Cronaca
Emergenza sanitaria, Emiliano: «Pronti a inasprire le restrizioni della zona rossa»
L'intervento del governatore pugliese
Barletta - venerdì 19 marzo 2021
15.04
I nuovi contagi in Puglia continuano ad aumentare e la Regione è pronta a correre ai ripari. "Stiamo ragionando sull'ipotesi di stringere ulteriormente le misure rispetto a quelle previste dal Governo nella zona rossa". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del Tar Puglia, che si svolge online per l'emergenza sanitaria. "Dobbiamo spingere tutte le aziende a lasciare a casa il numero più alto possibile di persone per evitare che si contagino sul luogo di lavoro" ha detto Emiliano.
"In questi giorni - ha spiegato Emiliano - noi siamo in zona rossa e però non stiamo ancora utilizzando tutti fino in fondo per tutte le aziende e per tutte le pubbliche amministrazioni lo smart working. Ieri abbiamo avuto il massimo piccolo pandemico della storia pugliese, più di 2 mila. Fino a luglio avevamo avuto non più di 2.000-2.500 contagiati in tutto, oggi li abbiamo in un solo giorno". "Tutte le volte - ha detto ancora il presidente - che si può abbassare il rischio epidemico utilizzando tecnologie, certo non paragonabili alla presenza, nel pieno di una situazione di grande pericolo come quella che stiamo vivendo in questo momento, i poteri delle Regioni non possono che essere usati obbligando tutti all'utilizzo di quelle tecnologie, salvaguardando il diritto alla salute individuale e collettivo".
"In questi giorni - ha spiegato Emiliano - noi siamo in zona rossa e però non stiamo ancora utilizzando tutti fino in fondo per tutte le aziende e per tutte le pubbliche amministrazioni lo smart working. Ieri abbiamo avuto il massimo piccolo pandemico della storia pugliese, più di 2 mila. Fino a luglio avevamo avuto non più di 2.000-2.500 contagiati in tutto, oggi li abbiamo in un solo giorno". "Tutte le volte - ha detto ancora il presidente - che si può abbassare il rischio epidemico utilizzando tecnologie, certo non paragonabili alla presenza, nel pieno di una situazione di grande pericolo come quella che stiamo vivendo in questo momento, i poteri delle Regioni non possono che essere usati obbligando tutti all'utilizzo di quelle tecnologie, salvaguardando il diritto alla salute individuale e collettivo".