La città
Bar.S.A., sciopero rinviato al 13 e 14 luglio
Accordo raggiunto con i sindacati per impedire gravi disagi
Barletta - sabato 9 luglio 2016
13.20 Comunicato Stampa
Le organizzazioni sindacali provinciali Fp Cgil, Cisl Fit, Uilt, Fiadel e la RSU Barsa Barletta comunicano il differimento dello sciopero nazionale del settore igiene ambientale: anziché per i giorni 11 e 12 luglio - come era stato comunicato precedentemente - la mobilitazione è stata rinviata ai giorni 13 e 14 luglio 2016. «I sindacati, in considerazione della coincidenza con la festa patronale nella città di Barletta, accogliendo l'appello del sindaco Cascella, rimarcano di aver reso disponibili i diritti costituzionalmente garantiti alla persona, relativamente all'igiene pubblica e alla salute, in quanto ritengono fondamentale un'alleanza con la cittadinanza, avendo assicurato in precedenza il servizio di pulizia nei luoghi della festa patronale». E' quanto scrivono in una nota Angelo Rondinone (Fp Cgil Bat), Gianluca Corvasce (Fiadel), Francesco Porcella, Emanuele Papeo, Domenico Ricco, Giuseppe Amendola, Luigi Lotoro (RSU Barsa). «Altresì rimarcano le ragioni dello sciopero nazionale, differito al 13 e 14 luglio, per il sacrosanto diritto ad avere un contratto di lavoro in grado di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori del settore, l'occupazione e l'assicurazione di una giusta retribuzione. Lottiamo anche per migliorare la qualità e l'efficienza dei servizi offerti ai cittadini, anche diminuendo le tariffe sempre più alte.
L'auspicio dei sindacati, sostenuto dal Sindaco di Barletta, è quello del superamento della vertenza per il rinnovo del contratto, scaduto da 30 mesi, che presenta, nonostante l'invito della Commissione di Garanzia, un diniego e ostracismo delle parti datoriali (Utilitalia e Fise Assoambiente) indifferenti alle istanze delle forze sindacali, al sol fine di aumentare il proprio profitto».
L'auspicio dei sindacati, sostenuto dal Sindaco di Barletta, è quello del superamento della vertenza per il rinnovo del contratto, scaduto da 30 mesi, che presenta, nonostante l'invito della Commissione di Garanzia, un diniego e ostracismo delle parti datoriali (Utilitalia e Fise Assoambiente) indifferenti alle istanze delle forze sindacali, al sol fine di aumentare il proprio profitto».