La città
Barletta fuori dalla Governance Poll 2011: Maffei non ci sta
Barlettalife aveva segnalato l’assenza immotivata della nostra città. Lettera del sindaco al direttore del Sole24Ore
Barletta - martedì 24 gennaio 2012
Maffei non ci sta. Nella Governance Poll 2011 redatta da IPR Marketing e pubblicata pochi giorni fa sul Sole24Ore, sorprendeva l'assenza della città di Barletta e dell'indice di consensi relativo al suo primo cittadino, l'ingegner Nicola Maffei. Dopo diverse segnalazioni alla redazione del noto quotidiano economico, il sindaco ha deciso di impugnare la propria penna e scrivere al direttore per segnalare un profondo rammarico per la propria assenza.
Segue il testo completo della lettera di Maffei:
«Egregio direttore,
come ogni anno, anche questo ho atteso la speciale classifica dei Sindaci più amati d'Italia così come derivata dal vostro sondaggio, divenuto ormai un momento importante per ogni Amministrazione per ragionare sul rapporto con la propria cittadinanza e sulla percezione che essa ha con i propri eletti.
Negli anni scorsi avevo anche raggiunto postazioni lusinghiere che mi avevano rincuorato delle difficoltà ed erano state per me spinta a migliorare ancora. Non sempre è stato possibile e, in particolare quest'anno appena trascorso, nel quale la mia città ha subito un lutto terrificante con la morte di cinque giovani donne, ma nel quale, anche, molte sono state le iniziative intraprese per migliorare la qualità della vita dei cittadini e, inoltre, nel quale sono stato rieletto Sindaco per la seconda volta, attendevo con curiosità di verificare la mia collocazione nella classifica. Sia ben chiaro: la classifica del vostro sondaggio non può essere considerata alla stregua di un risultato reale. Tuttavia, proprio l'autorevolezza de Il Sole 24ore giustificava e giustifica una attenzione particolare da parte mia, così come avviene certamente anche per i molti miei colleghi interessati.
Devo confessarle con vivo disappunto che è stato per me sconcertante verificare l'assenza della mia città dalla classifica di quest'anno attraverso un riscontro con la vostra redazione che ha riferito al mio dirigente Staff di non aver inserito Barletta nella lista delle città interessate dal sondaggio, preferendole Andria, per qualche abitante in meno. Comprendo che possa risultare barocco osservare un capoluogo a tre teste come quello della nostra provincia di Barletta-Andria-Trani, ma se questo non è avvenuto negli anni passati e Barletta è sempre stata inserita tra le città capoluogo, perché quest'anno, improvvisamente e senza una reale motivazione, questo non è avvenuto? Se si è trattata di una scelta redazionale la prego di volermela motivare. Qualora così non fosse, tuttavia, ne sarei sconcertato non come singola persona ma come primo cittadino di una comunità importante, viva, solida.
Certo che comprenderà i motivi che mi spingono a chiedere un chiarimento in merito a questa faccenda, la invito a venirci a trovare, se lo riterrà opportuno, e a verificare di persona quanto questa terra meriti una considerazione diversa dal maggiore quotidiano economico italiano. Una considerazione che non sia fondata solo su qualche spicciolo di popolazione, ma sulla reale incisività in termini produttivi, culturali, sociali sull'intero territorio provinciale del quale, peraltro, ci onoriamo di essere caposaldo storico.
Con immutata stima».
Segue il testo completo della lettera di Maffei:
«Egregio direttore,
come ogni anno, anche questo ho atteso la speciale classifica dei Sindaci più amati d'Italia così come derivata dal vostro sondaggio, divenuto ormai un momento importante per ogni Amministrazione per ragionare sul rapporto con la propria cittadinanza e sulla percezione che essa ha con i propri eletti.
Negli anni scorsi avevo anche raggiunto postazioni lusinghiere che mi avevano rincuorato delle difficoltà ed erano state per me spinta a migliorare ancora. Non sempre è stato possibile e, in particolare quest'anno appena trascorso, nel quale la mia città ha subito un lutto terrificante con la morte di cinque giovani donne, ma nel quale, anche, molte sono state le iniziative intraprese per migliorare la qualità della vita dei cittadini e, inoltre, nel quale sono stato rieletto Sindaco per la seconda volta, attendevo con curiosità di verificare la mia collocazione nella classifica. Sia ben chiaro: la classifica del vostro sondaggio non può essere considerata alla stregua di un risultato reale. Tuttavia, proprio l'autorevolezza de Il Sole 24ore giustificava e giustifica una attenzione particolare da parte mia, così come avviene certamente anche per i molti miei colleghi interessati.
Devo confessarle con vivo disappunto che è stato per me sconcertante verificare l'assenza della mia città dalla classifica di quest'anno attraverso un riscontro con la vostra redazione che ha riferito al mio dirigente Staff di non aver inserito Barletta nella lista delle città interessate dal sondaggio, preferendole Andria, per qualche abitante in meno. Comprendo che possa risultare barocco osservare un capoluogo a tre teste come quello della nostra provincia di Barletta-Andria-Trani, ma se questo non è avvenuto negli anni passati e Barletta è sempre stata inserita tra le città capoluogo, perché quest'anno, improvvisamente e senza una reale motivazione, questo non è avvenuto? Se si è trattata di una scelta redazionale la prego di volermela motivare. Qualora così non fosse, tuttavia, ne sarei sconcertato non come singola persona ma come primo cittadino di una comunità importante, viva, solida.
Certo che comprenderà i motivi che mi spingono a chiedere un chiarimento in merito a questa faccenda, la invito a venirci a trovare, se lo riterrà opportuno, e a verificare di persona quanto questa terra meriti una considerazione diversa dal maggiore quotidiano economico italiano. Una considerazione che non sia fondata solo su qualche spicciolo di popolazione, ma sulla reale incisività in termini produttivi, culturali, sociali sull'intero territorio provinciale del quale, peraltro, ci onoriamo di essere caposaldo storico.
Con immutata stima».