Via Sant'Andrea sprofonda sempre più nel degrado
La situazione non è migliorata, lo conferma un residente
giovedì 10 marzo 2016
iReport
«Non è più possibile sostenere la situazione di degrado in cui versa la via Sant'Andrea: siamo stanchi, scoraggiati e demotivati. Abbiamo più volte segnalato, invano, alle forze dell'ordine e alle istituzioni cittadine il disturbo arrecato dall'invasione di una folta mandria di "adolescenti" balordi (maschi e femmine) che si è ormai impossessata dei nostri spazi "fisici e mentali".
Iniziato a maggio 2015 come un chiassoso e invadente assembramento "adolescenziale", seppur con le già allarmanti tracce di bivacco lasciate per strada come buongiorno mattutino per noi residenti e come cibo per piccioni affamati, il fenomeno ha assunto pian piano connotazioni più preoccupanti in quanto, al bivacco si è associato il consumo e lo spaccio di stupefacenti. Oggi tale invasione ha finito, come era facile prevedere, per trasformarsi in un fenomeno per il quale sembra ormai impossibile, per noi residenti, trovare una soluzione bonaria. La mandria di minorenni continua a disturbare con schiamazzi e scambi di epiteti degni dei più bassi livelli di educazione e rispetto del prossimo, continua a consumare birre in vetro (comprate in pizzerie o in punti self-service), usate come oggetti rotolanti da calciare, rompere e lasciare sotto le nostre automobili o davanti alle nostre abitazioni. Ed è singolare come gli stessi convivano e sguazzino nel porcile da loro prodotto, alla stregua di animali lasciati in cattività. Ci sono numerose testimonianze, anche fotografiche, che provano quanto detto. Ormai siamo a livelli di un immondezzaio quotidiano.
È già da qualche tempo che la mandria sta pian piano mutando le sue sembianze con l'inserimento di alcuni "esemplari" dalle facce poco raccomandabili che, incuranti di chiunque transiti o giunga nelle proprie abitazioni, si muovono con disinvoltura in una indisturbata attività a cielo aperto di spaccio e consumo di stupefacenti, il cui olezzo è già percepibile aprendo le nostre porte di casa.
Dopo un esposto inoltrato in data 03.11.2015 al Sindaco, alla Prefettura e alla Polizia Municipale, seguito da numerosi solleciti via PEC e via telefonica ci vediamo "finalmente" destinatari in data 18.11.2015 di una risposta del Sindaco nella quale, prendendo atto della nostra segnalazione, ci notizia di averla rimessa all'attenzione del Comandante di Polizia Municipale e all'assessore competente; a distanza di due mesi, in data 21.01.2016, arriva la tanto agognata ed "esaustiva" risposta del Prefetto (rappresentante territoriale del Governo) che abbiamo più volte, invano, cercato di incontrare. Nella sua laconica risposta ci informa che "…la problematica in oggetto è all'attenzione delle Forze dell'Ordine nonché della competente Polizia Municipale." Quest'ultima, da noi più volte allertata, sostiene di non avere competenza ad agire per siffatti fenomeni (come se il controllo dell'ingresso incondizionato di moto e macchine guidate da ragazzini maleducati che sfrecciano e scorrazzano nel centro storico della città non fosse di loro spettanza); anche le forze dell'ordine più propriamente preposte alla sicurezza e all'ordine pubblico (Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza) sono state da noi più volte allertate, sia formalmente che informalmente, anche dopo diretto colloquio con il Commissario di Polizia. Purtroppo, nonostante le ripetute telefonate serali e notturne, durante le quali spesso ci si imbatte in interlocutori in uniforme che tergiversano e minimizzano il fenomeno, ad oggi non si è fatto nulla, né un'attività di deterrenza con presenza sul territorio né tantomeno un'attività mirata di investigazione e controllo di tali soggetti.
Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e dalle forze dell'ordine, insomma, siamo rimasti soli in una "strada chiusa", invasi da questi balordi. Questo è l'estremo tentativo formale per rivolgerci a chi è preposto al controllo del territorio affinché ci aiuti a debellare questo pericoloso ed esponenziale fenomeno di degrado che limita la nostra libertà.
