Cronaca
Arrestato giovane di Barletta. Pubblichiamo una rettifica
Il testo integrale
Barletta - lunedì 14 giugno 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente rettifica a firma dell'avv. Francesco Morelli, successivamente al comunicato stampa direttamente inviatoci dall'ufficio stampa del comando provinciale dei Carabinieri. Tale testo viene pubblicato in forma integrale. Teniamo a comunicare altresì che le informazioni e le dinamiche relative alle circostanze all'oggetto della seguente rettifica, ci sono state fornite dall'ufficio stampa del comando provinciale dei Carabinieri.
Giro di vite dei Carabinieri della Compagnia di Barletta per contrastare il fenomeno delle rapine agli esercizi pubblici e dei furti di autovetture. Ieri mattina è stato fermato il 21enne Carmine Giuseppe Leone, già noto alle F.O., individuato, quale autore della rapina perpetrata a Ruvo lo scorso 15 aprile ai danni della locale filiale della Banca Meridiana, grazie alle immagini delle telecamere a circuito chiuso dell'istituto di credito. Nell'occasione il giovane aveva agito travisandosi con una calzamaglia e, armato di taglierino, si era impossessato della somma di 5.400 euro.
I militari del Nucleo Operativo di Barletta, in perfetta simbiosi operativa con i Carabinieri della Stazione di Ruvo che avevano diramato a tutti i comandi Arma le immagini del giovane, sono riusciti a identificarlo, intercettandolo e bloccandolo alla guida di una Fiat Uno rubata poco prima. All'interno dell'auto sono stati trovati altresì 4 stereo di provenienza furtiva, attrezzi per scassinare le portiere delle auto e 4 "spadini" di fattura artigianale. Nella disponibilità del ragazzo è stata rinvenuta una seconda Fiat Uno, oggetto di furto perpetrato a Barletta lo scorso 4 giugno. Il 21enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto con le accuse di rapina, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Lo stesso è stato associato presso la casa circondariale di Trani. Le auto sono state restituite ai legittimi proprietari.
«La ricostruzione dei fatti storici riportata dal Vostro quotidiano risulta inesatta e fuorviante, portando il lettore a ritenere il Sig. Leone un pericoloso criminale già noto alle forze dell'ordine, fuggito alla guida di un'autovettura dal medesimo rubata poco prima di commettere una rapina a volto coperto ed a mano armata. Nulla di tutto ciò è invece accaduto, essendo il mio cliente del tutto estraneo sia al furto delle autovetture, peraltro avvenuto in epoca successiva alla rapina, che ad altri episodi riportati nell'articolo pubblicato e neppure contestati dalle competenti autorità giudiziarie. In particolare, non corrisponde al vero la circostanza secondo cui il mio assistito avrebbe commesso una rapina "travisandosi con una calzamaglia e armato di taglierino"; dalle indagini pregevolmente condotte dagli inquirenti è infatti emerso come la stessa sia stata commessa senza l'utilizzo di alcun tipo di arma, neppure esibita a scopo meramente intimidatorio, denotando una minore pericolosità sociale rispetto a quella che l'articolo lascerebbe intendere all'ignaro lettore. Tanto vi dovevo al fine di tutelare il mio assistito, in attesa che nelle opportune sedi giudiziarie si faccia maggior chiarezza sui fatti che gli vengono addebitati e tutt'oggi sottoposti al vaglio della magistratura. Cordialmente, Avv. Francesco Morelli - Foro di Trani».
Giro di vite dei Carabinieri della Compagnia di Barletta per contrastare il fenomeno delle rapine agli esercizi pubblici e dei furti di autovetture. Ieri mattina è stato fermato il 21enne Carmine Giuseppe Leone, già noto alle F.O., individuato, quale autore della rapina perpetrata a Ruvo lo scorso 15 aprile ai danni della locale filiale della Banca Meridiana, grazie alle immagini delle telecamere a circuito chiuso dell'istituto di credito. Nell'occasione il giovane aveva agito travisandosi con una calzamaglia e, armato di taglierino, si era impossessato della somma di 5.400 euro.
I militari del Nucleo Operativo di Barletta, in perfetta simbiosi operativa con i Carabinieri della Stazione di Ruvo che avevano diramato a tutti i comandi Arma le immagini del giovane, sono riusciti a identificarlo, intercettandolo e bloccandolo alla guida di una Fiat Uno rubata poco prima. All'interno dell'auto sono stati trovati altresì 4 stereo di provenienza furtiva, attrezzi per scassinare le portiere delle auto e 4 "spadini" di fattura artigianale. Nella disponibilità del ragazzo è stata rinvenuta una seconda Fiat Uno, oggetto di furto perpetrato a Barletta lo scorso 4 giugno. Il 21enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto con le accuse di rapina, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Lo stesso è stato associato presso la casa circondariale di Trani. Le auto sono state restituite ai legittimi proprietari.
«La ricostruzione dei fatti storici riportata dal Vostro quotidiano risulta inesatta e fuorviante, portando il lettore a ritenere il Sig. Leone un pericoloso criminale già noto alle forze dell'ordine, fuggito alla guida di un'autovettura dal medesimo rubata poco prima di commettere una rapina a volto coperto ed a mano armata. Nulla di tutto ciò è invece accaduto, essendo il mio cliente del tutto estraneo sia al furto delle autovetture, peraltro avvenuto in epoca successiva alla rapina, che ad altri episodi riportati nell'articolo pubblicato e neppure contestati dalle competenti autorità giudiziarie. In particolare, non corrisponde al vero la circostanza secondo cui il mio assistito avrebbe commesso una rapina "travisandosi con una calzamaglia e armato di taglierino"; dalle indagini pregevolmente condotte dagli inquirenti è infatti emerso come la stessa sia stata commessa senza l'utilizzo di alcun tipo di arma, neppure esibita a scopo meramente intimidatorio, denotando una minore pericolosità sociale rispetto a quella che l'articolo lascerebbe intendere all'ignaro lettore. Tanto vi dovevo al fine di tutelare il mio assistito, in attesa che nelle opportune sedi giudiziarie si faccia maggior chiarezza sui fatti che gli vengono addebitati e tutt'oggi sottoposti al vaglio della magistratura. Cordialmente, Avv. Francesco Morelli - Foro di Trani».