Eventi
"Cattedra degli Anàrgiri" al maestro Mauro Di Pinto
Onoreficenza religiosa per il centenario barlettano. Incontro organizzato dall'Archivio Sorico della Resistenza e della Memoria
Barletta - lunedì 4 febbraio 2013
9.53
Compiuti e degnamente festeggiati i cento anni lo scorso novembre, il maestro barlettano Mauro Di Pinto è stato nuovamente celebrato con il conferimento della "Cattedra degli Anàrgiri" sabato pomeriggio nel salone "Don Luigi Filannino" della parrocchia del "S. mo Crocifisso". Un'importante onorificenza richiamante i Santi Medici, che hanno offerto le proprie capacità, la propria persona per servire il prossimo gratuitamente, senza assolutamente perseguire un proprio tornaconto.
Offrire anche la propria arte, come è più appropriato in questo caso. Mauro, pittore, scultore, ritrattista e incisore, insomma un'artista completo. Diplomato a Napoli all'Accademia di Belle Arti; tra i suoi lavori più noti ricordiamo il busto in gesso del letterato e politico barlettano Saverio Baldacchini, quello dedicato a Mons. Salvatore Santeramo, inaugurato nel 2008 nei Giardini del Castello. Notevole la produzione di opere pittoriche (olii, acquerelli, pastelli) e d'incisioni. È stato docente di disegno, per oltre quarant'anni, in diverse scuole medie e superiori della città. Così ha potuto formare diverse generazioni di studenti che ancora lo ricordano con affetto.
Alla cerimonia ha fatto gli onori di casa il parroco del Crocifisso, don Rino Caporusso, introducendo la cerimonia organizzata dal prof. Luigi Dicuonzo dell'Archivio Storico della Resistenza e della Memoria di Barletta. E' stato sottolineato l'esempio di personalità, come quella del Di Pinto contraddistintosi per le tante esperienze di volontariato nella sua lunga vita: ricordiamo i molti anni trascorsi nello scoutismo barlettano e le tante opere anche con istituti religiosi. Dicuonzo ha ricordato che le nuove generazioni «non devono solo pensare a rottamare, ma anche ad onorare». Questo è stato confermato dalla presenza di molti giovani e non solo. L'onorificenza è stata conferita grazie all'associazione dei "Santi Medici", rappresentata durante la serata dal diacono Abramo Ferrara.
L'incontro è proseguito con la visione di un filmato "Testimone di un secolo" sul maestro Dipinto, realizzato dall'Archivio Storico della Resistenza e della Memoria e dalla giornalista Floriana Tolve e Ruggiero Doronzo. «Modellatore gratuito di Dio» è stato l'appellativo con cui è stato premiato il centenario con le penne verdi e rosse, simbolo dei Santi Medici Cosimo e Damiano.
Infine, la figlia minore, Silvana, ha voluto sottolineare come generosità abbia generato altra generosità, nel rispetto proprio di tale onorificenza, poiché i regali ricevuti in occasione del centenario sono stati devoluti ad organizzazioni benefiche.
Offrire anche la propria arte, come è più appropriato in questo caso. Mauro, pittore, scultore, ritrattista e incisore, insomma un'artista completo. Diplomato a Napoli all'Accademia di Belle Arti; tra i suoi lavori più noti ricordiamo il busto in gesso del letterato e politico barlettano Saverio Baldacchini, quello dedicato a Mons. Salvatore Santeramo, inaugurato nel 2008 nei Giardini del Castello. Notevole la produzione di opere pittoriche (olii, acquerelli, pastelli) e d'incisioni. È stato docente di disegno, per oltre quarant'anni, in diverse scuole medie e superiori della città. Così ha potuto formare diverse generazioni di studenti che ancora lo ricordano con affetto.
Alla cerimonia ha fatto gli onori di casa il parroco del Crocifisso, don Rino Caporusso, introducendo la cerimonia organizzata dal prof. Luigi Dicuonzo dell'Archivio Storico della Resistenza e della Memoria di Barletta. E' stato sottolineato l'esempio di personalità, come quella del Di Pinto contraddistintosi per le tante esperienze di volontariato nella sua lunga vita: ricordiamo i molti anni trascorsi nello scoutismo barlettano e le tante opere anche con istituti religiosi. Dicuonzo ha ricordato che le nuove generazioni «non devono solo pensare a rottamare, ma anche ad onorare». Questo è stato confermato dalla presenza di molti giovani e non solo. L'onorificenza è stata conferita grazie all'associazione dei "Santi Medici", rappresentata durante la serata dal diacono Abramo Ferrara.
L'incontro è proseguito con la visione di un filmato "Testimone di un secolo" sul maestro Dipinto, realizzato dall'Archivio Storico della Resistenza e della Memoria e dalla giornalista Floriana Tolve e Ruggiero Doronzo. «Modellatore gratuito di Dio» è stato l'appellativo con cui è stato premiato il centenario con le penne verdi e rosse, simbolo dei Santi Medici Cosimo e Damiano.
Infine, la figlia minore, Silvana, ha voluto sottolineare come generosità abbia generato altra generosità, nel rispetto proprio di tale onorificenza, poiché i regali ricevuti in occasione del centenario sono stati devoluti ad organizzazioni benefiche.