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Associazioni
Censimento del verde pubblico, il commento di Legambiente Barletta
La nota firmata dal presidente Raffaele Corvasce
Barletta - lunedì 11 agosto 2025
1.12 Comunicato Stampa
Ad una settimana dalla diffusione dei risultati, ecco il commento di Legambiente Barletta sul censimento del verde pubblico. Di seguito la nota firmata dal presidente Raffaele Corvasce.
Il censimento del patrimonio verde comunale, redatto con professionalità e dettaglio, rappresenta una base di conoscenza preziosa per la nostra città, le fondamenta per una programmazione seria e lungimirante.
Durante la presentazione si è parlato del patrimonio arboreo nel suo complesso, un lavoro che ha messo in evidenza diverse criticità che pagheremo, anche ma non solo, con l'abbattimento di diversi alberi. Proprio su questo punto vorremmo soffermarci.
È evidente che il riscontro tecnico ha dato evidenza di un patrimonio numericamente più importante, un dato non previsto e per il quale l'amministrazione dovrà lavorare del creare una disponibilità economica adeguata. Questo passaggio non dovrà essere un pretesto per utilizzare i pochi fondi disponibili esclusivamente per l'abbattimento degli alberi ammalorati, o a rischio, per "pericolo di pubblica incolumità"; frase paravento utilizzata ormai anche in assenza di dati oggettivi.
Il Sindaco ha già dato il suo indirizzo annunciando l'intenzione di intervenire "per step", ovvero sostituire gli alberi pericolosi quale prima priorità, ma questa "strategia" programmatica del "vivere alla giornata" non consentirà mai di raggiungere gli obiettivi o la visione che si ha per la città, sempre che ne esista una. Bisognerá garantire la sicurezza e allo stesso tempo valorizzare il verde urbano come bene comune strategico e indispensabile per la salute pubblica, la resilienza climatica e la vivibilità urbana.
Servirá una pianificazione seria con fondi adeguati!
Siamo certi che se ci fosse la volontà vera di procedere in questa direzione i fondi non saranno un problema, così come si rendono magicamente disponibili per fare altro.
Chiediamo quindi con forza che l'Amministrazione comunale avvii una pianificazione ampia, lungimirante e trasparente nella gestione del verde pubblico nella quale sia necessario definire:
• obiettivi pluriennali,
• linee guida di intervento coerenti con quanto emerso dal censimento,
• priorità basate su criteri tecnici (come quelli emersi dalle valutazioni di stabilità degli alberi e dal livello di degrado delle aree),
• e strumenti di monitoraggio e manutenzione continuativa, superando la logica dell'intervento occasionale e, soprattutto, senza il parere del tecnico agronomo competente.
Chiediamo inoltre di dichiarare pubblicamente quali strategie intende attivare per reperire le risorse economiche necessarie.
• Ha in programma di partecipare a bandi nazionali o europei dedicati alla forestazione urbana, al contrasto delle isole di calore o alla rigenerazione urbana?
• Prevede di coinvolgere sponsor privati o fondazioni?
• Sta elaborando un piano triennale degli interventi con copertura finanziaria?
I cittadini hanno il diritto di sapere non solo quanto si spende per il verde, ma anche dove la città vuole e può effettivamente andare.
Vale anche la pena ricordare che il reperimento dei fondi è condizione necessaria ma non sufficiente per raggiungere l'obiettivo; l'altra faccia della medaglia è rappresentata dalle competenze necessarie nella gestione del verde. Superfluo ricordare gli errori commessi in tal senso, in passato; sono davvero sotto gli occhi di tutti.
Il verde pubblico è davvero una priorità per l'Amministrazione?
Se davvero il verde pubblico è una priorità per la città, allora chiediamo quali segnali concreti dimostrino questa affermazione. Perché una priorità si traduce in:
• investimenti stabili nel bilancio comunale,
• scelte urbanistiche orientate alla tutela del suolo e del verde esistente,
• azioni educative e partecipative verso la cittadinanza, coinvolgendo le scuole, i comitati di quartiere e le associazioni.
Purtroppo, oggi tutto questo non si vede.
Gli alberi rappresentano la salute pubblica, non sono un ornamento ma infrastrutture verdi essenziali per la salute pubblica, riconosciute da organismi internazionali come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'IPCC e l'ONU. Essi:
• riducono le polveri sottili e l'inquinamento,
• mitigano gli effetti delle ondate di calore,
• assorbono CO₂ e altri gas serra,
• favoriscono il benessere psicologico e sociale delle comunità urbane.
