Politica
Compravendita dei voti: tutte le offerte
Pacchetto da 50€ + 10€, buoni carburante, regali e favori. Ecco il perché delle campagne come "S.O.S. Io voto libero"
Barletta - mercoledì 8 maggio 2013
10.34
Disgustosamente tristi le notizie, i racconti, le immagini che durante precedenti campagne elettorali hanno assegnato alla cittadinanza barlettana degradanti peculiarità, finite sulle cronache nazionali, come i video registrati con telecamera nascosta da "Le Iene", raccontando e documentando la storia del "Paese all'incontrario", che tuttavia nelle immagini riferiva una riconoscibile Barletta. Vergogna ricaduta su tutti, forse non percepita dagli elemosinanti elettori che credono di aver fatto un affare: però dovranno rimetterci molto di più con le decisioni dei candidati, non proprio capacissimi e certo non scelti democraticamente, una volta eletti.
Sono passati anni, non molti per la verità, altre elezioni su cui si è riversato un chiacchiericcio riguardo a voti comprati, si svolgono campagne di sensibilizzazione contro la compravendita del voto, come "S.O.S. Io Voto Libero" di Barlettalife. Ma le voci ci sono anche per questa tornata elettorale.
I giovani sono i principali venditori del voto, pronti a tutto pur di avere qualche euro in più in tasca, anche a prostituire la propria dignità. Questa volta la scrematura è più rigida poiché chi acquista i consensi, o chi per loro, sanno di avere gli occhi addosso; quindi ci si rivolge a persone fidate e si dice loro di portare amici fidati. Procurarsi il 'lavoro' non è difficile: basta girare per certi comitati elettorali oppure si viene cooptati tramite SMS, se già segnalati.
Ci sono vari pacchetti e vari prezzi, secondo il candidato committente: si va dalle classiche 50 euro a testa, ai 200-250 euro per una famiglia, facendo leva sulle difficoltà economiche delle stesse. Ma c'è la crisi e c'è chi offre solo 30 euro a testa. Spesso per far ciò si ricorre alla 'copertura' del rappresentante di lista per candidato. Ma non sempre: la compravendita è anche chiara, alla luce del sole. Se siete pronti a svendervi e avete tanti amici fidati, il pacchetto più conveniente è 50€ per il vostro voto + 10€ per ogni amico che presenterete. Ma l'ultima frontiera, che pare stia andando moltissimo, sono i voti in cambio di buoni carburante, che visti i tempi sono sempre utilissimi. Il tutto condito dai soliti favori a cui 'bisogna ricambiare'.
Eraclio racconta che per le scorse elezioni Amministrative, ma anche per le Regionali e Provinciali, i regali, i favori, le file ai comitati elettorali del lunedì dopo, per esigere il promesso pagamento, con annesse lamentele verso chi non pagava se non eletto trasformatesi quasi in risse, non sono mancate. Chissà se anche questa volta qualcuno ha provveduto a comprare il voto di alcuni Rom, che hanno la cittadinanza.
Insomma il voto non è più una cosa seria, anzi non lo sono questi furbetti del quartierino, candidati compratori o elettori "svenditori".
Sono passati anni, non molti per la verità, altre elezioni su cui si è riversato un chiacchiericcio riguardo a voti comprati, si svolgono campagne di sensibilizzazione contro la compravendita del voto, come "S.O.S. Io Voto Libero" di Barlettalife. Ma le voci ci sono anche per questa tornata elettorale.
I giovani sono i principali venditori del voto, pronti a tutto pur di avere qualche euro in più in tasca, anche a prostituire la propria dignità. Questa volta la scrematura è più rigida poiché chi acquista i consensi, o chi per loro, sanno di avere gli occhi addosso; quindi ci si rivolge a persone fidate e si dice loro di portare amici fidati. Procurarsi il 'lavoro' non è difficile: basta girare per certi comitati elettorali oppure si viene cooptati tramite SMS, se già segnalati.
Ci sono vari pacchetti e vari prezzi, secondo il candidato committente: si va dalle classiche 50 euro a testa, ai 200-250 euro per una famiglia, facendo leva sulle difficoltà economiche delle stesse. Ma c'è la crisi e c'è chi offre solo 30 euro a testa. Spesso per far ciò si ricorre alla 'copertura' del rappresentante di lista per candidato. Ma non sempre: la compravendita è anche chiara, alla luce del sole. Se siete pronti a svendervi e avete tanti amici fidati, il pacchetto più conveniente è 50€ per il vostro voto + 10€ per ogni amico che presenterete. Ma l'ultima frontiera, che pare stia andando moltissimo, sono i voti in cambio di buoni carburante, che visti i tempi sono sempre utilissimi. Il tutto condito dai soliti favori a cui 'bisogna ricambiare'.
Eraclio racconta che per le scorse elezioni Amministrative, ma anche per le Regionali e Provinciali, i regali, i favori, le file ai comitati elettorali del lunedì dopo, per esigere il promesso pagamento, con annesse lamentele verso chi non pagava se non eletto trasformatesi quasi in risse, non sono mancate. Chissà se anche questa volta qualcuno ha provveduto a comprare il voto di alcuni Rom, che hanno la cittadinanza.
Insomma il voto non è più una cosa seria, anzi non lo sono questi furbetti del quartierino, candidati compratori o elettori "svenditori".