Politica
Dimissioni Caracciolo, i commenti a caldo delle forze politiche
Cascella: «Il particolare momento politico rende l'indagine ancora più delicata»
Barletta - giovedì 8 febbraio 2018
Comunicato Stampa
È ormai notizia diffusa quella delle dimissioni ufficializzate ieri mattina dal consigliere regionale del PD nonché assessore regionale all'Ambiente, Filippo Caracciolo, al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in seguito alle accuse dell'inchiesta su "Arca Puglia" che hanno destato le reazioni tanto infervorate quanto contrastanti dell'opinione pubblica.
Diversi i commenti a caldo dei politici locali che hanno espresso pareri differenti sulla rinuncia dell'ormai ex assessore regionale, a partire da Paolo Campo, presidente del gruppo PD in Consiglio regionale che è intervenuto sulla vicenda affermando: «Apprezziamo la decisione del collega Filippo Caracciolo di rinunciare all'incarico di assessore regionale all'Ambiente, dopo la notizia di un suo coinvolgimento in un'inchiesta della Procura di Bari. Si tratta di un gesto niente affatto scontato, di grande responsabilità, a tutela dell'immagine e del lavoro dell'intera amministrazione regionale. Nel ricordare che i fatti, per i quali Filippo Caracciolo risulta indagato, non hanno nulla a che fare con l'attività del Consiglio pugliese, confidiamo che egli saprà dimostrare la sua estraneità rispetto ai fatti contestati. D'altro esprimiamo fiducia nel lavoro della magistratura, augurandoci che possa rapidamente chiarezza sull'intera vicenda».
Nella tarda serata di ieri è giunto il commento del segretario cittadino Nicola Defazio: «Piena fiducia nell'operato della magistratura. Per il PD, coerentemente con la cultura garantista e col dettato Costituzionale, un cittadino è innocente fino a sentenza passata in giudicato. Condividiamo la scelta di Filippo Caracciolo di tutelare le istituzioni dimettendosi dalla carica di assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione ma vogliamo altresì sottolineare che il 'Diritto di garanzia' è concepito come strumento a tutela dei soggetti coinvolti in indagini giudiziarie al fine di dare loro la possibilità di dimostrare l'estraneità ai fatti contestati. Sono sicuro che Filippo Caracciolo dimostrerà di essere estraneo ad ogni tipo di reato ed auspico che le indagini possano concludersi in tempi brevi al fine di consentirgli quanto prima di chiarire del tutto ogni dubbio sollevato in ordine alla sua condotta. Voglio ribadire la convinzione che l'insieme dei candidati del Partito Democratico alle prossime elezioni politiche del 4 marzo sia la sintesi eccellente di un gruppo dirigente in grado di rappresentare il territorio: in particolare la candidatura alla Camera di Filippo Caracciolo ed al Senato di Assuntela Messina unitamente ad Elena Gentile rappresentano per la Città di Barletta una opportunità storica di eleggere persone capaci di far valere le reali esigenze delle nostra comunità e valorizzarne le potenzialità di sviluppo».
Questa invece la riflessione del sindaco di Barletta Pasquale Cascella: «È nell'interesse generale che l'inchiesta avviata mesi addietro dalla magistratura inquirente di Bari faccia rapidamente piena luce su tutti i filoni di una indagine che il particolare momento politico rende ancora più delicata. La fiducia nell'autorità giudiziaria è ancor più motivata dal dovere delle istituzioni di applicare i principi di trasparenza e di contrasto alla corruzione che ispirano la normativa in materia di appalti. E', quindi, importante che i procedimenti amministrativi del Comune di Barletta non siano stati motivo delle attività investigative dell'altro giorno, per le quali i rappresentanti dell'Amministrazione cittadina hanno subito offerto, e mantengono, la propria collaborazione agli inquirenti. In uno Stato di diritto, la gravità dei reati ipotizzati - corruzione e turbativa d'asta - rende assolutamente prioritaria la tutela delle funzioni pubbliche nel pieno rispetto delle garanzie per chi sia impegnato nel dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Per questo ci riconosciamo nell'apprezzamento con cui il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha raccolto il gesto di responsabilità dell'assessore regionale Filippo Caracciolo di dimettersi dall'incarico per consentire una serena e rapida conclusione dell'indagine. Questo non può che essere l'auspicio condiviso da quanti sono mossi da spirito di verità e giustizia».
