto indicato dalla Regione Puglia e sulla scorta di quanto già avvenuto in altre Asl della regione, per aiutare il cittadino che, dopo un ricovero, può andare a casa già con i farmaci necessari per continuare la terapia. Questo sistema, inoltre, ci permetterà di registrare un risparmio significativo sulla spesa farmaceutica e questo non è un dato di poco conto, considerando che nell'ultimo anno la spesa farmaceutica della regione Puglia è cresciuta del 4,2 per cento. E' ipotizzabile che attraverso la distribuzione diretta dei farmaci alla dimissione, a pieno regime, si possa ottenere un risparmio annuo di circa 1milione e 300mila euro».
«La Direzione di questa azienda sanitaria ha ben presente lo scopo ultimo del lavoro quotidiano – sottolinea Canosa – il nostro unico interesse è quello di aiutare quanto più possibile i cittadini-utenti i quali hanno il diritto di avere solo ed esclusivamente informazioni corrette. Il senso di un attacco così diretto da parte delle associazioni dei consumatori è davvero poco chiaro». Intanto per verificare eventuali falle del sistema è stata già prevista una riunione con i responsabili a un mese dall'avvio del progetto che, comunque, sarà monitorato periodicamente.