Politica
Cascella vs Calabrese e Mazzarisi, «i due consiglieri cosa rappresentano?»
Prosegue la polemica all’interno della lista civica del sindaco
Barletta - sabato 17 maggio 2014
15.30
Prosegue la polemica nella lista civica Cascella Sindaco Insieme, che vede protagonisti il sindaco e i consiglieri comunali Calabrese e Mazzarisi. L'utima replica nel botta e risposta tra le parti è arrivata ieri sera da Cascella, in occasione della presentazione della neo-associazione politica "Barletta Insieme", dalla quale i due consiglieri hanno preso nei giorni scorsi le distanze.
«Questa lista doveva esprimere in modo più avanzato l'aspirazione al cambiamento della città - ha detto Cascella - Io non parlerei né di dissenso, né di equivoci, ma di differenze. Io capisco l'esigenza della rappresentanza: la capisco rispetto a forze politiche consolidate. E' possibile che i consiglieri si sentano espressione di storie, però la funzione della lista era e resta un'altra: quella di essere un collante, non di visioni particolari».
«Il problema della rappresentanza si misura dalle forze politiche al loro interno. Non c'è una rappresentanza dei consiglieri - ha aggiunto il sindaco - Ho detto ai due consiglieri: venite, confrontatevi, conquistatevi il consenso all'interno di chi ha votato quella lista. Ci sono migliaia di elettori, che probabilmente avrebbero votato altro, ma hanno votato quella lista per la funzione che aveva».
«Non sono io che devo riconoscere la rappresentanza dei consiglieri - ha concluso - Sono i consiglieri che devono porsi il problema di cosa rappresentano. Rappresentano questa realtà o cos'altro? Io non l'ho capito ancora. Quando lo capirò faremo probabilmente tutti un passo avanti».
Un botta e risposta destinato certamente ad andare avanti. Uno sdoppiamento all'interno della lista, che raggiungerà il suo massimo punto di scontro con la disputa su chi si sentirà legittimato d'ora in poi a rappresentare una delle sei forze della coalizione, all'interno del tavolo politico di maggioranza.
«Questa lista doveva esprimere in modo più avanzato l'aspirazione al cambiamento della città - ha detto Cascella - Io non parlerei né di dissenso, né di equivoci, ma di differenze. Io capisco l'esigenza della rappresentanza: la capisco rispetto a forze politiche consolidate. E' possibile che i consiglieri si sentano espressione di storie, però la funzione della lista era e resta un'altra: quella di essere un collante, non di visioni particolari».
«Il problema della rappresentanza si misura dalle forze politiche al loro interno. Non c'è una rappresentanza dei consiglieri - ha aggiunto il sindaco - Ho detto ai due consiglieri: venite, confrontatevi, conquistatevi il consenso all'interno di chi ha votato quella lista. Ci sono migliaia di elettori, che probabilmente avrebbero votato altro, ma hanno votato quella lista per la funzione che aveva».
«Non sono io che devo riconoscere la rappresentanza dei consiglieri - ha concluso - Sono i consiglieri che devono porsi il problema di cosa rappresentano. Rappresentano questa realtà o cos'altro? Io non l'ho capito ancora. Quando lo capirò faremo probabilmente tutti un passo avanti».
Un botta e risposta destinato certamente ad andare avanti. Uno sdoppiamento all'interno della lista, che raggiungerà il suo massimo punto di scontro con la disputa su chi si sentirà legittimato d'ora in poi a rappresentare una delle sei forze della coalizione, all'interno del tavolo politico di maggioranza.