L'abbattimento di alberi instabili, se tecnicamente giustificato, va accompagnato da una pianificazione puntuale delle sostituzioni, con specie autoctone, resistenti e adatte al contesto urbano, come già evidenziato nel censimento. Serve visione, competenza e impegno, il verde è vita e va tutelato. Barletta merita di più.
Il censimento del patrimonio verde comunale, redatto con professionalità e dettaglio, rappresenta una base di conoscenza preziosa per la nostra città, le fondamenta per una programmazione seria e lungimirante.
Durante la presentazione si è parlato del patrimonio arboreo nel suo complesso, un lavoro che ha messo in evidenza diverse criticità che pagheremo, anche ma non solo, con l'abbattimento di diversi alberi. Proprio su questo punto vorremmo soffermarci.
È evidente che il riscontro tecnico ha dato evidenza di un patrimonio numericamente più importante, un dato non previsto e per il quale l'amministrazione dovrà lavorare del creare una disponibilità economica adeguata. Questo passaggio non dovrà essere un pretesto per utilizzare i pochi fondi disponibili esclusivamente per l'abbattimento degli alberi ammalorati, o a rischio, per "pericolo di pubblica incolumità"; frase paravento utilizzata ormai anche in assenza di dati oggettivi.
Il Sindaco ha già dato il suo indirizzo annunciando l'intenzione di intervenire "per step", ovvero sostituire gli alberi pericolosi quale prima priorità, ma questa "strategia" programmatica del "vivere alla giornata" non consentirà mai di raggiungere gli obiettivi o la visione che si ha per la città, sempre che ne esista una. Bisognerá garantire la sicurezza e allo stesso tempo valorizzare il verde urbano come bene comune strategico e indispensabile per la salute pubblica, la resilienza climatica e la vivibilità urbana.
Servirá una pianificazione seria con fondi adeguati!
Siamo certi che se ci fosse la volontà vera di procedere in questa direzione i fondi non saranno un problema, così come si rendono magicamente disponibili per fare altro.
Chiediamo quindi con forza che l'Amministrazione comunale avvii una pianificazione ampia, lungimirante e trasparente nella gestione del verde pubblico nella quale sia necessario definire:
• obiettivi pluriennali,
• linee guida di intervento coerenti con quanto emerso dal censimento,
• priorità basate su criteri tecnici (come quelli emersi dalle valutazioni di stabilità degli alberi e dal livello di degrado delle aree),
• e strumenti di monitoraggio e manutenzione continuativa, superando la logica dell'intervento occasionale e, soprattutto, senza il parere del tecnico agronomo competente.
Chiediamo inoltre di dichiarare pubblicamente quali strategie intende attivare per reperire le risorse economiche necessarie.
• Ha in programma di partecipare a bandi nazionali o europei dedicati alla forestazione urbana, al contrasto delle isole di calore o alla rigenerazione urbana?
• Prevede di coinvolgere sponsor privati o fondazioni?
• Sta elaborando un piano triennale degli interventi con copertura finanziaria?
I cittadini hanno il diritto di sapere non solo quanto si spende per il verde, ma anche dove la città vuole e può effettivamente andare.
Vale anche la pena ricordare che il reperimento dei fondi è condizione necessaria ma non sufficiente per raggiungere l'obiettivo; l'altra faccia della medaglia è rappresentata dalle competenze necessarie nella gestione del verde. Superfluo ricordare gli errori commessi in tal senso, in passato; sono davvero sotto gli occhi di tutti.
Il verde pubblico è davvero una priorità per l'Amministrazione?
Se davvero il verde pubblico è una priorità per la città, allora chiediamo quali segnali concreti dimostrino questa affermazione. Perché una priorità si traduce in:
• investimenti stabili nel bilancio comunale,
• scelte urbanistiche orientate alla tutela del suolo e del verde esistente,
• azioni educative e partecipative verso la cittadinanza, coinvolgendo le scuole, i comitati di quartiere e le associazioni.
Purtroppo, oggi tutto questo non si vede.
Gli alberi rappresentano la salute pubblica, non sono un ornamento ma infrastrutture verdi essenziali per la salute pubblica, riconosciute da organismi internazionali come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'IPCC e l'ONU. Essi:
• riducono le polveri sottili e l'inquinamento,
• mitigano gli effetti delle ondate di calore,
• assorbono CO₂ e altri gas serra,
• favoriscono il benessere psicologico e sociale delle comunità urbane.
L'abbattimento di alberi instabili, se tecnicamente giustificato, va accompagnato da una pianificazione puntuale delle sostituzioni, con specie autoctone, resistenti e adatte al contesto urbano, come già evidenziato nel censimento. Serve visione, competenza e impegno, il verde è vita e va tutelato. Barletta merita di più.
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