
Politica
Appello di Pastore ad Attollini per salvare radioterapia a Barletta
«Il pericolo che si corre metterebbe a repentaglio la vita di molti pazienti». Il consigliere Pastore scrive sul rischio di chiusura del reparto
Barletta - martedì 9 ottobre 2012
«La situazione è delicata e rischiosa e il pericolo che si corre metterebbe a repentaglio la vita di molti pazienti». E' l'intervento del consigliere comunale Franco Pastore. «Quello di radioterapia, a Barletta, è un reparto di eccellenza. Due unità attualmente in servizio presso la struttura vedranno scadere il proprio contratto nel mese di novembre. Un'altra persona, tra quelle a tempo determinato, è in aspettativa. Se non si interverrà, è a rischio perfino il solo turno mattutino dei due acceleratori lineari.
Tengo a precisare che si tratta di un reparto e di macchinari riservati a pazienti per cui le cure sono vitali. Già in presenza di un doppio turno giornaliero, le liste d'attesa sono di circa due anni e mezzo. Un danno enorme per i soggetti più bisognosi di cura. Un danno enorme per la comunità pugliese e per quello che rappresenta uno dei poli unanimemente riconosciuti d'eccellenza a livello di sanità in questo territorio.
Le ragioni di queste difficoltà sono da ricercare nei tagli del che a cascata si sono riverberati a partire dal governo centrale; non ricadono certo sulla giunta Vendola. Ancora una volta a pagare rischiano di essere i territorio più deboli. Come l'ospedale di Barletta. Ma non possiamo permettere che una visione da ragionieri della spesa pubblica pregiudichi il funzionamento di strutture che salvano le vite umane».
Tengo a precisare che si tratta di un reparto e di macchinari riservati a pazienti per cui le cure sono vitali. Già in presenza di un doppio turno giornaliero, le liste d'attesa sono di circa due anni e mezzo. Un danno enorme per i soggetti più bisognosi di cura. Un danno enorme per la comunità pugliese e per quello che rappresenta uno dei poli unanimemente riconosciuti d'eccellenza a livello di sanità in questo territorio.
Le ragioni di queste difficoltà sono da ricercare nei tagli del che a cascata si sono riverberati a partire dal governo centrale; non ricadono certo sulla giunta Vendola. Ancora una volta a pagare rischiano di essere i territorio più deboli. Come l'ospedale di Barletta. Ma non possiamo permettere che una visione da ragionieri della spesa pubblica pregiudichi il funzionamento di strutture che salvano le vite umane».
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