Associazioni
Attestato di benemerenza per il Nucleo Guardia Ambientale di Barletta
Premio ricevuto ad Ostuni
Barletta - sabato 16 marzo 2024
11.33
«Il giorno 28 febbraio scorso ha rappresentato un altro momento importante per la città di Barletta. Presso la sala riunioni dell'Associazione "Centro XXV Aprile" di Ostuni, infatti, è stato conferito al Gen. Prof. Savino Casardi, barlettano, un Attestato di Benemerenza per il lavoro svolto dal NUCLEO GUARDIA AMBIENTALE in tutto il territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani e per il legame di parentela con la M.O.V.M. Ten. Alfredo Carsardi, eroe di guerra barlettano». Così il presidente del Nucleo, Raffaele Patella.
«Durante la cerimonia, presieduta dal Vice Presidente dell'Associazione "Centro XXV Aprile" Franco Faggiano e alla presenza del Sindaco della Città di Ostuni Arch. Angelo Pomes, sono stati consegnati attestati ai delegati provinciali e conferita la delega territoriale della Provincia BAT al Gen. Prof. Savino Casardi dell'ente riconosciuto per le "Memorie Locali" e orientato a promuovere la riconciliazione nazionale attraverso la valorizzazione delle storie e dei ricordi del territorio. Un doppio riconoscimento per la Provincia di Barletta – Andria – Trani e di Barletta in particolare, dunque, che ancora una volta si pone come città culla della rinascita nazionale del secondo dopoguerra».
«Durante la cerimonia, presieduta dal Vice Presidente dell'Associazione "Centro XXV Aprile" Franco Faggiano e alla presenza del Sindaco della Città di Ostuni Arch. Angelo Pomes, sono stati consegnati attestati ai delegati provinciali e conferita la delega territoriale della Provincia BAT al Gen. Prof. Savino Casardi dell'ente riconosciuto per le "Memorie Locali" e orientato a promuovere la riconciliazione nazionale attraverso la valorizzazione delle storie e dei ricordi del territorio. Un doppio riconoscimento per la Provincia di Barletta – Andria – Trani e di Barletta in particolare, dunque, che ancora una volta si pone come città culla della rinascita nazionale del secondo dopoguerra».