La città
Barletta e il controllo delle caldaie, business o sicurezza?
Prorogato con determina dirigenziale il termine utile
Barletta - sabato 17 aprile 2010
La provincia di Barletta – Andria – Trani, con la determina N.9 firmata il 12 Aprile 2010 dal dirigente Tedeschi ha prorogato al 16 Giugno il termine massimo entro il quale i manutentori dovranno redigere il rapporto di controllo tecnico relativo alla manutenzione eseguita sugli impianti termici completo quindi di verifica del rendimento di combustione corredato di apposito bollino verde, oltre al pagamento della tassa di 25 euro da parte degli utenti possessori delle caldaie di riscaldamento nelle abitazioni.
La decisione è stata presa a seguito della richiesta da parte dell'Associazione dei manutentori il quale denunciavano di fatto che al momento solo una piccola percentuale degli apparecchi installati sul territorio erano stati visionati, e che la proroga serve di fatti ad aumentare il numero di apparecchi eventualmente da poter controllare oltre al fatto che con tale provvedimento c'è la possibilità da parte dei tecnici di eseguire i controlli con maggiore calma senza incorrere in errori il quale provocherebbero lavori eseguiti non a regola d'arte.
Quello del controllo obbligatorio delle caldaie è uno dei tanti temi di discussione tra la cittadinanza della città della Disfida, infatti in molti si chiedono se la legge che impone di fatti oltre che all'obbligo di pagare una tassa di 25 euro, a cui va ad aggiungersi la spesa del tecnico che viene ad effettuare la manutenzione della caldaia cui costo della prestazione orientativamente si aggira attorno ai 90 euro, non sia in realtà un modo per contribuire ad aumentare ancora di più il giro di affari in un settore dove tutto sommato sembra, non aver risentito notevolmente della crisi economica, il tutto nel nome della sicurezza.
La decisione è stata presa a seguito della richiesta da parte dell'Associazione dei manutentori il quale denunciavano di fatto che al momento solo una piccola percentuale degli apparecchi installati sul territorio erano stati visionati, e che la proroga serve di fatti ad aumentare il numero di apparecchi eventualmente da poter controllare oltre al fatto che con tale provvedimento c'è la possibilità da parte dei tecnici di eseguire i controlli con maggiore calma senza incorrere in errori il quale provocherebbero lavori eseguiti non a regola d'arte.
Quello del controllo obbligatorio delle caldaie è uno dei tanti temi di discussione tra la cittadinanza della città della Disfida, infatti in molti si chiedono se la legge che impone di fatti oltre che all'obbligo di pagare una tassa di 25 euro, a cui va ad aggiungersi la spesa del tecnico che viene ad effettuare la manutenzione della caldaia cui costo della prestazione orientativamente si aggira attorno ai 90 euro, non sia in realtà un modo per contribuire ad aumentare ancora di più il giro di affari in un settore dove tutto sommato sembra, non aver risentito notevolmente della crisi economica, il tutto nel nome della sicurezza.