Istituzionale
Criminalità nella provincia Bat, scrive il prefetto Carlo Sessa
Risposta ad una preoccupata sollecitazione di Unimpresa Bat sul tema sicurezza ad Andria e nel territorio. Il presidente Montaruli: «Vanno assunti provvedimenti coraggiosi»
BAT - giovedì 1 marzo 2012
Il Prefetto della Provincia di Barletta-Andira-Trani, Carlo Sessa, ha inviato la seguente nota all'Associazione Unimpresa Bat:
"In relazione alla nota di codesta Associazione del 13 febbraio u.s., si comunica che le doglianze evidenziate sono state oggetto di disamina in sede di Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi il 23 febbraio. Si fa presente che l'impegno di questa Prefettura e delle Forze dell'Ordine nel corso di questi mesi si è particolarmente concentrato su alcuni fenomeni delittuosi che hanno allarmato l'opinione pubblica. L'attività di controllo del territorio ha consentito di raggiungere ottimi risultati sia sul piano investigativo sia su quello della repressione. Nel corso dell'incontro sono stati approfonditi alcuni episodi che recentemente si sono verificati, soprattutto nel territorio del Comune di Andria, alla presenza dei rappresentanti dell'Amministrazione che hanno contribuito insieme alle Forze di Polizia a delineare il quadro e l'evoluzione di alcune fenomenologie delittuose". Il Prefetto (Sessa)
A proposito della nota del Prefetto Sessa all'Associazione Unimpresa Bat, il Direttore Savino Montaruli ha dichiarato: "Prendiamo atto dell'impegno profuso da S.E. il Prefetto Sessa e dalle Autorità preposte per fronteggiare questa preoccupante recrudescenza dei fenomeni criminosi nel nostro territorio e ad Andria. E' evidente che il "caso Andria" esiste e non va sottovalutato né sottaciuto. Già nella nostra analisi di alcuni mesi fa si teneva conto delle sempre più precarie condizioni sociali che questo territorio sta vivendo con tassi di disoccupazione che hanno raggiunto livelli insopportabili. E' necessario, quindi, che l'impegno del Prefetto e delle Forze dell'Ordine sia supportato anche da efficaci azioni delle Pubbliche Amministrazioni a sostegno delle politiche occupazionali e del lavoro mirate alla creazione di condizioni sociali più rassicuranti. Il verificarsi di episodi sempre più cruenti anche in altri comuni della Sesta Provincia, come quelli di Barletta, Trani, Canosa di Puglia, Bisceglie ed anche in quelli più piccoli, dimostra quanto il problema sicurezza sia generalizzato ed investa l'intero territorio di questa Provincia e proprio perché il problema è così vasto bisogna creare sinergie e collaborazioni che vadano ben al di la degli interessi dei singoli comuni i cui rappresentanti istituzionali non sempre interagiscono tra di loro positivamente ed in modo costruttivo. Di fronte a problemi come la sicurezza urbana – ha detto Montaruli – non possono essere tollerate divisioni delle quali poco o nulla interessa ai cittadini che chiedono solo buon governo e azioni concrete, strutturate e verificabili. Anche rispetto ai tanti decantati "Piani Sicurezza" che più o meno in ogni comune si vocifera siano stati predisposti, ai progetti e ai proclami devono seguire azioni concrete, quindi vigili e poliziotti di prossimità; maggiore controllo del territorio con strumenti moderni ed idonei; verifica del funzionamento dei sistemi di videosorveglianza e soprattutto azione di intelligence con il coinvolgimento di tutte le realtà associative e parrocchiali che sono le vere sentinelle del territorio, facendo agire le sinergie tra tutte le Forze dell'Ordine e facendo di queste sinergie azioni consolidate e abituali e non solo esperimenti di breve respiro che da moltissimo tempo non vengono ripetuti seppur, quando attuati, abbiano dato ottimi risultati. Anche in merito a situazioni di pericolo sottovalutate, come l'enorme numero di veicoli che circolano senza copertura assicurativa, sono necessari interventi che partano dalla conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche, anche quelle più negative, per farne elemento di analisi ed adozione dei necessari provvedimenti. Per fare tutto ciò servono competenze e soprattutto passione per i propri compiti e per le proprie mansioni, a tutti i livelli. A proposito della realizzazione della Questura, inoltre, le strumentalizzazioni, da qualunque parte esse provengano, cessino immediatamente perché l'attivazione della Questura, seppur provvisoria ma comunque realizzabile anche immediatamente, essendocene le disponibilità economiche, è un dovere istituzionale e nessuno, dico nessuno, tollererebbe qualsivoglia tentativo di far prevalere la demagogia, il pressappochismo e il relativismo rispetto a questo argomento molto sentito dalle popolazioni che veramente potrebbero vedere una trasformazione in positivo dell'intero territorio provinciale – ha concluso Montaruli.
