Territorio
Nono caso di donazione organi nella Bat, l'uomo aveva 43 anni
Direttore Generale Asl Bt: «In un momento di profondo dolore la famiglia ha compiuto un grande gesto di amore»
Barletta - giovedì 22 agosto 2019
12.10
Sono terminate alle 2 della scorsa notte all'ospedale Bonomo di Andria le operazioni di prelievo degli organi di un uomo di 43 anni di Trani. L'uomo ha donato entrambi i reni che sono stati prelevati dalla equipe di Foggia e inviati a Bari mentre le cornee sono state prelevate dalla equipe diretta dal dottor Fabio Massari e dirette alla Banca degli occhi di Mestre. «Un ringraziamento sentito va alla famiglia del donatore che ha manifestato in maniera corale l'assenso alla donazione - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt - in un momento di profondo dolore sono stati capaci del più grande gesto di amore».
Si tratta del nono caso di donazione di organi ad Andria: «soprattutto - dice il dottor Giuseppe Vitobello, coordinatore della equipe di donazione - va sottolineato che nella Asl Bt abbiamo un tasso di opposizione alla donazione del 25 per cento, il più basso di Puglia». «Non ci stancheremo mai di parlare di donazione, di promuovere la cultura della donazione - continua Delle Donne - perché solo facendo informazione e comunicazione possiamo ottenere un numero più alto di consensi che si traduce in speranza di vita per i tanti pazienti in attesa di un organo vitale».
«Ringrazio come sempre - conclude Delle Donne - tutto il personale sanitario coinvolto nelle operazioni di donazione, dal Direttore della Rianimazione Nicola Di Venosa, fino a tutti quelli che questa volta come tutte le volte che abbiamo un consenso alla donazione degli organi, sono direttamente coinvolti e danno il loro contributo».
Si tratta del nono caso di donazione di organi ad Andria: «soprattutto - dice il dottor Giuseppe Vitobello, coordinatore della equipe di donazione - va sottolineato che nella Asl Bt abbiamo un tasso di opposizione alla donazione del 25 per cento, il più basso di Puglia». «Non ci stancheremo mai di parlare di donazione, di promuovere la cultura della donazione - continua Delle Donne - perché solo facendo informazione e comunicazione possiamo ottenere un numero più alto di consensi che si traduce in speranza di vita per i tanti pazienti in attesa di un organo vitale».
«Ringrazio come sempre - conclude Delle Donne - tutto il personale sanitario coinvolto nelle operazioni di donazione, dal Direttore della Rianimazione Nicola Di Venosa, fino a tutti quelli che questa volta come tutte le volte che abbiamo un consenso alla donazione degli organi, sono direttamente coinvolti e danno il loro contributo».