Politica
Candidato sindaco di Barletta, Cascella sì o Cascella no?
Dopo la rielezione di Napolitano, Cascella sceglie la città. Risposta a breve
Barletta - lunedì 22 aprile 2013
12.11
Barletta come l'Italia, l'Italia come Barletta. La confusione nei partiti, soprattutto del centrosinistra, come c'è a livello nazionale, si sta riproducendo anche nella città della Disfida. Ma non per gli stessi motivi.
Questa volta il collegamento Roma-Barletta è ben più stretto: alla candidatura a sindaco per buona parte del centrosinistra, c'è il nome di Pasquale Cascella, addetto alla comunicazione nel primo settennato di Giorgio Napolitano al Quirinale. Come tutti sanno, sabato, a sorpresa, è avvenuta la rielezione del Presidente della Repubblica, eletto una seconda volta per la prima volta nella storia repubblicana; inoltre si è trattato di una scelta improvvisa, come tutti sappiamo, e inattesa visto che lo stesso Napolitano aveva sempre negato questa possibilità. Dunque si è trattato di una situazione piuttosto imprevedibile.
Il caos che tali elezioni hanno generato nella politica nazionale, è dimentico di quello che si sta realizzando a Barletta. Barlettalife ha sollevato, già da ieri, la questione del futuro della candidatura di Cascella. Infatti, la città si è chiesta subito cosa avrebbe fatto Cascella: sarebbe rimasto a Roma, continuando il suo lavoro al fianco della carica più alta dello Stato? Certo questo avrebbe voluto dire rinunciare alla sua candidatura a sindaco della sua città natale, dove proprio una settimana fa, si era presentato ufficialmente con la coalizione che lo sostiene, venendo meno all'impegno assunto con i barlettani e soprattutto a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione ufficiale delle liste. Una situazione quasi cinematografica, che non abbiamo tralasciato di spiegare anche attraverso un'intervista proprio al candidato Cascella. La decisione è di continuare nella corsa elettorale «rispettando gli impegni presi con la città e con la coalizione», tuttavia si avvale di consultare Napolitano, oggi a conclusione degli impegni istituzionali e del suo incarico quirinalizio, rispettando il rapporto di collaborazione nato oltre vent'anni fa.
Intense ore di riunioni susseguitesi tra alcuni gruppi della coalizione in sostegno di Cascella, incontri che sono serviti a tamponare, e sedare definitivamente, la situazione nel centrosinistra barlettano, apertasi sabato sera. Una di queste si è svolta a porte chiuse nella scorsa serata presso il comitato elettorale de "La Buona Politica", a cui ha preso parte lo stesso Pasquale Cascella. Sarebbero state diverse le ipotesi che si rincorrevano nel caso in cui la scelta del portavoce di Napolitano fosse stata quella di continuare i suoi impegni romani. Ma naturalmente sarebbe inutile ora proseguire nelle ipotesi. Attenderemo utili conferme.
Seguiremo l'evoluzione degli eventi e renderemo conto ai lettori di Barlettalife.
Questa volta il collegamento Roma-Barletta è ben più stretto: alla candidatura a sindaco per buona parte del centrosinistra, c'è il nome di Pasquale Cascella, addetto alla comunicazione nel primo settennato di Giorgio Napolitano al Quirinale. Come tutti sanno, sabato, a sorpresa, è avvenuta la rielezione del Presidente della Repubblica, eletto una seconda volta per la prima volta nella storia repubblicana; inoltre si è trattato di una scelta improvvisa, come tutti sappiamo, e inattesa visto che lo stesso Napolitano aveva sempre negato questa possibilità. Dunque si è trattato di una situazione piuttosto imprevedibile.
Il caos che tali elezioni hanno generato nella politica nazionale, è dimentico di quello che si sta realizzando a Barletta. Barlettalife ha sollevato, già da ieri, la questione del futuro della candidatura di Cascella. Infatti, la città si è chiesta subito cosa avrebbe fatto Cascella: sarebbe rimasto a Roma, continuando il suo lavoro al fianco della carica più alta dello Stato? Certo questo avrebbe voluto dire rinunciare alla sua candidatura a sindaco della sua città natale, dove proprio una settimana fa, si era presentato ufficialmente con la coalizione che lo sostiene, venendo meno all'impegno assunto con i barlettani e soprattutto a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione ufficiale delle liste. Una situazione quasi cinematografica, che non abbiamo tralasciato di spiegare anche attraverso un'intervista proprio al candidato Cascella. La decisione è di continuare nella corsa elettorale «rispettando gli impegni presi con la città e con la coalizione», tuttavia si avvale di consultare Napolitano, oggi a conclusione degli impegni istituzionali e del suo incarico quirinalizio, rispettando il rapporto di collaborazione nato oltre vent'anni fa.
Intense ore di riunioni susseguitesi tra alcuni gruppi della coalizione in sostegno di Cascella, incontri che sono serviti a tamponare, e sedare definitivamente, la situazione nel centrosinistra barlettano, apertasi sabato sera. Una di queste si è svolta a porte chiuse nella scorsa serata presso il comitato elettorale de "La Buona Politica", a cui ha preso parte lo stesso Pasquale Cascella. Sarebbero state diverse le ipotesi che si rincorrevano nel caso in cui la scelta del portavoce di Napolitano fosse stata quella di continuare i suoi impegni romani. Ma naturalmente sarebbe inutile ora proseguire nelle ipotesi. Attenderemo utili conferme.
Seguiremo l'evoluzione degli eventi e renderemo conto ai lettori di Barlettalife.