La città
Diventerà operatore ecologico con 110 e lode in Ingegneria edile
Nella graduatoria per le nuove assunzioni in Bar.S.A. i primi 9 sono laureati
Barletta - giovedì 5 dicembre 2019
11.07
C'è stata grande attesa per l'esito del concorso indetto da Bar.S.A. per l'assunzione a tempo indeterminato di 13 operatori ecologici. Tra le loro mansioni ci sarà la raccolta dei rifiuti per la differenziata porta a porta, lo spazzamento delle strade, operazioni di pulizia e di manutenzione: una serie di lavori manuali per i quali i numerosi aspiranti che hanno avanzato la propria candidatuta si sono sottoposti non solo a quesiti di cultura generale e conoscenza teorica della materia, ma anche a una prova pratica per simulare le varie attività.
Nella graduatoria definitiva, pubblicata ieri sul sito di Bar.S.A. un'informazione non passa inosservata: il primo in graduatoria, classe 1984, è laureato in Ingegneria edile con 110 e lode. I primi 9 in graduatoria sono tutti laureati, chi in Marketing, chi in Economia, persino in Lettere.Che l'ingegnere primo in graduatoria accetti o no il lavoro come operatore ecologico, resta l'amarezza per una società in cui formazione e vita lavorativa non coincidono affatto, in cui si spendono anni in investimenti per studi altamente qualificati per poi sottomettersi alla classica sindrome del posto fisso, quel luogo in cui i sogni si svuotano e si trovano finalmente certezze. A raccogliere rifiuti ed erbacce, ma rimuginando su greco antico e logaritmi.
Nella graduatoria definitiva, pubblicata ieri sul sito di Bar.S.A. un'informazione non passa inosservata: il primo in graduatoria, classe 1984, è laureato in Ingegneria edile con 110 e lode. I primi 9 in graduatoria sono tutti laureati, chi in Marketing, chi in Economia, persino in Lettere.Che l'ingegnere primo in graduatoria accetti o no il lavoro come operatore ecologico, resta l'amarezza per una società in cui formazione e vita lavorativa non coincidono affatto, in cui si spendono anni in investimenti per studi altamente qualificati per poi sottomettersi alla classica sindrome del posto fisso, quel luogo in cui i sogni si svuotano e si trovano finalmente certezze. A raccogliere rifiuti ed erbacce, ma rimuginando su greco antico e logaritmi.