Politica
Deluso ma non mi dimetto
Il presidente Ventola rigetta la relazione dell’assessore agli enti locali Dentamaro. "Io sarò al mio posto fino al termine del mandato"
BAT - martedì 23 ottobre 2012
12.14
E' sulla relazione al consiglio regionale per il riordino delle province pugliesi conclamata dall'assessore Dentamaro che Francesco Ventola ha intrattenuto in conferenza stampa i giornalisti della sesta provincia pugliese, oggetto di procedura di riordino come da legge del 7 agosto 2012.
La disillusione per tutto il procedimento regionale avvenuto ieri reclama quasi vendetta. «Quello a cui abbiamo assistito ieri nella massima assise regionale è deprecabile» declama Ventola, «le giustificazioni e le deroghe prospettate da ciascuna comunità sono state disattese a fronte di una legge che definirei incostituzionale e a cui ci appelleremo non è stata assolutamente presa in considerazione dalla relazione letta in aula e che condanna ancor prima di ogni naturale appello la sesta provincia pugliese».
Un negativo appello Ventola l'ha rivolto al presidente della regione Puglia Nichi Vendola che si è disinteressato o forse anche avversato da una fetta considerevole della popolazione della Bat.
Deluso e battagliero è apparso Ventola sostenuto dai numerosi consiglieri sia ieri in consiglio regionale che oggi in conferenza stampa. Ragionevole uno dei tanti appunti del presidente Ventola su quanto accaduto negli ultimi minuti di quel criticato e stigmatizzato consiglio regionale dove «soltanto 20 consiglieri su 70 erano presenti in aula a votare una ingarbugliata e approssimativa relazione che perseguiremo in una prossima fase parlamentare». Insomma la Bat, ha detto Ventola, non è finita, non è morta, non è liquidata. «Io sarò presente fino all'ultimo giorno del mio mandato, rispettando appieno la volontà popolare che mi ha portato a sorreggere questa gravosa ma bellissima esperienza».
La disillusione per tutto il procedimento regionale avvenuto ieri reclama quasi vendetta. «Quello a cui abbiamo assistito ieri nella massima assise regionale è deprecabile» declama Ventola, «le giustificazioni e le deroghe prospettate da ciascuna comunità sono state disattese a fronte di una legge che definirei incostituzionale e a cui ci appelleremo non è stata assolutamente presa in considerazione dalla relazione letta in aula e che condanna ancor prima di ogni naturale appello la sesta provincia pugliese».
Un negativo appello Ventola l'ha rivolto al presidente della regione Puglia Nichi Vendola che si è disinteressato o forse anche avversato da una fetta considerevole della popolazione della Bat.
Deluso e battagliero è apparso Ventola sostenuto dai numerosi consiglieri sia ieri in consiglio regionale che oggi in conferenza stampa. Ragionevole uno dei tanti appunti del presidente Ventola su quanto accaduto negli ultimi minuti di quel criticato e stigmatizzato consiglio regionale dove «soltanto 20 consiglieri su 70 erano presenti in aula a votare una ingarbugliata e approssimativa relazione che perseguiremo in una prossima fase parlamentare». Insomma la Bat, ha detto Ventola, non è finita, non è morta, non è liquidata. «Io sarò presente fino all'ultimo giorno del mio mandato, rispettando appieno la volontà popolare che mi ha portato a sorreggere questa gravosa ma bellissima esperienza».