Wine Challenge, «tanto di cappello ma mi assale un dubbio atroce...»
Regolamento non consultabile, perché?
venerdì 4 settembre 2015
12.31
iReport
Tanto di cappello agli Organizzatori. Ma sulla serata "Disfida dei Vini" mi assale da qualche ora un atroce dubbio relativamente all'atto amministrativo col quale la Giunta del Sindaco Cascella, all'unanimità dei voti espressi e verbalizzati, ha approvato la delibera n. 167 del 27 agosto 2015 proposta dall'assessore alle attività produttive, nella quale si fa esplicito riferimento all'art. 9 del Regolamento vigente da maggio 1991 sulla possibilità di concedere l'utilizzo a titolo gratuito di spazi aperti, strutture e locali di proprietà comunale circa la piazza d'armi del Castello allestita come contenitore. Detto Regolamento é facilmente consultabile nel sito del Comune di Barletta.
Ma nel 1996 un altro Regolamento in materia di riproduzione di Beni Artistici, uso spazi Beni Culturali e concessione Servizi Ausiliari (Deliberazione Sub Commissario Prefettizio n. 549 del 18/06/96 circostanziava molto meglio i limiti nella concessione in uso degli spazi contenuti nei Beni Culturali cittadini di proprietà comunale, ritenendo l'impiego per finalità diverse un obbligo preciso da far rispettare dietro adeguato compenso monetario a titolo amministrativo ivi comprese anche le tariffe da far pagare a carico di coloro i quali (privati, aziende, associazioni di categoria) intendevano farne uso per propria immagine o finalità di marketing.
Questo Regolamento non è al momento consultabile sul sito del Comune di Barletta. Perché mai questo impedimento alias oscuramento alias censura? Si vuole forse nascondere il fatto che agli Organizzatori della serata si doveva dire chiaramente, in tempi di spending review, di pagare il canone di fitto temporaneo del Castello nel rispetto delle casse comunali allo stremo? Questo l'atroce dubbio...
A tagliare la spesa negli enti pubblici, siamo bravi tutti. Specie i politici di turno. Ma per cercare introiti e fonti di guadagno lecite, legittime e regolamentari a vantaggio del pubblico erario municipale, forse bisogna rimandare al doposcuola più di un dirigente, immagino. Siccome la cosa si é ripetuta anche per l'uso del fossato del Castello (concesso a titolo gratuito per i vari concerti), direi che la questione va chiarita e spiegata bene da chi compete. A me come cittadino elettore e cittadino contribuente, come a moltissimi altri Barlettani. C'é qualcuno nel Pubblico che me lo potrebbe chiarire, per favore? Altrimenti sarei costretto a richiedere copia conforme cartacea di quella delibera prefettizia del 1996, me la leggerò e vedrò di capire su possono sussistere altri quesiti, come (ad esempio) un danno erariale a danno del Comune di Barletta per mancato introito addebitabile ad erronea valutazione del preposto Dirigente o quant'altro. Ecco, per esempio, come ci si comporta a Roma per quanto riguarda i Beni Culturali dello Stato.
http://www.archeolz.arti.beniculturali.it/index.php
http://www.sbap-lazio.beniculturali.it/index.php
[Nino Vinella]
Ma nel 1996 un altro Regolamento in materia di riproduzione di Beni Artistici, uso spazi Beni Culturali e concessione Servizi Ausiliari (Deliberazione Sub Commissario Prefettizio n. 549 del 18/06/96 circostanziava molto meglio i limiti nella concessione in uso degli spazi contenuti nei Beni Culturali cittadini di proprietà comunale, ritenendo l'impiego per finalità diverse un obbligo preciso da far rispettare dietro adeguato compenso monetario a titolo amministrativo ivi comprese anche le tariffe da far pagare a carico di coloro i quali (privati, aziende, associazioni di categoria) intendevano farne uso per propria immagine o finalità di marketing.
Questo Regolamento non è al momento consultabile sul sito del Comune di Barletta. Perché mai questo impedimento alias oscuramento alias censura? Si vuole forse nascondere il fatto che agli Organizzatori della serata si doveva dire chiaramente, in tempi di spending review, di pagare il canone di fitto temporaneo del Castello nel rispetto delle casse comunali allo stremo? Questo l'atroce dubbio...
A tagliare la spesa negli enti pubblici, siamo bravi tutti. Specie i politici di turno. Ma per cercare introiti e fonti di guadagno lecite, legittime e regolamentari a vantaggio del pubblico erario municipale, forse bisogna rimandare al doposcuola più di un dirigente, immagino. Siccome la cosa si é ripetuta anche per l'uso del fossato del Castello (concesso a titolo gratuito per i vari concerti), direi che la questione va chiarita e spiegata bene da chi compete. A me come cittadino elettore e cittadino contribuente, come a moltissimi altri Barlettani. C'é qualcuno nel Pubblico che me lo potrebbe chiarire, per favore? Altrimenti sarei costretto a richiedere copia conforme cartacea di quella delibera prefettizia del 1996, me la leggerò e vedrò di capire su possono sussistere altri quesiti, come (ad esempio) un danno erariale a danno del Comune di Barletta per mancato introito addebitabile ad erronea valutazione del preposto Dirigente o quant'altro. Ecco, per esempio, come ci si comporta a Roma per quanto riguarda i Beni Culturali dello Stato.
http://www.archeolz.arti.beniculturali.it/index.php
http://www.sbap-lazio.beniculturali.it/index.php
[Nino Vinella]