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Custodire il creato contro il degrado ambientale

Una riflessione del professor Ruggiero Quarto

Sin dal 2006 la Chiesa ha istituito la cosiddetta "Giornata per la Custodia del Creato", un momento di fede destinato alla tutela dell'ambiente. Il professor Ruggiero Quarto scrive questa nota, a commento di questa iniziativa ormai stabile nel calendario, proponendo una personale riflessione. «Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature… Lodiamo il Signore e ringraziamolo per averci dato la vita e donato una Casa da abitare con tutto ciò che è necessario per vivere. Lodiamo il Creatore come San Francesco, che con il "Cantico delle Creature" dà una profondità e bellezza irresistibile alla lode. Ci fa avvertire la presenza di Dio in tutto ciò che ci circonda, estendendo al Creato il concetto di fratellanza. Sono passati otto secoli, ma quel cantico non è ancora entrato nei nostri cuori. Ancor meno dalla rivoluzione industriale, con lo sfruttamento delle risorse esauribili, il consumo sfrenato, il degrado ambientale. Ci stiamo comportando come se non fossimo fratelli e come se la Natura fosse un insieme informe di "oggetti" da depredare. Che genitore priva un figlio del cibo e riduce in rovine la casa avuta in eredità e destinata ai discendenti? Noi lo stiamo facendo! Siamo talmente storditi dall'egoismo e dalle dinamiche globali disumane che non ci rendiamo conto che stiamo negando il futuro ai nostri fratelli non ancora viventi, ma già esistenti nel Progetto Divino. Urge, al contrario, un "abbraccio" con tutte le Creature, per abbracciare Dio e per essere da Lui amorevolmente avvolti. Per tale obiettivo occorre un cambio di rotta, una "conversione ecologica". Ma per ciò necessita una presa di coscienza.

Per innalzare la soglia della sensibilità ecologista, alla luce della fede, la Chiesa Cattolica nel 2006 ha istituito la Giornata per la Salvaguardia del Creato, diventata dallo scorso anno "Giornata per la Custodia del Creato". La "Salvaguardia" può implicare conservazione, invece la "Custodia" dà una visione dinamica e divina all'intreccio Dio-Uomo-Ambiente. Infatti, un cristiano deve sentire il sacro dovere dell'ecosostenibilità delle sue attività, per una solidarietà spazio-temporale tra fratelli, in quanto figli di Dio, a tutte le latitudini e per sempre. Tale Giornata, preparata da Commissioni Episcopali, oltre che risvegliare le coscienze assopite, vuole essere un momento di preghiera comunitaria perché Dio custodisca il Suo Popolo e la Terra. Preghiera in prospettiva ecumenica, da fare assieme ai fratelli di altre confessioni cristiane. Non a caso è stato scelto l'1 Settembre, Capodanno Ortodosso. In realtà, l'evento non è limitato ad una giornata, ma dura l'intero mese di Settembre. Un mese in cui alternare iniziative concrete a favore del Creato e momenti di preghiera.

Quest'anno è stata celebrata la IX Giornata, con tema "Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città". Siamo qui giunti attraverso un percorso stupendo:
  • 2006 "Dio pose l'uomo nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse" (Gn 2,15)
  • 2007 "Il Signore vostro Dio vi dà la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l'acqua" (Gn 2,23)
  • 2008 "Una nuova sobrietà, per abitare la Terra"
  • 2009 "Laudato si', mi' Signore…per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento"
  • 2010 "Custodire il creato, per coltivare la pace"
  • 2011 "In una terra ospitale, educhiamo all'accoglienza"
  • 2012 "Educare alla custodia del creato per sanare le ferite della terra"
  • 2013 "La famiglia educa alla custodia del creato"
I vescovi ogni anno preparano un sussidio. Per la IX Giornata il sussidio è stato avvincente. Il prologo è stato: "Si spergiura, si dice il falso, si uccide, si ruba, si commette adulterio, tutto questo dilaga e si versa sangue su sangue. Per questo è in lutto il paese e chiunque vi abita langue, insieme con gli animali selvatici e con gli uccelli del cielo; persino i pesci del mare periscono" (Osea 4, 2-3). Hanno commentato i vescovi: La fedeltà a Dio garantisce la reciproca fraternità e si fa ancora più dolce la bellezza del creato, in luminosa armonia con tutti gli esseri viventi. I Vescovi hanno suggerito tre azioni: un impegno culturale, la denuncia davanti ai disastri e la rete di speranza nel futuro e ribadito la necessità di concretizzare quella "conversione ecologica" che ci porta a ritrovare il gusto per la bellezza della terra e lo stupore davanti alle sue meraviglie e il bisogno di un'economia capace di generare lavoro senza violare la terra. Ci hanno invitato a vivere la Giornata in dimensione ecumenica per far rete, perché tramite questa rete, potremo andare alle radici profonde dei disastri sociali ed ecologici, superando la superficiale emozione del momento.L'epilogo del messaggio è stato: "E avverrà in quel giorno – oracolo del Signore – io risponderò al cielo ed esso risponderà alla terra; la terra risponderà al grano, al vino nuovo e all'olio e questi risponderanno a Dio" (Osea 2, 23-24). Nelle Liturgie proposte dal sussidio si chiede il Perdono del Signore per la terra avvelenata dai rifiuti,.. per l'aria inquinata delle nostre città, per le polveri che causano malattie e morte;.. per il fuoco del clima che cambia…

Forse il Signore dovrebbe perdonarci anche perché la Giornata per la Custodia del Creato, di fatto, non viene celebrata. Stenta a giungere nelle parrocchie! Finora siamo stati abituati ad una certa ritrosia dei vertici della Chiesa a far proprie le spinte innovative della società. Forse è la prima volta nella storia della Chiesa Cattolica che succede il contrario! Sarà ancora così per l'anno che verrà?».
  • Salvaguardia ambientale
  • Ruggiero Quarto
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