
Cronaca
Dalla tragedia di Boccadoro alla speranza, donati gli organi del 54enne barlettano
«Il nostro grazie va ai familiari del donatore»
BAT - martedì 24 febbraio 2015
10.09
Nella tragedia spicca un gesto solenne: la famiglia del 54enne barlettano morto in ospedale dopo l'incidente avvenuto a Trani in zona Boccadoro nella notte tra venerdì e sabato ha deciso di autorizzare la donazione dei suoi organi.
Come anticipato da BarlettaViva era un'ipotesi al vaglio della famiglia che ha dovuto fronteggiare una prova durissima. Si tratta del primo espianto multiorgano effetuato quest'anno dalla Asl Bt ed è avvenuto all'ospedale Bonomo di Andria. Un uomo di 53 anni, coinvolto in un incidente stradale sabato mattina, ha donato le cornee, il fegato e i reni: a firmare il consenso è stato suo figlio Giuseppe di 27 anni. Il fegato è andato ad Ancona, un rene è stato inviato a Roma mentre l'altro è andato a Bari. «Nello scorso anno sono stati effettuati tre espianti – dice Giuseppe Vitobello, referente dell'ospedale Bonomo degli espianti – abbiamo lavorato in equipe con gli oculisti e la rianimazione. La cultura della donazione va sempre sostenuta. Il nostro grazie va ai familiari del donatore che hanno dato il consenso e a tutti gli operatori che in queste ore hanno lavorato per rendere possibile l'espianto».
«Questa vicenda oggi ci coinvolge in maniera particolare: il donatore era un operatore sanitario in servizio nella nostra Azienda. La donazione degli organi è dolore e speranza – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – siamo vicini alla famiglia del donatore e li ringraziamo per l'estremo gesto di amore che hanno compiuto. Dal dolore della perdita si alimenta la speranza di coloro che riceveranno gli organi. Sosteniamo con forza la cultura della donazione».
Come anticipato da BarlettaViva era un'ipotesi al vaglio della famiglia che ha dovuto fronteggiare una prova durissima. Si tratta del primo espianto multiorgano effetuato quest'anno dalla Asl Bt ed è avvenuto all'ospedale Bonomo di Andria. Un uomo di 53 anni, coinvolto in un incidente stradale sabato mattina, ha donato le cornee, il fegato e i reni: a firmare il consenso è stato suo figlio Giuseppe di 27 anni. Il fegato è andato ad Ancona, un rene è stato inviato a Roma mentre l'altro è andato a Bari. «Nello scorso anno sono stati effettuati tre espianti – dice Giuseppe Vitobello, referente dell'ospedale Bonomo degli espianti – abbiamo lavorato in equipe con gli oculisti e la rianimazione. La cultura della donazione va sempre sostenuta. Il nostro grazie va ai familiari del donatore che hanno dato il consenso e a tutti gli operatori che in queste ore hanno lavorato per rendere possibile l'espianto».
«Questa vicenda oggi ci coinvolge in maniera particolare: il donatore era un operatore sanitario in servizio nella nostra Azienda. La donazione degli organi è dolore e speranza – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – siamo vicini alla famiglia del donatore e li ringraziamo per l'estremo gesto di amore che hanno compiuto. Dal dolore della perdita si alimenta la speranza di coloro che riceveranno gli organi. Sosteniamo con forza la cultura della donazione».
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