Cronaca
Coronavirus, Conte: "Bar e negozi chiusi, aperti solo alimentari e farmacie"
Allargate le restrizioni di ieri, il Paese si ferma per almeno due settimane
Barletta - mercoledì 11 marzo 2020
22.08
Lombardia e Veneto invocavano la chiusura totale, il temuto lockdown. Ma Conte ammonisce e chiede un passo in più: «L'Italia è un paese unico». Dunque chiudono i bar, ristoranti, i negozi. Restano aperte solo le farmacie e gli alimentari. Sono queste le ultime richieste del presidente del consiglio Giuseppe Conte fatte pochi minuti fa in diretta alla nazione.
«Stiamo quelli più colpiti - ha detto il primo ministro - siamo quelli che stanno reagendo meglio. Questa sfida riguarda la salute dei cittadini ma anche la nostra economia. Al primo posto c'è la salute degli italiani. Vi ho chiesto di rimanere a casa. La stragrande maggioranza lo ha fatto, ha risposto in modo straordinario a questo sacrificio richiesto. L'Italia resterà zona unica ma ora disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali esclusi alimentari, farmacie e parafarmacie, non fate una corsa per acquistare cibo: non servirà. Resteranno chiusi parrucchieri e centri estetici, chiuse le mense, lavoro agile per tutti, utilizzate ferie e congedi. Resteranno chiusi i reparti non indispensabili per la produzione, gli altri dovranno utilizzare tutte le prescrizioni per evitare il contagio. Resta garantito il trasporto, i servizi postali, bancari, agricoli, zootecnici, e le relative filiere».
Per il premier la regola madre resta ancora quella di «limitare gli spostamenti: solo per spesa, lavoro e necessità. Abbiamo iniziato da poco a cambiare le nostre abitudini, serve tempo. Per avere un riscontro effettivo servono un paio di settimane».
«Stiamo quelli più colpiti - ha detto il primo ministro - siamo quelli che stanno reagendo meglio. Questa sfida riguarda la salute dei cittadini ma anche la nostra economia. Al primo posto c'è la salute degli italiani. Vi ho chiesto di rimanere a casa. La stragrande maggioranza lo ha fatto, ha risposto in modo straordinario a questo sacrificio richiesto. L'Italia resterà zona unica ma ora disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali esclusi alimentari, farmacie e parafarmacie, non fate una corsa per acquistare cibo: non servirà. Resteranno chiusi parrucchieri e centri estetici, chiuse le mense, lavoro agile per tutti, utilizzate ferie e congedi. Resteranno chiusi i reparti non indispensabili per la produzione, gli altri dovranno utilizzare tutte le prescrizioni per evitare il contagio. Resta garantito il trasporto, i servizi postali, bancari, agricoli, zootecnici, e le relative filiere».
Per il premier la regola madre resta ancora quella di «limitare gli spostamenti: solo per spesa, lavoro e necessità. Abbiamo iniziato da poco a cambiare le nostre abitudini, serve tempo. Per avere un riscontro effettivo servono un paio di settimane».