Cronaca
Aggredito nella notte il sindaco di Canosa Ernesto La Salvia
Cascella esprime solidarietà al primo cittadino del centro canosino
BAT - giovedì 29 gennaio 2015
15.40
Il sindaco di Canosa di Puglia, Ernesto La Salvia, è stato aggredito la notte scorsa mentre era in servizio presso il Pronto Soccorso dell'ospedale locale. La Salvia, medico, sarebbe stato colpito con calci e pugni da un 30enne, pregiudicato, in stato di alterazione psico-fisica dovuto all'abuso di alcol o stupefacenti. L'aggressore, cerignolano, è stato prontamente tratto in arresto.
«Sono continue in questi giorni le occasioni di cooperazione tra enti locali - è così intervenuto il sindaco di Barletta Pasquale Cascella per esprimere solidarietà al collega canosino - che impegnano i sindaci del territorio, e sento di dover esprimere – anche a nome di tanti colleghi – la più sentita riconoscenza al primo cittadino di Canosa, Ernesto La Salvia, per aver continuato ad assolvere all'attività istituzionale, nonostante la grave aggressione subita mentre, dopo le incombenze dell'Amministrazione comunale, prestava la sua attività professionale all'ospedale cittadino. Alla Magistratura e alle forze dell'ordine spetta indagare, valutare e colpire le responsabilità dell'atto violento, ma alle istituzioni e alle forze politiche e sociali a ogni livello spetta il compito della vigile solidarietà per contrastare ogni prepotenza e sopruso che minacciano sempre più la coesione sociale e lo spirito comunitario».
«Sono continue in questi giorni le occasioni di cooperazione tra enti locali - è così intervenuto il sindaco di Barletta Pasquale Cascella per esprimere solidarietà al collega canosino - che impegnano i sindaci del territorio, e sento di dover esprimere – anche a nome di tanti colleghi – la più sentita riconoscenza al primo cittadino di Canosa, Ernesto La Salvia, per aver continuato ad assolvere all'attività istituzionale, nonostante la grave aggressione subita mentre, dopo le incombenze dell'Amministrazione comunale, prestava la sua attività professionale all'ospedale cittadino. Alla Magistratura e alle forze dell'ordine spetta indagare, valutare e colpire le responsabilità dell'atto violento, ma alle istituzioni e alle forze politiche e sociali a ogni livello spetta il compito della vigile solidarietà per contrastare ogni prepotenza e sopruso che minacciano sempre più la coesione sociale e lo spirito comunitario».