Non si è fatta attendere la replica degli otto consiglieri regionali appartenenti al Movimento 5 Stelle in merito a tale decisione: «Apprezziamo il passo indietro dell'assessore Caracciolo e auspichiamo che al più presto venga fatta chiarezza ed emerga la realtà di quanto accaduto anche perché, laddove le tesi dell'accusa venissero confermate, ci troveremmo dinanzi ad un gravissimo caso di corruzione tra l'altro in un ambito sensibile come quello della costruzione di una scuola e della sicurezza dei nostri ragazzi. Non possiamo non sottolineare come il consigliere Caracciolo, tuttavia, oggi sia anche candidato per il PD alla Camera dei Deputati, così come lo è l'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina anch'egli indagato e candidato in quota PD o come il consigliere regionale Donato Pentassuglia, imputato nel processo "Ambiente Svenduto" e candidato in quota PD. Nel Movimento 5 Stelle anche solo l'ombra di una indagine di questo tipo non permetterebbe la candidatura ad alcuna carica pubblica, non possiamo pretendere che le altre forze politiche condividano i nostri valori e dunque ci limitiamo ad augurare al Partito Democratico una maggior "fortuna" nella scelta delle candidature nelle prossime consultazioni elettorali. Ci piacerebbe capire a beneficio di tutti i cittadini se questi indagati e imputati continueranno a correre nella competizione elettorale ed in caso affermativo, se in caso di condanna e di elezione rinuncerebbero alle immunità parlamentari. Dal canto nostro congeliamo qualsiasi tipo di valutazione nel merito fino alla conclusione delle indagini e auguriamo buon lavoro agli inquirenti».
Altro intervento è stato quello il Segretario Provinciale BAT del PD Pasquale Di Fazio che ha chiarito: «Rispetto alla vicenda dell'assessore Filippo Caracciolo, ricordiamo a noi stessi e a tutti che un avviso di garanzia è uno strumento di tutela verso chiunque sia oggetto di indagine giudiziaria e che vige il concetto di presunzione di innocenza in attesa dei vari gradi di giudizio sempre che ci sia il rinvio a giudizio - ha dichiarato. Va sottolineata in senso positivo la decisione di Filippo Caracciolo di rimettere nelle mani del Presidente Emiliano la propria delega assessorile all'Ambiente proprio per garantire il proseguo delle attività della Giunta regionale in serenità. Questo atteggiamento certifica il rispetto delle istituzioni che Caracciolo sta dimostrando anche rispetto alle azioni giudiziarie in essere. Personalmente – ha concluso Di Fazio - ho certezza del fatto che Caracciolo dimostrerà nelle opportune sedi la sua estraneità ai fatti, superando le inevitabili azioni di sciacallaggio politico che figure apicali del Movimento 5 Stelle, sia a livello locale che nazionale, cominciano a diffondere in rete» ha poi concluso.
Diversi i commenti a caldo dei politici locali che hanno espresso pareri differenti sulla rinuncia dell'ormai ex assessore regionale, a partire da Paolo Campo, presidente del gruppo PD in Consiglio regionale che è intervenuto sulla vicenda affermando: «Apprezziamo la decisione del collega Filippo Caracciolo di rinunciare all'incarico di assessore regionale all'Ambiente, dopo la notizia di un suo coinvolgimento in un'inchiesta della Procura di Bari. Si tratta di un gesto niente affatto scontato, di grande responsabilità, a tutela dell'immagine e del lavoro dell'intera amministrazione regionale. Nel ricordare che i fatti, per i quali Filippo Caracciolo risulta indagato, non hanno nulla a che fare con l'attività del Consiglio pugliese, confidiamo che egli saprà dimostrare la sua estraneità rispetto ai fatti contestati. D'altro esprimiamo fiducia nel lavoro della magistratura, augurandoci che possa rapidamente chiarezza sull'intera vicenda».
Nella tarda serata di ieri è giunto il commento del segretario cittadino Nicola Defazio: «Piena fiducia nell'operato della magistratura. Per il PD, coerentemente con la cultura garantista e col dettato Costituzionale, un cittadino è innocente fino a sentenza passata in giudicato. Condividiamo la scelta di Filippo Caracciolo di tutelare le istituzioni dimettendosi dalla carica di assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione ma vogliamo altresì sottolineare che il 'Diritto di garanzia' è concepito come strumento a tutela dei soggetti coinvolti in indagini giudiziarie al fine di dare loro la possibilità di dimostrare l'estraneità ai fatti contestati. Sono sicuro che Filippo Caracciolo dimostrerà di essere estraneo ad ogni tipo di reato ed auspico che le indagini possano concludersi in tempi brevi al fine di consentirgli quanto prima di chiarire del tutto ogni dubbio sollevato in ordine alla sua condotta. Voglio ribadire la convinzione che l'insieme dei candidati del Partito Democratico alle prossime elezioni politiche del 4 marzo sia la sintesi eccellente di un gruppo dirigente in grado di rappresentare il territorio: in particolare la candidatura alla Camera di Filippo Caracciolo ed al Senato di Assuntela Messina unitamente ad Elena Gentile rappresentano per la Città di Barletta una opportunità storica di eleggere persone capaci di far valere le reali esigenze delle nostra comunità e valorizzarne le potenzialità di sviluppo».