P.S. Non v'è nulla di adolescenziale nei tratti di questo fenomeno... la crescita di un individuo che si sta "nutrendo" per diventare adulto può anche passare per periodi di sbandamento ma che ci si augura rimangano sempre nel solco del rispetto degli altri individui. In questo caso siamo di fronte ad un vero fenomeno di degrado socio-culturale che proviene probabilmente dalle sorde e cieche famiglie di tali soggetti».
[Un residente di via Sant'Andrea]
Iniziato a maggio 2015 come un chiassoso e invadente assembramento "adolescenziale", seppur con le già allarmanti tracce di bivacco lasciate per strada come buongiorno mattutino per noi residenti e come cibo per piccioni affamati, il fenomeno ha assunto pian piano connotazioni più preoccupanti in quanto, al bivacco si è associato il consumo e lo spaccio di stupefacenti. Oggi tale invasione ha finito, come era facile prevedere, per trasformarsi in un fenomeno per il quale sembra ormai impossibile, per noi residenti, trovare una soluzione bonaria. La mandria di minorenni continua a disturbare con schiamazzi e scambi di epiteti degni dei più bassi livelli di educazione e rispetto del prossimo, continua a consumare birre in vetro (comprate in pizzerie o in punti self-service), usate come oggetti rotolanti da calciare, rompere e lasciare sotto le nostre automobili o davanti alle nostre abitazioni. Ed è singolare come gli stessi convivano e sguazzino nel porcile da loro prodotto, alla stregua di animali lasciati in cattività. Ci sono numerose testimonianze, anche fotografiche, che provano quanto detto. Ormai siamo a livelli di un immondezzaio quotidiano.
È già da qualche tempo che la mandria sta pian piano mutando le sue sembianze con l'inserimento di alcuni "esemplari" dalle facce poco raccomandabili che, incuranti di chiunque transiti o giunga nelle proprie abitazioni, si muovono con disinvoltura in una indisturbata attività a cielo aperto di spaccio e consumo di stupefacenti, il cui olezzo è già percepibile aprendo le nostre porte di casa.
Dopo un esposto inoltrato in data 03.11.2015 al Sindaco, alla Prefettura e alla Polizia Municipale, seguito da numerosi solleciti via PEC e via telefonica ci vediamo "finalmente" destinatari in data 18.11.2015 di una risposta del Sindaco nella quale, prendendo atto della nostra segnalazione, ci notizia di averla rimessa all'attenzione del Comandante di Polizia Municipale e all'assessore competente; a distanza di due mesi, in data 21.01.2016, arriva la tanto agognata ed "esaustiva" risposta del Prefetto (rappresentante territoriale del Governo) che abbiamo più volte, invano, cercato di incontrare. Nella sua laconica risposta ci informa che "…la problematica in oggetto è all'attenzione delle Forze dell'Ordine nonché della competente Polizia Municipale." Quest'ultima, da noi più volte allertata, sostiene di non avere competenza ad agire per siffatti fenomeni (come se il controllo dell'ingresso incondizionato di moto e macchine guidate da ragazzini maleducati che sfrecciano e scorrazzano nel centro storico della città non fosse di loro spettanza); anche le forze dell'ordine più propriamente preposte alla sicurezza e all'ordine pubblico (Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza) sono state da noi più volte allertate, sia formalmente che informalmente, anche dopo diretto colloquio con il Commissario di Polizia. Purtroppo, nonostante le ripetute telefonate serali e notturne, durante le quali spesso ci si imbatte in interlocutori in uniforme che tergiversano e minimizzano il fenomeno, ad oggi non si è fatto nulla, né un'attività di deterrenza con presenza sul territorio né tantomeno un'attività mirata di investigazione e controllo di tali soggetti.
Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e dalle forze dell'ordine, insomma, siamo rimasti soli in una "strada chiusa", invasi da questi balordi. Questo è l'estremo tentativo formale per rivolgerci a chi è preposto al controllo del territorio affinché ci aiuti a debellare questo pericoloso ed esponenziale fenomeno di degrado che limita la nostra libertà.
P.S. Non v'è nulla di adolescenziale nei tratti di questo fenomeno... la crescita di un individuo che si sta "nutrendo" per diventare adulto può anche passare per periodi di sbandamento ma che ci si augura rimangano sempre nel solco del rispetto degli altri individui. In questo caso siamo di fronte ad un vero fenomeno di degrado socio-culturale che proviene probabilmente dalle sorde e cieche famiglie di tali soggetti».
[Un residente di via Sant'Andrea]