La città
Eraclio vorrebbe andare... in fondo al mar
"Porto Arè con me", il barlettano Antonio Binetti spiega il suo sogno
Barletta - sabato 19 novembre 2016
Qualche mese fa, esattamente a febbraio, il nostro concittadino Antonio Binetti, membro dell'associazione Scuba Diving School Barletta, ci parlava del suo progetto. «Vorrei presentare un progetto denominato "Porto Arè con me" - ci scrive Antonio Binetti - Il progetto in questione intende riprodurre una statua di Eraclio di dimensioni di circa 1 metro da collocare sul fondale marino di Ariscianne, entro un miglio dalla costa alla profondità di 5 metri ed in prossimità di una grotta marina naturale. Il mio desiderio è quello di sensibilizzare anche altre associazioni in merito al suddetto progetto e, soprattutto, aziende site nella zona industriale barlettana. Non ho alcuna intenzione di fare polemica o incolpare le aziende di inquinamento marino ma mi piacerebbe ricordare a tutti che il mare è un bene prezioso per l'uomo, perciò va rispettato e amato».
Adesso, a distanza di 9 mesi, Antonio ci scrive nuovamente per condividere la sua rabbia e la sua delusione per non essere stato ascoltato, ma soprattutto, per non aver ricevuto alcuna risposta dalle istituzioni e delle aziende. Così il suo sogno è svanito ancora prima di cominciare. Per questo motivo, Antonio, visibilmente alterato si chiede perché quasi tutte le aziende sono pronte a sfruttare il nostro mare scaricando i loro rifiuti, ma non prendono in considerazione un progetto sano che intende valorizzare il patrimonio della nostra città.
Con questo articolo, Antonio Binetti, intende rinnovare il suo appello al sindaco della città di Barletta, a tutte le istituzioni e alle aziende, estendendolo anche alle associazioni che operano in tutti i settori. Questo affinché si mettano da parte egoismi e interessi personali e ci si coalizzi per promuovere e valorizzare la nostra città, le nostre origini e il nostro mare che ha tanto bisogno di essere rispettato. «Credo fortemente in questo progetto e ritengo che realizzarlo sia davvero importante per la nostra comunità, perciò non intendo arrendermi e voglio fare di tutto pure di vedere questo sogno realizzato. La nostra Barletta ha tante potenzialità non sfruttate e, credo che ora sia arrivato il momento di farlo, lavorando insieme».
Per comprendere meglio la questione vi rimandiamo al nostro precedente articolo.
Adesso, a distanza di 9 mesi, Antonio ci scrive nuovamente per condividere la sua rabbia e la sua delusione per non essere stato ascoltato, ma soprattutto, per non aver ricevuto alcuna risposta dalle istituzioni e delle aziende. Così il suo sogno è svanito ancora prima di cominciare. Per questo motivo, Antonio, visibilmente alterato si chiede perché quasi tutte le aziende sono pronte a sfruttare il nostro mare scaricando i loro rifiuti, ma non prendono in considerazione un progetto sano che intende valorizzare il patrimonio della nostra città.
Con questo articolo, Antonio Binetti, intende rinnovare il suo appello al sindaco della città di Barletta, a tutte le istituzioni e alle aziende, estendendolo anche alle associazioni che operano in tutti i settori. Questo affinché si mettano da parte egoismi e interessi personali e ci si coalizzi per promuovere e valorizzare la nostra città, le nostre origini e il nostro mare che ha tanto bisogno di essere rispettato. «Credo fortemente in questo progetto e ritengo che realizzarlo sia davvero importante per la nostra comunità, perciò non intendo arrendermi e voglio fare di tutto pure di vedere questo sogno realizzato. La nostra Barletta ha tante potenzialità non sfruttate e, credo che ora sia arrivato il momento di farlo, lavorando insieme».
Per comprendere meglio la questione vi rimandiamo al nostro precedente articolo.