Politica
Crollo e Alfarano: dico no al Sindaco, indagine interna subito
Intervista al consigliere regionale. «Ventola non si trova nelle migliori condizioni per operare»
Barletta - lunedì 24 ottobre 2011
La prima domanda è quasi obbligata: che impressione ha ricavato dall'incontro con i precari della sanità in mobilitazione della Asl Bat?
Un incontro che è la dimostrazione della preoccupazione che vivono queste persone: professionisti e operatori che al 31/12 si troveranno in una condizione drammatica. Come politici non possiamo che stare vicini a questa gente. Pressando le Istituzioni affinché si raggiunga una soluzione che possa dare garanzie, sia per il sostentamento delle famiglie sia per il servizio sanitario. La perdita di un numero importante di medici e paramedici potrebbe determinare danni ai livelli di servizi essenziali.
L'argomento di questi giorni è naturalmente il crollo di Via Roma. Rigiro a Lei, come esponente dell'opposizione, la stessa domanda che abbiamo rivolto al sindaco Maffei: è opportuno aprire un provvedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti comunali raggiunti da avviso di garanzia? Il sindaco ritiene di no. Lei come esponente della minoranza condivide questa posizione? Se non è così come pensate di agire in merito?
Sicuramente la penso diversamente dal sindaco. Per quanto riguarda le responsabilità penali questo compete all'organo giudiziario. Però non va sottaciuta la responsabilità degli organi competenti che hanno raccolto le massicce denunce dei cittadini del rione. I cittadini hanno sollevato l'allarme perché non vedevano chiarezza. Una indagine interna è necessaria per verificare quali siano le responsabilità in questo senso. L'obiettivo di tutti, ciò che la città ci chiede è. Fare giustizia. Non credo che si faccia un buon servizio alla cittadinanza non aprendo un procedimento disciplinare.
La legge dà 40 giorni di tempo, dopo l'avviso di garanzia, per aprire un procedimento disciplinare. A questo punto una ventina di giorni ci separa da questo termine ultimo. Intendete agire in Consiglio per sollecitare questo tipo di azione?
Noi come minoranza ci siamo già riuniti. Nel rispetto delle vittime della tragedia, e della città tutta, ci siamo astenuti dall'azione politica perché incompatibile con lo stato d'animo collettivo. Sicuramente come centrodestra assumeremo delle iniziative. Saremo attenti che vengano prese tutte le decisioni utili a fare giustizia. Ci muoveremo per far luce al meglio su quanto accaduto. Anche in passato nell'urbanistica. Nei tanti consigli comunali non abbiamo perso occasione per denunciare che Barletta necessitasse di un nuovo Piano regolatore. Questa denuncia non è mai stata accolta.
Esiste una seconda faccia di questa vicenda. Il lavoro nero.
No, assolutamente no. Il lavoro nero con questa vicenda non c'entra. Il lavoro nero non ha colori geografici. Se c'è gente che in tutta Italia lavora in nero, probabilmente è perché l'economia ha creato le condizioni perché no fosse possibile lavorare in modo regolare
Però c'è una questione di economia locale molto particolare a proposito del lavoro nero nel tessile, o no?
C'è un problema di economia generale. Ce lo dice anche una crescita del Pil vicina allo zero. Noi, come classe politica, siamo presi come capri espiatori. Ma il Paese non funziona perché l'economia non funziona. Ci sono tante famiglie che non arrivano alla metà del mese, perché hanno perso reddito e lavoro.
Qual è la dialettica tra il Pdl barlettano e quello provinciale. Esiste una concorrenza tra Ventola e il partito barlettano? Qual è lo stato dei rapporti?
Il rapporto è di rispetto reciproco. Un rapporto virtuoso finalizzato a trovare soluzioni per i problemi dei cittadini. Per tutti coloro che sono al corrente di come si siano svolti questi rapporti, è chiaro che Ventola vive una condizione drammatica. Da una parte il governo ipotizza la cancellazione delle province; dall'altro, finché esiste questo ente, il presidente Ventola deve assicurare un buon funzionamento dell'ente territoriale. Con queste premesse il presidente Ventola non si trova nelle migliori condizioni per operare. Quindi i risultati della sua giunta possono essere pregiudicati da questa precarietà della sua condizione.
L'ultima domanda è sullo scontro a distanza fra Stella Mele e Maria Grazia Vitobello. Stella Mele, la segretaria provinciale de La Destra, vi accusa di aver rinunciato alla vicepresidenza della Commissione Lavori Pubblici, favorendo di fatto il centrosinistra. Ci dà un Suo parere su questa vicenda?
Io non condivido assolutamente le posizioni di Stella Mele. Parte delle sue affermazioni non sono vere. Io ritengo che in questo momento il compito di ciascun politico sia dare il migliore servizio ai cittadini. Ai cittadini non interessa chi sia il vicepresidente di una Commissione. Il vicepresidente conta quanto tutti gli altri membri della Commissione. Il presidente organizza i lavori. Il vicepresidente ha solo un ruolo di supplenza rispetto al presidente (in caso di assenza o impedimento). Il lavoro della Commissione sulle tematiche è salvo, indipendentemente dal ruolo di Vicepresidente o di Presidente.