"In relazione alla nota di codesta Associazione del 13 febbraio u.s., si comunica che le doglianze evidenziate sono state oggetto di disamina in sede di Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi il 23 febbraio. Si fa presente che l'impegno di questa Prefettura e delle Forze dell'Ordine nel corso di questi mesi si è particolarmente concentrato su alcuni fenomeni delittuosi che hanno allarmato l'opinione pubblica. L'attività di controllo del territorio ha consentito di raggiungere ottimi risultati sia sul piano investigativo sia su quello della repressione. Nel corso dell'incontro sono stati approfonditi alcuni episodi che recentemente si sono verificati, soprattutto nel territorio del Comune di Andria, alla presenza dei rappresentanti dell'Amministrazione che hanno contribuito insieme alle Forze di Polizia a delineare il quadro e l'evoluzione di alcune fenomenologie delittuose". Il Prefetto (Sessa)
A proposito della nota del Prefetto Sessa all'Associazione Unimpresa Bat, il Direttore Savino Montaruli ha dichiarato: "Prendiamo atto dell'impegno profuso da S.E. il Prefetto Sessa e dalle Autorità preposte per fronteggiare questa preoccupante recrudescenza dei fenomeni criminosi nel nostro territorio e ad Andria. E' evidente che il "caso Andria" esiste e non va sottovalutato né sottaciuto. Già nella nostra analisi di alcuni mesi fa si teneva conto delle sempre più precarie condizioni sociali che questo territorio sta vivendo con tassi di disoccupazione che hanno raggiunto livelli insopportabili. E' necessario, quindi, che l'impegno del Prefetto e delle Forze dell'Ordine sia supportato anche da efficaci azioni delle Pubbliche Amministrazioni a sostegno delle politiche occupazionali e del lavoro mirate alla creazione di condizioni sociali più rassicuranti. Il verificarsi di episodi sempre più cruenti anche in altri comuni della Sesta Provincia, come quelli di Barletta, Trani, Canosa di Puglia, Bisceglie ed anche in quelli più piccoli, dimostra quanto il problema sicurezza sia generalizzato ed investa l'intero territorio di questa Provincia e proprio perché il problema è così vasto bisogna creare sinergie e collaborazioni che vadano ben al di la degli interessi dei singoli comuni i cui rappresentanti istituzionali non sempre interagiscono tra di loro positivamente ed in modo costruttivo. Di fronte a problemi come la sicurezza urbana – ha detto Montaruli – non possono essere tollerate divisioni delle quali poco o nulla interessa ai cittadini che chiedono solo buon governo e azioni concrete, strutturate e verificabili. Anche rispetto ai tanti decantati "Piani Sicurezza" che più o meno in ogni comune si vocifera siano stati predisposti, ai progetti e ai proclami devono seguire azioni concrete, quindi vigili e poliziotti di prossimità; maggiore controllo del territorio con strumenti moderni ed idonei; verifica del funzionamento dei sistemi di videosorveglianza e soprattutto azione di intelligence con il coinvolgimento di tutte le realtà associative e parrocchiali che sono le vere sentinelle del territorio, facendo agire le sinergie tra tutte le Forze dell'Ordine e facendo di queste sinergie azioni consolidate e abituali e non solo esperimenti di breve respiro che da moltissimo tempo non vengono ripetuti seppur, quando attuati, abbiano dato ottimi risultati. Anche in merito a situazioni di pericolo sottovalutate, come l'enorme numero di veicoli che circolano senza copertura assicurativa, sono necessari interventi che partano dalla conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche, anche quelle più negative, per farne elemento di analisi ed adozione dei necessari provvedimenti. Per fare tutto ciò servono competenze e soprattutto passione per i propri compiti e per le proprie mansioni, a tutti i livelli. A proposito della realizzazione della Questura, inoltre, le strumentalizzazioni, da qualunque parte esse provengano, cessino immediatamente perché l'attivazione della Questura, seppur provvisoria ma comunque realizzabile anche immediatamente, essendocene le disponibilità economiche, è un dovere istituzionale e nessuno, dico nessuno, tollererebbe qualsivoglia tentativo di far prevalere la demagogia, il pressappochismo e il relativismo rispetto a questo argomento molto sentito dalle popolazioni che veramente potrebbero vedere una trasformazione in positivo dell'intero territorio provinciale – ha concluso Montaruli.