Territorio
Carne equina nella Bat, calo solito in Quaresima
Unimpresa Bat: no emergenza alimentare. «La carne di cavallo resta un'eccellenza del territorio»
Barletta - mercoledì 13 marzo 2013
«Nessun allarmismo, nessun calo delle vendite e nessuna preoccupazione». Fa sapere Unimpresa Bat, anche per tranquillizzare l'opinione pubblica, che giorno dopo giorno apprende di un qualche allarme alimentare. In questo periodo, stanno emergendo a livello internazionale questioni che riguardano la carne di cavallo. Ricordiamo che si tratta di un alimento basilare nella dieta del nostro territorio, come in poche parti del mondo. Solo in terra di Bari si consuma oltre il 30% del prodotto in Italia.
Una carne povera di grassi e ricca di ferro, il cui apporto nutritivo non verrà meno in questo momento. Infatti, i vari problemi non riguardano il consumo di carni equine fresche. Per questo, per appurare ed accertare con dati di fatto ciò che accade realmente nel territorio «L'indagine Unimpresa Bat - Associazione Macellai ha rilevato che il calo che si sta registrando in questi giorni e comunque da metà febbraio è esattamente in linea con i cali fisiologici che si registrano ogni anno nel periodo di Quaresima che sono valutabili dal 10% al 15% massimo».
Consumatori, quindi, molto attenti e vigili nonostante le campagne mediatiche, giudicate eccessive e "denigratorie" dall'associazione.
«Per fortuna i consumatori – prosegue Unimpresa - dimostrano molta più maturità quindi non si lasciano influenzare e continuano a consumare prodotti certificati, di provenienza certa, controllati e prelibati, proprio come la carne equina che rimane uno dei prodotti alimentari di punta dell'apprezzato paniere dei prodotti freschi consumati in provincia».
Una carne povera di grassi e ricca di ferro, il cui apporto nutritivo non verrà meno in questo momento. Infatti, i vari problemi non riguardano il consumo di carni equine fresche. Per questo, per appurare ed accertare con dati di fatto ciò che accade realmente nel territorio «L'indagine Unimpresa Bat - Associazione Macellai ha rilevato che il calo che si sta registrando in questi giorni e comunque da metà febbraio è esattamente in linea con i cali fisiologici che si registrano ogni anno nel periodo di Quaresima che sono valutabili dal 10% al 15% massimo».
Consumatori, quindi, molto attenti e vigili nonostante le campagne mediatiche, giudicate eccessive e "denigratorie" dall'associazione.
«Per fortuna i consumatori – prosegue Unimpresa - dimostrano molta più maturità quindi non si lasciano influenzare e continuano a consumare prodotti certificati, di provenienza certa, controllati e prelibati, proprio come la carne equina che rimane uno dei prodotti alimentari di punta dell'apprezzato paniere dei prodotti freschi consumati in provincia».