Associazioni
Comitato 167: «Il grafico dell'indignazione segna un altro picco, altro caso sul lungomare Pietro Mennea»
La nota di Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella
Barletta - mercoledì 27 novembre 2024
«Un'altra pagina imbarazzante si aggiunge al voluminoso dossier dei debiti fuori bilancio del Comune di Barletta, con un episodio che mescola amarezza e indignazione. Spicca una transazione di € 25.000 in seguito a un sinistro accaduto nel parco giochi pubblico del lungomare Pietro Mennea, ormai simbolo non solo di svago, ma anche di incuria e pericolosità». Così i referenti del comitato di quartiere zona 167, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.
«L'episodio risale all'11 giugno 2022, quando un minore, accompagnato dai genitori per trascorrere una giornata di divertimento, è finito rovinosamente in una buca nascosta sotto erba e fogliame. Una caduta tanto improvvisa quanto evitabile, che ha causato al piccolo lesioni fisiche. Dopo aver citato in giudizio l'amministrazione comunale, i genitori hanno ottenuto una transazione per la cifra citata, che, come spesso accade, si traduce nell'ennesimo debito fuori bilancio.
La vicenda del parco giochi evidenzia non solo l'assenza di manutenzione e controlli adeguati, ma anche un'ulteriore conferma della capacità del Comune di trasformare l'ordinaria gestione del territorio in un problema straordinario, puntualmente rimandato al capitolo "debiti fuori bilancio".
La transazione di € 25.000 è solo l'ultimo tassello di un puzzle che si traduce, nei fatti, in un costo collettivo. Ogni volta che un caso come questo viene approvato, i cittadini di Barletta, già messi alla prova da strade dissestate, alberi pericolanti e promesse mai mantenute, sono chiamati a pagare per errori e omissioni che non dovrebbero accadere. Una domanda, naturalmente destinata a restare senza risposta, non sfugge al cittadino stesso: "con € 25.000 quanti tombini si potrebbero riparare?". Mentre il "Grafico dell'Indignazione" segna un nuovo picco, è difficile non chiedersi: quando finirà questa spirale di spese straordinarie, e quando il Comune di Barletta si deciderà a prevenire, anziché rincorrere, le conseguenze della propria inefficienza? Nel frattempo, i cittadini liberi attendono risposte concrete, mentre l'amministrazione continua a oscillare tra lo scarico di responsabilità e le dichiarazioni di rito. Ma di parole vuote, come delle buche nelle strade e nei parchi, Barletta ne ha già abbastanza».
«L'episodio risale all'11 giugno 2022, quando un minore, accompagnato dai genitori per trascorrere una giornata di divertimento, è finito rovinosamente in una buca nascosta sotto erba e fogliame. Una caduta tanto improvvisa quanto evitabile, che ha causato al piccolo lesioni fisiche. Dopo aver citato in giudizio l'amministrazione comunale, i genitori hanno ottenuto una transazione per la cifra citata, che, come spesso accade, si traduce nell'ennesimo debito fuori bilancio.
La vicenda del parco giochi evidenzia non solo l'assenza di manutenzione e controlli adeguati, ma anche un'ulteriore conferma della capacità del Comune di trasformare l'ordinaria gestione del territorio in un problema straordinario, puntualmente rimandato al capitolo "debiti fuori bilancio".
La transazione di € 25.000 è solo l'ultimo tassello di un puzzle che si traduce, nei fatti, in un costo collettivo. Ogni volta che un caso come questo viene approvato, i cittadini di Barletta, già messi alla prova da strade dissestate, alberi pericolanti e promesse mai mantenute, sono chiamati a pagare per errori e omissioni che non dovrebbero accadere. Una domanda, naturalmente destinata a restare senza risposta, non sfugge al cittadino stesso: "con € 25.000 quanti tombini si potrebbero riparare?". Mentre il "Grafico dell'Indignazione" segna un nuovo picco, è difficile non chiedersi: quando finirà questa spirale di spese straordinarie, e quando il Comune di Barletta si deciderà a prevenire, anziché rincorrere, le conseguenze della propria inefficienza? Nel frattempo, i cittadini liberi attendono risposte concrete, mentre l'amministrazione continua a oscillare tra lo scarico di responsabilità e le dichiarazioni di rito. Ma di parole vuote, come delle buche nelle strade e nei parchi, Barletta ne ha già abbastanza».