La città
Difformità sulle tavole grafiche, «servono risposte chiare»
Una nota dell'imprenditore Aldo Musti
Barletta - domenica 16 luglio 2017
Comunicato Stampa
«Il 13 luglio scorso sul sito istituzionale della Città di Barletta, nella sezione Amministrazione Trasparente, è stata pubblicata una "variante al Piano regolatore vigente per la realizzazione di un sottopasso al km. 597+163 – in località Madonna dello Sterpeto, giusta deliberazione del Commissario Straordinario n. 108 del 28 aprile 2006", quindi un opera già realizzata da diversi anni». Interviene ancora come censore della legalità l'imprenditore Aldo Musti, analizzando come di consuete incongruenze e chiedendo spiegazioni in una normale attività di rispetto civico.
«Dov'è la notizia? La tavola grafica (D.2) pubblicata - continua Musti - riporta l'area oggetto di variante con prescrizione urbanistica "Area a verde attrezzato, mentre un'altra tavola della stessa variante 2003 (A.3.2b)", riporta la stessa area con prescrizione, "Zona di Rispetto (Madonna dello Sterpeto)". Proprio per tale difformità, in data 2 novembre 2015, chiedevo al Segretario Generale del Comune di Barletta, in adempimento a quanto previsto dal decreto legislativo n. 33/2013, la pubblicazione degli atti e delle informazioni necessarie per rendere trasparenti e coerenti fra di loro le previsioni normative e grafiche dei vigenti strumenti urbanistici comunali. Il Segretario Generale trasmetteva per competenza settoriale la mia richiesta di accesso civico al dirigente del Settore Piani e Programmi Urbani».
«La risposta del dirigente non era e non è certamente chiara e definitiva: confermava la difformità da me segnalata, ma nulla riferiva su quanto richiesto, ovvero "la pubblicazione degli atti e delle informazioni necessarie per rendere trasparenti e coerenti fra di loro le previsioni normative e grafiche dei vigenti strumenti urbanistici comunali" della variante da area di rispetto del Santuario in Verde pubblico. In particolare il dirigente confermava: "La difformità riscontrata dagli osservanti è nella natura di contenuto difforme delle due tavole che può anche non coincidere, come nel caso del PRG/2003 del Comune di Barletta", ma non disponeva e non ha disposto a tutt'oggi la pubblicazione delle deliberazioni di competenza del Consiglio comunale e della Giunta regionale».
«Anche se - a modesto parere di un non urbanista - è incoerente l'eliminazione della prescrizione del "Rispetto del Santuario", laddove oggi il Santuario è ancora esistente (a meno che non si tratti di un mero errore cartografico della variante del 2003). Lo stesso ex sindaco Maffei, consigliere ai tempi della variante del 2003, ricordava in assise l'importanza di tale rispetto: "…quando fu approvato il vigente piano regolatore la imposizione di un rispetto su quella viabilità era legata probabilmente ad una valutazione di carattere diciamo scenico di opportunità che chi venisse dal mare avesse la visione del portale che è sulla via del Santuario…". Servono risposte chiare e definitive, adesso, prima del Documento Programmatico Preliminare (DPP) al Piano Urbanistico Generale (PUG)».
«Dov'è la notizia? La tavola grafica (D.2) pubblicata - continua Musti - riporta l'area oggetto di variante con prescrizione urbanistica "Area a verde attrezzato, mentre un'altra tavola della stessa variante 2003 (A.3.2b)", riporta la stessa area con prescrizione, "Zona di Rispetto (Madonna dello Sterpeto)". Proprio per tale difformità, in data 2 novembre 2015, chiedevo al Segretario Generale del Comune di Barletta, in adempimento a quanto previsto dal decreto legislativo n. 33/2013, la pubblicazione degli atti e delle informazioni necessarie per rendere trasparenti e coerenti fra di loro le previsioni normative e grafiche dei vigenti strumenti urbanistici comunali. Il Segretario Generale trasmetteva per competenza settoriale la mia richiesta di accesso civico al dirigente del Settore Piani e Programmi Urbani».
«La risposta del dirigente non era e non è certamente chiara e definitiva: confermava la difformità da me segnalata, ma nulla riferiva su quanto richiesto, ovvero "la pubblicazione degli atti e delle informazioni necessarie per rendere trasparenti e coerenti fra di loro le previsioni normative e grafiche dei vigenti strumenti urbanistici comunali" della variante da area di rispetto del Santuario in Verde pubblico. In particolare il dirigente confermava: "La difformità riscontrata dagli osservanti è nella natura di contenuto difforme delle due tavole che può anche non coincidere, come nel caso del PRG/2003 del Comune di Barletta", ma non disponeva e non ha disposto a tutt'oggi la pubblicazione delle deliberazioni di competenza del Consiglio comunale e della Giunta regionale».
«Anche se - a modesto parere di un non urbanista - è incoerente l'eliminazione della prescrizione del "Rispetto del Santuario", laddove oggi il Santuario è ancora esistente (a meno che non si tratti di un mero errore cartografico della variante del 2003). Lo stesso ex sindaco Maffei, consigliere ai tempi della variante del 2003, ricordava in assise l'importanza di tale rispetto: "…quando fu approvato il vigente piano regolatore la imposizione di un rispetto su quella viabilità era legata probabilmente ad una valutazione di carattere diciamo scenico di opportunità che chi venisse dal mare avesse la visione del portale che è sulla via del Santuario…". Servono risposte chiare e definitive, adesso, prima del Documento Programmatico Preliminare (DPP) al Piano Urbanistico Generale (PUG)».