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Associazioni
Comitato di zona 167: «Si continua con i debiti fuori bilancio, le risposte ai problemi della città possono attendere»
La nota di Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella
Barletta - martedì 28 gennaio 2025
«Un nuovo Consiglio Comunale a Barletta è alle porte e noi, cittadini ci avviciniamo all'appuntamento con la consueta determinazione e un pizzico di scetticismo dettatoci dal GRAFICO DELL'INDIGNAZIONE che segna un nuovo record attestandosi ad una media monstre del 52%. Purtroppo, più che di risposte concrete ai problemi reali della città, rischiamo di assistere all'ennesimo spettacolo indecente messo in scena da una politica politicante, orientata unicamente alla spartizione delle "poltrone" piuttosto che alla risoluzione delle problematiche per cui i cittadini li hanno votati. Eppure le tematiche serie sono tante e molte oramai indifferibili». Così Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella per il comitato di quartiere zona 167.
«Sempre più spesso viene fatta passare l'idea che ai cittadini si può raccontare una realtà che non esiste, che siano degli sprovveduti o che gli stessi non abbiano la necessaria capacità critica per guardare le cose nel loro stato effettivo, in pratica considerati "gregge" da chi amministra. Purtroppo non è cosi, i tempi cambiano e i cittadini hanno imparato ad informarsi, a leggere, a capire meglio le cose. Fa una certa sensazione, ad esempio, che, in questa frenesia di spartizioni, da nessuna angolazione dell'intero consiglio comunale sia giunta la richiesta di una verifica sulle performance della Bar.Sa. nel periodo in cui l'azienda era guidata da un amministratore unico rispetto al periodo attuale, in cui è stato nominato un consiglio di amministrazione fortemente voluto dal primo cittadino. Sarebbe interessante capire quali vantaggi concreti abbia portato questa scelta ai cittadini, oltre ad una moltiplicazione di poltrone e di costi. Un altro tema su cui continua a regnare un silenzio assordante è la questione delle urbanizzazioni nella estrema periferia. I residenti, contribuenti di questa città, aspettano da oltre un decennio interventi promessi e mai realizzati. Una situazione vergognosa, ignorata da chi dovrebbe rappresentarci, impegnato invece a gestire equilibri di potere e alleanze di convenienza. Mentre l'amministrazione vacilla tra una serie interminabile di debiti fuori bilancio e una maggioranza oramai estinta, le vere emergenze – dalle strade dissestate, dalla mancata cura del verde ai furti quotidiani – restano abbandonate a loro stesse. Chi governa deve smetterla di minimizzare e iniziare a occuparsi seriamente dei problemi che affliggono questa comunità. Non è più tempo di promesse vuote o interventi di facciata che non accetteremo più. Ne accetteremo mai le subdole intimidazioni di chi ci addebita di infangare la città con le nostre rivendicazioni. Le periferie e tutta la città meritano rispetto, ascolto e soprattutto azioni tangibili. Il tempo delle scuse è finito. Barletta non può più tollerare questo spettacolo indecoroso».
«Sempre più spesso viene fatta passare l'idea che ai cittadini si può raccontare una realtà che non esiste, che siano degli sprovveduti o che gli stessi non abbiano la necessaria capacità critica per guardare le cose nel loro stato effettivo, in pratica considerati "gregge" da chi amministra. Purtroppo non è cosi, i tempi cambiano e i cittadini hanno imparato ad informarsi, a leggere, a capire meglio le cose. Fa una certa sensazione, ad esempio, che, in questa frenesia di spartizioni, da nessuna angolazione dell'intero consiglio comunale sia giunta la richiesta di una verifica sulle performance della Bar.Sa. nel periodo in cui l'azienda era guidata da un amministratore unico rispetto al periodo attuale, in cui è stato nominato un consiglio di amministrazione fortemente voluto dal primo cittadino. Sarebbe interessante capire quali vantaggi concreti abbia portato questa scelta ai cittadini, oltre ad una moltiplicazione di poltrone e di costi. Un altro tema su cui continua a regnare un silenzio assordante è la questione delle urbanizzazioni nella estrema periferia. I residenti, contribuenti di questa città, aspettano da oltre un decennio interventi promessi e mai realizzati. Una situazione vergognosa, ignorata da chi dovrebbe rappresentarci, impegnato invece a gestire equilibri di potere e alleanze di convenienza. Mentre l'amministrazione vacilla tra una serie interminabile di debiti fuori bilancio e una maggioranza oramai estinta, le vere emergenze – dalle strade dissestate, dalla mancata cura del verde ai furti quotidiani – restano abbandonate a loro stesse. Chi governa deve smetterla di minimizzare e iniziare a occuparsi seriamente dei problemi che affliggono questa comunità. Non è più tempo di promesse vuote o interventi di facciata che non accetteremo più. Ne accetteremo mai le subdole intimidazioni di chi ci addebita di infangare la città con le nostre rivendicazioni. Le periferie e tutta la città meritano rispetto, ascolto e soprattutto azioni tangibili. Il tempo delle scuse è finito. Barletta non può più tollerare questo spettacolo indecoroso».