Servizi sociali
«Bisogna ripensare l'assistenza sanitaria»
Si è insediato il nuovo direttore generale della Asl Giovanni Gorgoni. La priorità è la stabilizzazione dei precari
BAT - lunedì 4 luglio 2011
Stabilizzazione dei precari, riduzione delle liste d'attesa, fronteggiare la carenza di personale. È su questi fronti che comincia a lavorare Giovanni Gorgoni, nuovo direttore genarale della Asl della Provincia di Barletta-Andria-Trani dopo la nomina da parte della giunta regionale della scorsa settimana.
Sulle questioni calde della sanità del territorio Gorgoni, giovane e con un ricco curriculum da manager, non si sbilancia. "Mi sono insediato venerdì – ha detto – e non sono abituato ad esprimere opinioni se prima non ho ascoltato tutte le parti e se prima non ho visto le cose con i miei occhi".
Impossibile strappargli una considerazione sulla situazione dei presidi ospedalieri del territorio e sulla questione della sede legale dell'azienda sanitaria. Ma Gorgoni ha già chiara la sua idea di sanità. "Dobbiamo lavorare subito sul cambiamento dei modelli di assistenza. Un quarto della popolazione è affetto da condizioni croniche e questa fascia assorbe il 67% della spesa sanitaria. L'ospedale non può essere il centro di risoluzione di tutti i problemi perchè l'approccio non può essere che si deve attendere il fenomeno acuto per risolvere un problema di salute".
Su uno dei problemi principali della sanità, non solo pugliese, il nuovo dg afferma: "Sulla questione delle lista d'attesa, il vero collo di bottiglia si è dimostrato il fatto della carenza di personale e la messa a regime di tutte le apparecchiature diagnostiche". Nessun particolare ricetta perchè il compito di un "direttore generale è comporre equilibri e poi fare le scelte".
Sulle questioni calde della sanità del territorio Gorgoni, giovane e con un ricco curriculum da manager, non si sbilancia. "Mi sono insediato venerdì – ha detto – e non sono abituato ad esprimere opinioni se prima non ho ascoltato tutte le parti e se prima non ho visto le cose con i miei occhi".
Impossibile strappargli una considerazione sulla situazione dei presidi ospedalieri del territorio e sulla questione della sede legale dell'azienda sanitaria. Ma Gorgoni ha già chiara la sua idea di sanità. "Dobbiamo lavorare subito sul cambiamento dei modelli di assistenza. Un quarto della popolazione è affetto da condizioni croniche e questa fascia assorbe il 67% della spesa sanitaria. L'ospedale non può essere il centro di risoluzione di tutti i problemi perchè l'approccio non può essere che si deve attendere il fenomeno acuto per risolvere un problema di salute".
Su uno dei problemi principali della sanità, non solo pugliese, il nuovo dg afferma: "Sulla questione delle lista d'attesa, il vero collo di bottiglia si è dimostrato il fatto della carenza di personale e la messa a regime di tutte le apparecchiature diagnostiche". Nessun particolare ricetta perchè il compito di un "direttore generale è comporre equilibri e poi fare le scelte".