La città
Aldo Musti si interroga sui «misteri dell’urbanistica»
«Auguriamoci che prevalga la trasparenza e la legalità»
Barletta - domenica 23 novembre 2014
«Tre indizi fanno una prova, diceva la scrittrice di romanzi gialli Agatha Christie. Cosa facciano tre misteri è più difficile dirlo: se non chiariti, forse è solo opacità, ovvero illegalità?» è la domanda che si pone l'imprenditore Aldo Musti, che torna a intervenire sul tema dell'urbanistica barlettana, con le sue luci e le sue (numerose) ombre. «Il primo mistero arriva dallo smarrimento delle tavole grafiche originale del Piano regolatore adottate dal Consiglio comunale. Mistero che è rimasto ad oggi senza chiarimenti! Il secondo mistero arriva dalla scomparsa della maglia D2-06 dalle tavole grafiche del Piano regolatore. Le indicazioni scritte la rappresentano in circa 50.000 mq., mentre le tavole grafiche la rappresentano in "zero" mq. In particolare il 2000, la maglia D2-06, compare nelle tavole prese in carico dalla giunta comunale per l'adozione da parte del Consiglio comunale dell'adeguamento del Piano regolatore alla Legge regionale 56/80, mentre, il 2001 misteriosamente, scompare nell'invio delle stesse tavole in Regione per l'approvazione della variante. L'Amministrazione comunale dal 2011 non chiarisce da chi, come e perché è stata eliminata la maglia D2-06? Mistero che non può restare senza chiarimenti.
A fornire il terzo mistero - prosegue Aldo Musti - ci pensa il sito comunale della nostra Città. La sezione "Portale del territorio e dell'ambiente" rappresenta una "infedele rappresentazione dello stato dei luoghi" di via dei Muratori, la strada sospesa tra realtà e finzione. In particolare rappresenta edifici catastali privi del retino stradale sistemati a strada pubblica con urbanizzazione primarie realizzate dal Comune di Barletta già dal 2007, come previsto dall'art. 3.10.2 delle Norme tecniche di attuazione: "…il rilascio delle concessioni edilizie è comunque subordinato alla esistenza, o impegno a costruire prima della utilizzazione degli edifici, delle urbanizzazioni primarie relative agli edifici stessi". Altro mistero che non può restare senza chiarimenti alle porte del nuovo Piano urbanistico generale.
Auguriamoci - sostiene infine - che il nostro Sindaco, a differenza dei suoi predecessori allinei l'attività amministrativa alle norme vigenti, una per tutte, da ultimo "la bussola della trasparenza". E per tanto, pubblichi sul sito comunale come previsto dall'art. 39 del decreto legislativo n. 33 del 2013, gli strumenti urbanistici con informazioni sui provvedimenti che hanno deliberato l'eventuale eliminazione (se vi è stata) della maglia D2-06, o provveda a pubblicare sul sito le tavole grafiche del vigente Piano regolatore generale, deliberate dal Consiglio comunale in occasione dell'adozione della variante di adeguamento del Piano regolatore comunale alla Legge regionale n. 56/80, quindi con la maglia D2-06. D'altronde , quanto auspicato circa le modifiche degli atti amministrativi, è in linea con l'orientamento del Consiglio di Stato (Cons. St, Sez. VI, n. 2306/2007): "… in forza del quale la modifica o il ritiro di un atto deve avvenire nelle stesse forme (anche pubblicitarie) e seguendo le stesse procedure dell'atto modificato o ritirato". Auguriamoci, che i misteri vengano chiariti e che prevalga la trasparenza ovvero la legalità».
A fornire il terzo mistero - prosegue Aldo Musti - ci pensa il sito comunale della nostra Città. La sezione "Portale del territorio e dell'ambiente" rappresenta una "infedele rappresentazione dello stato dei luoghi" di via dei Muratori, la strada sospesa tra realtà e finzione. In particolare rappresenta edifici catastali privi del retino stradale sistemati a strada pubblica con urbanizzazione primarie realizzate dal Comune di Barletta già dal 2007, come previsto dall'art. 3.10.2 delle Norme tecniche di attuazione: "…il rilascio delle concessioni edilizie è comunque subordinato alla esistenza, o impegno a costruire prima della utilizzazione degli edifici, delle urbanizzazioni primarie relative agli edifici stessi". Altro mistero che non può restare senza chiarimenti alle porte del nuovo Piano urbanistico generale.
Auguriamoci - sostiene infine - che il nostro Sindaco, a differenza dei suoi predecessori allinei l'attività amministrativa alle norme vigenti, una per tutte, da ultimo "la bussola della trasparenza". E per tanto, pubblichi sul sito comunale come previsto dall'art. 39 del decreto legislativo n. 33 del 2013, gli strumenti urbanistici con informazioni sui provvedimenti che hanno deliberato l'eventuale eliminazione (se vi è stata) della maglia D2-06, o provveda a pubblicare sul sito le tavole grafiche del vigente Piano regolatore generale, deliberate dal Consiglio comunale in occasione dell'adozione della variante di adeguamento del Piano regolatore comunale alla Legge regionale n. 56/80, quindi con la maglia D2-06. D'altronde , quanto auspicato circa le modifiche degli atti amministrativi, è in linea con l'orientamento del Consiglio di Stato (Cons. St, Sez. VI, n. 2306/2007): "… in forza del quale la modifica o il ritiro di un atto deve avvenire nelle stesse forme (anche pubblicitarie) e seguendo le stesse procedure dell'atto modificato o ritirato". Auguriamoci, che i misteri vengano chiariti e che prevalga la trasparenza ovvero la legalità».