Questa invece la riflessione del sindaco di Barletta Pasquale Cascella: «È nell'interesse generale che l'inchiesta avviata mesi addietro dalla magistratura inquirente di Bari faccia rapidamente piena luce su tutti i filoni di una indagine che il particolare momento politico rende ancora più delicata. La fiducia nell'autorità giudiziaria è ancor più motivata dal dovere delle istituzioni di applicare i principi di trasparenza e di contrasto alla corruzione che ispirano la normativa in materia di appalti. E', quindi, importante che i procedimenti amministrativi del Comune di Barletta non siano stati motivo delle attività investigative dell'altro giorno, per le quali i rappresentanti dell'Amministrazione cittadina hanno subito offerto, e mantengono, la propria collaborazione agli inquirenti. In uno Stato di diritto, la gravità dei reati ipotizzati - corruzione e turbativa d'asta - rende assolutamente prioritaria la tutela delle funzioni pubbliche nel pieno rispetto delle garanzie per chi sia impegnato nel dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Per questo ci riconosciamo nell'apprezzamento con cui il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha raccolto il gesto di responsabilità dell'assessore regionale Filippo Caracciolo di dimettersi dall'incarico per consentire una serena e rapida conclusione dell'indagine. Questo non può che essere l'auspicio condiviso da quanti sono mossi da spirito di verità e giustizia».
Non si è fatta attendere la replica degli otto consiglieri regionali appartenenti al Movimento 5 Stelle in merito a tale decisione: «Apprezziamo il passo indietro dell'assessore Caracciolo e auspichiamo che al più presto venga fatta chiarezza ed emerga la realtà di quanto accaduto anche perché, laddove le tesi dell'accusa venissero confermate, ci troveremmo dinanzi ad un gravissimo caso di corruzione tra l'altro in un ambito sensibile come quello della costruzione di una scuola e della sicurezza dei nostri ragazzi. Non possiamo non sottolineare come il consigliere Caracciolo, tuttavia, oggi sia anche candidato per il PD alla Camera dei Deputati, così come lo è l'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina anch'egli indagato e candidato in quota PD o come il consigliere regionale Donato Pentassuglia, imputato nel processo "Ambiente Svenduto" e candidato in quota PD. Nel Movimento 5 Stelle anche solo l'ombra di una indagine di questo tipo non permetterebbe la candidatura ad alcuna carica pubblica, non possiamo pretendere che le altre forze politiche condividano i nostri valori e dunque ci limitiamo ad augurare al Partito Democratico una maggior "fortuna" nella scelta delle candidature nelle prossime consultazioni elettorali. Ci piacerebbe capire a beneficio di tutti i cittadini se questi indagati e imputati continueranno a correre nella competizione elettorale ed in caso affermativo, se in caso di condanna e di elezione rinuncerebbero alle immunità parlamentari. Dal canto nostro congeliamo qualsiasi tipo di valutazione nel merito fino alla conclusione delle indagini e auguriamo buon lavoro agli inquirenti».
Altro intervento è stato quello il Segretario Provinciale BAT del PD Pasquale Di Fazio che ha chiarito: «Rispetto alla vicenda dell'assessore Filippo Caracciolo, ricordiamo a noi stessi e a tutti che un avviso di garanzia è uno strumento di tutela verso chiunque sia oggetto di indagine giudiziaria e che vige il concetto di presunzione di innocenza in attesa dei vari gradi di giudizio sempre che ci sia il rinvio a giudizio - ha dichiarato. Va sottolineata in senso positivo la decisione di Filippo Caracciolo di rimettere nelle mani del Presidente Emiliano la propria delega assessorile all'Ambiente proprio per garantire il proseguo delle attività della Giunta regionale in serenità. Questo atteggiamento certifica il rispetto delle istituzioni che Caracciolo sta dimostrando anche rispetto alle azioni giudiziarie in essere. Personalmente – ha concluso Di Fazio - ho certezza del fatto che Caracciolo dimostrerà nelle opportune sedi la sua estraneità ai fatti, superando le inevitabili azioni di sciacallaggio politico che figure apicali del Movimento 5 Stelle, sia a livello locale che nazionale, cominciano a diffondere in rete» ha poi concluso.