Scuola e Lavoro
Congresso Cgil: “Il lavoro necessita di risposte”
III Congresso provinciale a Barletta
Barletta - mercoledì 5 marzo 2014
"Il lavoro decide il futuro", una speranza ma direi di più: un saggio comandamento che non si può certo pensare di eludere, soprattutto nel momento di grave crisi economica, sociale e occupazionale come questo. La frase è apparsa a caratteri cubitali davanti al tavolo di presidenza del III congresso provinciale della Cgil di Barletta-Andria-Trani, svoltosi nel pomeriggio di ieri all'Itaca Hotel di Barletta.
La Puglia vive una drammatica condizione riguardo all'occupazione, infatti, il tasso di disoccupazione è salito dal 17,2% del 2012 al 19,7% nel 2013. Ma nella Bat il gap si fa più esorbitante: dall'11% del 2012 al 22%. Sono oltre una decina le aziende che hanno fatto richiesta di licenziamenti e mobilità collettiva nel territorio della Provincia. Dati che aumentano se si analizza la fascia giovanile e quella delle donne. Ciò lascia senza parole, ma le risposte concrete da parte delle Istituzioni nazionali e locali sono urgenti.
È quanto è stato anche ribadito nella prima parte dell'incontro, che ha visto la relazione del segretario generale Cgil-Bat, Luigi Antonucci. Lo stesso ha ricordato le iniziative della sezione provinciale promosse negli ultimi quattro anni: le manifestazioni locali e nazionali a cui si è aderito; la lotta contro il lavoro nero e la "liberalizzazione degli orari di apertura delle attività commerciali; la lunga querelle con la Provincia per le borse di studio concesse all'università privata Lum di Trani, poi conclusasi con l'ammissione di correttezza delle posizioni espresse anche dalla Cgil, convertendo tutti gli studenti universitari come possibili beneficiari; il confronto fra i candidati sindaco di Barletta; la tutela di una lavoratrice che a San Ferdinando aveva denunciato il datore di lavoro per molestie sessuali; e ancora la vicenda del crollo del 3 ottobre 2011, in cui l'Italia scendeva dalle nuvole e scopriva il lavoro nero.
«Spesso lo sfruttamento di quel lavoro sottopagato e mal retribuito si trova dietro le grandi griffe, vendute a prezzi elevatissimi nelle boutique» ha tuonato Antonucci, esprimendo anche la necessità di aiutare i pensionati, divenuti il vero welfare, e unico, per molte famiglie.
Il settore del tessile e del calzaturiero di Barletta, che si è guadagnato un posto di primo piano in Europa, e della sua necessità di tutelarlo, è stata oggetto anche dei saluti istituzionali del Sindaco Pasquale Cascella e dell'intervento nella seconda parte, nella tavola rotonda, di Cosimo Santoro, presidente Confindustria Bat. Sono intervenuti anche Mario Landriscina, direttore Confesercenti Bat ed Emmanuele Daluiso, vice presidente Euro Idees Bruxelles. Un saluto è venuto anche dai rappresentanti di Cisl e Uil che hanno ribadito l'importanza dell'unità sindacale.
La Puglia vive una drammatica condizione riguardo all'occupazione, infatti, il tasso di disoccupazione è salito dal 17,2% del 2012 al 19,7% nel 2013. Ma nella Bat il gap si fa più esorbitante: dall'11% del 2012 al 22%. Sono oltre una decina le aziende che hanno fatto richiesta di licenziamenti e mobilità collettiva nel territorio della Provincia. Dati che aumentano se si analizza la fascia giovanile e quella delle donne. Ciò lascia senza parole, ma le risposte concrete da parte delle Istituzioni nazionali e locali sono urgenti.
È quanto è stato anche ribadito nella prima parte dell'incontro, che ha visto la relazione del segretario generale Cgil-Bat, Luigi Antonucci. Lo stesso ha ricordato le iniziative della sezione provinciale promosse negli ultimi quattro anni: le manifestazioni locali e nazionali a cui si è aderito; la lotta contro il lavoro nero e la "liberalizzazione degli orari di apertura delle attività commerciali; la lunga querelle con la Provincia per le borse di studio concesse all'università privata Lum di Trani, poi conclusasi con l'ammissione di correttezza delle posizioni espresse anche dalla Cgil, convertendo tutti gli studenti universitari come possibili beneficiari; il confronto fra i candidati sindaco di Barletta; la tutela di una lavoratrice che a San Ferdinando aveva denunciato il datore di lavoro per molestie sessuali; e ancora la vicenda del crollo del 3 ottobre 2011, in cui l'Italia scendeva dalle nuvole e scopriva il lavoro nero.
«Spesso lo sfruttamento di quel lavoro sottopagato e mal retribuito si trova dietro le grandi griffe, vendute a prezzi elevatissimi nelle boutique» ha tuonato Antonucci, esprimendo anche la necessità di aiutare i pensionati, divenuti il vero welfare, e unico, per molte famiglie.
Il settore del tessile e del calzaturiero di Barletta, che si è guadagnato un posto di primo piano in Europa, e della sua necessità di tutelarlo, è stata oggetto anche dei saluti istituzionali del Sindaco Pasquale Cascella e dell'intervento nella seconda parte, nella tavola rotonda, di Cosimo Santoro, presidente Confindustria Bat. Sono intervenuti anche Mario Landriscina, direttore Confesercenti Bat ed Emmanuele Daluiso, vice presidente Euro Idees Bruxelles. Un saluto è venuto anche dai rappresentanti di Cisl e Uil che hanno ribadito l'importanza dell'unità sindacale.