Cronaca
Banca Intesa, assoluzioni e condanne a Barletta per il caso "swap"
Assolto anche l'ex ministro Corrado Passera: i fatti risalgono al periodo 2004-2008
Barletta - martedì 21 novembre 2017
Giovanni Civico, Vincenzo Petrarulo, rispettivamente direttore e gestore della filiale di Barletta del Centro Imprese Banca Intesa e Matteo Farina, responsabile dell'ufficio Financial Risk Management sono stati condannati, col beneficio della pena sospesa, dal Tribunale di Trani a 6 mesi di reclusione e a 51 euro di multa ciascuno a conclusione del processo di primo grado sui cosiddetti "derivati" bancari. I fatti contestati a vario titolo a 15 imputati (di cui dunque 3 condannati e 12 assolti con varie formule) andavano a cavallo fra il 2004 ed il 2008.
L'inchiesta nacque dall'esposto dell'imprenditore barlettano Ruggiero Di Vece, amministratore della società in accomandita semplice Euroalluminio, che denunciò i presunti illeciti meccanismi di alcuni prodotti finanziari che aveva sottoscritto nella filiale di Barletta di Banca Intesa Mediocredito. Gli inquirenti puntarono l'indice contro i cosiddetti contratti swap (costituiti da contratti o titoli il cui prezzo è basato sul valore di mercato di altri beni) che sarebbero stati piazzati in modo truffaldino a danno dell'imprenditore, che aveva chiesto un mutuo per la propria attività.
I contratti sarebbero stati molto gravosi ed avrebbero avuto natura speculativa: una sorta di scommessa sui tassi, secondo l'accusa sempre sbilanciata in favore della Banca. Sulla carta gli swap avrebbero dovuto tutelare l'imprenditore dalle forti variazioni degli interessi passivi ed invece sarebbero stati vantaggiosi solo per la banca che avrebbe indotto alla sottoscrizione di quei prodotti finanziari.
Tutti gli imputati hanno sempre respinto le accuse mosse dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero. Sono stati assolti con formula piena: l'ex top manager di Banca Intesa, nonché ex ministro, Corrado Passera; Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Amministrazione e presidente del Consiglio di Sorveglianza di Banca Intesa; Giampio Bracchi, vice presidente del CdA e membro del comitato esecutivo dell'Istituto; Enrico Salza, presidente del Consiglio di Gestione Intesa; Tonielli Nardozzi, presidente del CdA di Banca Caboto; Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato e direttore generale della Caboto; l'omologo Andrea Munari; Carlo Boselli, responsabile della Direzione Imprese; Giulio Sartirana, responsabile unità di Corporate Sales Banca Caboto; Fabio Bolognini, responsabile Direzione Marketing Imprese della Divisione Rete Banca Intesa; Massimo Arrighetti, responsabile Divisione Rete di Banca Intesa e consigliere del CdA di Banca Caboto.
Dichiarazione di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, invece, per Salvatore Civita, specialista in derivati della filiale barlettana del Centro Imprese Banca Intesa.
L'inchiesta nacque dall'esposto dell'imprenditore barlettano Ruggiero Di Vece, amministratore della società in accomandita semplice Euroalluminio, che denunciò i presunti illeciti meccanismi di alcuni prodotti finanziari che aveva sottoscritto nella filiale di Barletta di Banca Intesa Mediocredito. Gli inquirenti puntarono l'indice contro i cosiddetti contratti swap (costituiti da contratti o titoli il cui prezzo è basato sul valore di mercato di altri beni) che sarebbero stati piazzati in modo truffaldino a danno dell'imprenditore, che aveva chiesto un mutuo per la propria attività.
I contratti sarebbero stati molto gravosi ed avrebbero avuto natura speculativa: una sorta di scommessa sui tassi, secondo l'accusa sempre sbilanciata in favore della Banca. Sulla carta gli swap avrebbero dovuto tutelare l'imprenditore dalle forti variazioni degli interessi passivi ed invece sarebbero stati vantaggiosi solo per la banca che avrebbe indotto alla sottoscrizione di quei prodotti finanziari.
Tutti gli imputati hanno sempre respinto le accuse mosse dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero. Sono stati assolti con formula piena: l'ex top manager di Banca Intesa, nonché ex ministro, Corrado Passera; Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Amministrazione e presidente del Consiglio di Sorveglianza di Banca Intesa; Giampio Bracchi, vice presidente del CdA e membro del comitato esecutivo dell'Istituto; Enrico Salza, presidente del Consiglio di Gestione Intesa; Tonielli Nardozzi, presidente del CdA di Banca Caboto; Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato e direttore generale della Caboto; l'omologo Andrea Munari; Carlo Boselli, responsabile della Direzione Imprese; Giulio Sartirana, responsabile unità di Corporate Sales Banca Caboto; Fabio Bolognini, responsabile Direzione Marketing Imprese della Divisione Rete Banca Intesa; Massimo Arrighetti, responsabile Divisione Rete di Banca Intesa e consigliere del CdA di Banca Caboto.
Dichiarazione di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, invece, per Salvatore Civita, specialista in derivati della filiale barlettana del Centro Imprese Banca Intesa.