Cronaca
Coronavirus, come cambia la vita a Barletta fino al 3 aprile: tutte le nuove disposizioni
Per i trasgressori le sanzioni sono alte: si rischia la chiusura dell'esercizio commerciale
Barletta - domenica 8 marzo 2020
9.43
Fino al 3 aprile prossimo la vita a Barletta subirà un radicale cambiamento a causa delle nuove disposizioni del Governo per arginare la diffusione del Coronavirus.
Nella città della Disfida, come in tutta Italia, "sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati", è la prescrizione del Decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Bar e ristoranti potranno essere aperti "con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Per i trasgressori le sanzioni sono alte: si rischia la chiusura dell'esercizio commerciale.
Per le altre attività commerciali bisognerà sempre contingentare l'afflusso dei clienti tanto all'aperto quanto al chiuso, garantendo la non formazione di assembramenti con la distanza di almeno un metro tra una persona e l'altra.
"Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari", si legge ancora nel Decreto nel quale si specifica che bisogna anche contingentare gli accessi a negozi, mercati, fiere per evitare "assembramenti di persone".
Confermata, infine, la chiusura delle scuole fino al 15 marzo.
In allegato il decreto.
Nella città della Disfida, come in tutta Italia, "sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati", è la prescrizione del Decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Bar e ristoranti potranno essere aperti "con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Per i trasgressori le sanzioni sono alte: si rischia la chiusura dell'esercizio commerciale.
Per le altre attività commerciali bisognerà sempre contingentare l'afflusso dei clienti tanto all'aperto quanto al chiuso, garantendo la non formazione di assembramenti con la distanza di almeno un metro tra una persona e l'altra.
"Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari", si legge ancora nel Decreto nel quale si specifica che bisogna anche contingentare gli accessi a negozi, mercati, fiere per evitare "assembramenti di persone".
Confermata, infine, la chiusura delle scuole fino al 15 marzo.
In allegato il decreto.