Servizi sociali
A tavola, l’integrazione è servita
“Festa dei popoli” organizzata dall’associazione “Home & Homme”. Piatti tipici dei diversi paesi d’origine
Barletta - domenica 2 dicembre 2012
Il mondo, a tavola. Incredibile esperienza venerdì sera. Un viaggio attraverso il gusto, dove la cucina iraniana si univa a quella rumena, l'albanese alla somala. Si attraversavano i continenti attraverso i sapori. La "Festa dei popoli", svoltasi in via S. Giorgio, è stata voluta e organizzata dall'associazione "Home & Homme ONLUS – casa e uomo". Un momento di convivialità, metafora di quell'integrazione fra culture, obiettivo dell'associazione, presente da circa un ventennio nella città di Barletta. Non servivano biglietti aerei per viaggiare, ma solo curiosità.
Gli immigrati presenti sul territorio cittadino, solo alcuni per la verità, hanno preparato dei piatti tipici dei loro paesi d'origine, e poi tutti insieme li hanno scambiati e assaggiati vicendevolmente. Come in una famiglia. Sicuramente l'intento degli organizzatori era proprio questo: creare un momento di scambio tra le diverse etnie, culture, portando tutti alla consapevolezza del "diverso". Apprezzare il valore di quelli che sono tra gli elementi base di una cultura: le esperienze culinarie. Dunque anche e soprattutto conoscenza reciproca. Gli uomini e le donne che si sono offerti di preparare questi piatti, sono stati invitati e organizzati attraverso i corsi d'italiano e lo sportello immigrati del comune di Barletta, che la stessa associazione promotrice della serata gestisce dal 2000. Alcuni passanti hanno gradito la festa, assaggiando alcune pietanze. Passando da dolci rumeni e brasiliani, a Samosa somali, fagottini di carne e verdura. Ancora, regina Maria, torta rumena, Bolof, insalata russa, riso vietnamita. Vicino ai vari piatti erano indicati i nomi originali, ingredienti e paese di provenienza della ricetta. Il tutto condito da scherzi, stupendi sorrisi di bambini, e tanta gioia di stare insieme.
Non c'era tantissima gente, ma gli organizzatori promettono un'altra edizione, magari in una stagione più bella per stare all'aperto, più in grande e pubblicizzando meglio l'evento, perché tanti avrebbero voluto partecipare, ma non sapevano.
La commistione di popoli che passa attraverso il cibo: grande idea, che merita di essere riproposta.
Gli immigrati presenti sul territorio cittadino, solo alcuni per la verità, hanno preparato dei piatti tipici dei loro paesi d'origine, e poi tutti insieme li hanno scambiati e assaggiati vicendevolmente. Come in una famiglia. Sicuramente l'intento degli organizzatori era proprio questo: creare un momento di scambio tra le diverse etnie, culture, portando tutti alla consapevolezza del "diverso". Apprezzare il valore di quelli che sono tra gli elementi base di una cultura: le esperienze culinarie. Dunque anche e soprattutto conoscenza reciproca. Gli uomini e le donne che si sono offerti di preparare questi piatti, sono stati invitati e organizzati attraverso i corsi d'italiano e lo sportello immigrati del comune di Barletta, che la stessa associazione promotrice della serata gestisce dal 2000. Alcuni passanti hanno gradito la festa, assaggiando alcune pietanze. Passando da dolci rumeni e brasiliani, a Samosa somali, fagottini di carne e verdura. Ancora, regina Maria, torta rumena, Bolof, insalata russa, riso vietnamita. Vicino ai vari piatti erano indicati i nomi originali, ingredienti e paese di provenienza della ricetta. Il tutto condito da scherzi, stupendi sorrisi di bambini, e tanta gioia di stare insieme.
Non c'era tantissima gente, ma gli organizzatori promettono un'altra edizione, magari in una stagione più bella per stare all'aperto, più in grande e pubblicizzando meglio l'evento, perché tanti avrebbero voluto partecipare, ma non sapevano.
La commistione di popoli che passa attraverso il cibo: grande idea, che merita di essere riproposta.