
Politica
Amministrative 2013: l’ultima calda settimana di campagna elettorale
Previsto l’arrivo dei big della politica nazionale, in vista del ballottaggio. Le accuse di Mennea ad Alfarano in un post su Facebook
Barletta - venerdì 31 maggio 2013
15.00
Ancora otto giorni di campagna elettorale per il ballottaggio del 9 e 10 giugno, a Barletta tra i candidati sindaco Pasquale Cascella e Giovanni Alfarano. Otto giorni per Alfarano per tentare di assottigliare il divario di ben 17 punti percentuali, e per Cascella di garantirsi almeno il risultato ottenuto, vedendo di strappare consensi da chi non l'ha sostenuto al primo turno, come l'elettorato che ha preferito Cannito e Tupputi. Ma Cascella ha invitato a sostenerlo, anche chi ha sostenuto il M5S.
Intanto sono già in programma gli arrivi di diversi "big" nazionali del centrosinistra a Barletta, come già abbiamo visto nella settimana scorsa, in sostegno di Cascella che si candida a guidare una vasta coalizione. Questa sera è la volta del senatore PD, Nicola Latorre. Lunedì dovrebbe giungere l'aspirante candidato alla segreteria PD, Gianni Cuperlo. Mercoledì sarà a Barletta il segretario nazionale del PD, Guglielmo Epifani, mentre chiusura della campagna elettorale, venerdì 7, sarà affidata a Walter Veltroni.
La polemica politica, o meglio da campagna elettorale, corre anche su internet e su Facebook. Il pomo della discordia ora è un'altro spot di Alfarano, nel quale vengono riprese alcune dichiarazioni del consigliere regionale del PD, Ruggiero Mennea, rilasciate in un passato prossimo. Le critiche di Mennea al suo stesso partito, dimostrerebbero l'incoerenza e la profonda confusione politica dello stesso. Mennea si difende attraverso un post su Facebook riferendo che tali critiche si riferivano ad «un momento di crisi amministrativa» (era il subito dopo Maffei). «Ribadisco oggi quelle critiche dell'epoca - prosegue il post di Mennea - Ho avuto ragione, ma la coalizione di Pasquale Cascella non è più la stessa».
Lo spot e le relative critiche riaprono il discorso sugli otto sospesi del PD per aver fatto cadere Maffei, oggi rieletti in parte e che si presentano ancora protagonisti della coalizione di Cascella: «Ho chiesto l'applicazione delle regole sui sospesi del PD - ha aggiunto Mennea - ma Andrea Patruno e Sergio Blasi hanno garantito assumendosi tutta la responsabilità di questa situazione "illegittima", ma questo è un fatto interno al PD».
Il contrattacco di Mennea consiste nel ricordare il tentativo della giunta di salute pubblica: «Volevi governare con Maffei. Ricordi? Mi spiace dirtelo, ma se non sei stato capace di fare opposizione in vent'anni, come puoi pensare di essere in grado di amministrare una grande Città come Barletta? Se mi trovassi nelle tue stesse condizioni, mi ritirerei per manifesta incapacità politica».
Intanto sono già in programma gli arrivi di diversi "big" nazionali del centrosinistra a Barletta, come già abbiamo visto nella settimana scorsa, in sostegno di Cascella che si candida a guidare una vasta coalizione. Questa sera è la volta del senatore PD, Nicola Latorre. Lunedì dovrebbe giungere l'aspirante candidato alla segreteria PD, Gianni Cuperlo. Mercoledì sarà a Barletta il segretario nazionale del PD, Guglielmo Epifani, mentre chiusura della campagna elettorale, venerdì 7, sarà affidata a Walter Veltroni.
La polemica politica, o meglio da campagna elettorale, corre anche su internet e su Facebook. Il pomo della discordia ora è un'altro spot di Alfarano, nel quale vengono riprese alcune dichiarazioni del consigliere regionale del PD, Ruggiero Mennea, rilasciate in un passato prossimo. Le critiche di Mennea al suo stesso partito, dimostrerebbero l'incoerenza e la profonda confusione politica dello stesso. Mennea si difende attraverso un post su Facebook riferendo che tali critiche si riferivano ad «un momento di crisi amministrativa» (era il subito dopo Maffei). «Ribadisco oggi quelle critiche dell'epoca - prosegue il post di Mennea - Ho avuto ragione, ma la coalizione di Pasquale Cascella non è più la stessa».
Lo spot e le relative critiche riaprono il discorso sugli otto sospesi del PD per aver fatto cadere Maffei, oggi rieletti in parte e che si presentano ancora protagonisti della coalizione di Cascella: «Ho chiesto l'applicazione delle regole sui sospesi del PD - ha aggiunto Mennea - ma Andrea Patruno e Sergio Blasi hanno garantito assumendosi tutta la responsabilità di questa situazione "illegittima", ma questo è un fatto interno al PD».
Il contrattacco di Mennea consiste nel ricordare il tentativo della giunta di salute pubblica: «Volevi governare con Maffei. Ricordi? Mi spiace dirtelo, ma se non sei stato capace di fare opposizione in vent'anni, come puoi pensare di essere in grado di amministrare una grande Città come Barletta? Se mi trovassi nelle tue stesse condizioni, mi ritirerei per manifesta incapacità politica».
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