Un incontro che è la dimostrazione della preoccupazione che vivono queste persone: professionisti e operatori che al 31/12 si troveranno in una condizione drammatica. Come politici non possiamo che stare vicini a questa gente. Pressando le Istituzioni affinché si raggiunga una soluzione che possa dare garanzie, sia per il sostentamento delle famiglie sia per il servizio sanitario. La perdita di un numero importante di medici e paramedici potrebbe determinare danni ai livelli di servizi essenziali.
L'argomento di questi giorni è naturalmente il crollo di Via Roma. Rigiro a Lei, come esponente dell'opposizione, la stessa domanda che abbiamo rivolto al sindaco Maffei: è opportuno aprire un provvedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti comunali raggiunti da avviso di garanzia? Il sindaco ritiene di no. Lei come esponente della minoranza condivide questa posizione? Se non è così come pensate di agire in merito?
Sicuramente la penso diversamente dal sindaco. Per quanto riguarda le responsabilità penali questo compete all'organo giudiziario. Però non va sottaciuta la responsabilità degli organi competenti che hanno raccolto le massicce denunce dei cittadini del rione. I cittadini hanno sollevato l'allarme perché non vedevano chiarezza. Una indagine interna è necessaria per verificare quali siano le responsabilità in questo senso. L'obiettivo di tutti, ciò che la città ci chiede è. Fare giustizia. Non credo che si faccia un buon servizio alla cittadinanza non aprendo un procedimento disciplinare.
La legge dà 40 giorni di tempo, dopo l'avviso di garanzia, per aprire un procedimento disciplinare. A questo punto una ventina di giorni ci separa da questo termine ultimo. Intendete agire in Consiglio per sollecitare questo tipo di azione?
Noi come minoranza ci siamo già riuniti. Nel rispetto delle vittime della tragedia, e della città tutta, ci siamo astenuti dall'azione politica perché incompatibile con lo stato d'animo collettivo. Sicuramente come centrodestra assumeremo delle iniziative. Saremo attenti che vengano prese tutte le decisioni utili a fare giustizia. Ci muoveremo per far luce al meglio su quanto accaduto. Anche in passato nell'urbanistica. Nei tanti consigli comunali non abbiamo perso occasione per denunciare che Barletta necessitasse di un nuovo Piano regolatore. Questa denuncia non è mai stata accolta.
Esiste una seconda faccia di questa vicenda. Il lavoro nero.
No, assolutamente no. Il lavoro nero con questa vicenda non c'entra. Il lavoro nero non ha colori geografici. Se c'è gente che in tutta Italia lavora in nero, probabilmente è perché l'economia ha creato le condizioni perché no fosse possibile lavorare in modo regolare
Però c'è una questione di economia locale molto particolare a proposito del lavoro nero nel tessile, o no?
C'è un problema di economia generale. Ce lo dice anche una crescita del Pil vicina allo zero. Noi, come classe politica, siamo presi come capri espiatori. Ma il Paese non funziona perché l'economia non funziona. Ci sono tante famiglie che non arrivano alla metà del mese, perché hanno perso reddito e lavoro.
Qual è la dialettica tra il Pdl barlettano e quello provinciale. Esiste una concorrenza tra Ventola e il partito barlettano? Qual è lo stato dei rapporti?
Il rapporto è di rispetto reciproco. Un rapporto virtuoso finalizzato a trovare soluzioni per i problemi dei cittadini. Per tutti coloro che sono al corrente di come si siano svolti questi rapporti, è chiaro che Ventola vive una condizione drammatica. Da una parte il governo ipotizza la cancellazione delle province; dall'altro, finché esiste questo ente, il presidente Ventola deve assicurare un buon funzionamento dell'ente territoriale. Con queste premesse il presidente Ventola non si trova nelle migliori condizioni per operare. Quindi i risultati della sua giunta possono essere pregiudicati da questa precarietà della sua condizione.
L'ultima domanda è sullo scontro a distanza fra Stella Mele e Maria Grazia Vitobello. Stella Mele, la segretaria provinciale de La Destra, vi accusa di aver rinunciato alla vicepresidenza della Commissione Lavori Pubblici, favorendo di fatto il centrosinistra. Ci dà un Suo parere su questa vicenda?
Io non condivido assolutamente le posizioni di Stella Mele. Parte delle sue affermazioni non sono vere. Io ritengo che in questo momento il compito di ciascun politico sia dare il migliore servizio ai cittadini. Ai cittadini non interessa chi sia il vicepresidente di una Commissione. Il vicepresidente conta quanto tutti gli altri membri della Commissione. Il presidente organizza i lavori. Il vicepresidente ha solo un ruolo di supplenza rispetto al presidente (in caso di assenza o impedimento). Il lavoro della Commissione sulle tematiche è salvo, indipendentemente dal ruolo di Vicepresidente o di Presidente.