Francesco Spina
Francesco Spina

«Spina, ci preme indicarle la via maestra per “bonificare quella malsana palude”»

Lettera aperta al neo-Presidente della Provincia di Barletta

La base del Comitato di Lotta Barletta Provincia, per bocca di Domenico Vischi e degli altri sottoscrittori domanda (tramite Raccomandata A/R n. 2014013092 del 09-12-2014) al neo-Presidente Francesco Spina di operare delle "modifiche allo Statuto della provincia di Bt, recependo i suggerimenti (contenuti nell'allegato Ricorso al Tar Puglia Ba n. 1654/2010) per ovviare alla palese incostituzionalità di molteplici sue determinazioni, con particolare riferimento alla Sede Legale dell'ente, che non può essere ubicata in altra città diversa da Barletta, gia sede (permanente) della Prefettura-UTG".

Spett.le neo-presidente Spina, giunge voce che tra le primissime sue iniziative da "capo della Provincia di Barletta" vi è quella di riformulare lo Statuto dell'ente, avendo già delegato una commissione ad hoc. Io scrivente, insieme a tutti i sottoscrittori, siamo lieti che lei abbia inteso "fare pulizia in casa". Infatti, da fine giurista quale è, non poteva esimersi dallo scrostare detto Statuto dal tartaro che la passata consigliatura vi aveva depositato, all'unico fine di cementare un consiglio infestato da nemici del popolo barlettano! Tengo a sottolineare che io estensore del presente documento, dalla data della prima elezione provinciale di Bt, cioè giugno 2009, NON VADO PIÙ A VOTARE, partecipando solo ai referendum! E ciò a causa del tradimento che il centro-destra provinciale ha perpetrato ai danni del popolo barlettano. Tradimento che fa il paio con l'analogo tradimento del centro-sinistra che aveva siglato un "accordo truffa" per regalare la Prefettura-UTG ad Andria, riproposto poi con il ventilato "scambio dei prigionieri" (Prefettura in cambio della Sede Legale); detto mercato delle vacche è stato anche immortalato nello Statuto "farsa" che lei Spina vuole "ripulire".

Non ho mai avuto predilezione per alcuna ideologia politica, credendo negli uomini (e nella parola data!) e non nei partiti. Mi sbagliavo! E la fregatura del giugno 2009 mi ha fatto aprire gli occhi: la politica, i partiti, e gli uomini che vi gravitano attorno non sono degni di nessunissima fiducia. Votare non solo è inutile, ma può essere addirittura dannoso, perché il soggetto che voti può utilizzare il tuo voto per farti del male! Non mi pentirò mai abbastanza di aver creduto alla parola di importanti esponenti di centro-destra (che promettevano "falsamente" la Sede Legale Bt a Barletta, senza se e senza ma). Esattamente come altri barlettani (alcuni di essi hanno sottoscritto la presente) non smetteranno mai di maledire il voto dato a "prime donne" del centro-sinistra (che sotto traccia hanno brigato per regalare la Prefettura ad Andria). Ma la mia istintiva sfiducia nel "politico" F. Spina, si infrange contro il senso del dovere e la conoscenza del diritto, proprie dell'"avvocato" F. Spina.

Voglio persuadermi, insieme agli altri sottoscrittori (di estrazione politica varia), che lei, presidente Spina, abbia intrapreso la via della riforma dello Statuto provinciale, animato dalla sua formazione professionale di giurista, e non indotto da mero opportunismo politico. Questo lo asseriamo (tutti) in quanto è cosa nota che lei Spina deve il suo nuovo incarico al sindaco uscente di Andria. E non vorremmo davvero che un'iniziativa che appare più che lodevole (ripulire lo Statuto), sia in realtà funzionale a pagare una cambiale elettorale all'uomo di cui al momento lei è delfino! È ipotizzabile che il suo "mentore" voglia portare a casa (per mezzo di lei) un peggioramento dello Statuto (cioè ulteriormente favorevole ad Andria, e perciò ancora più incostituzionale!), onde reclamare la riconoscenza elettorale degli andriesi. Ma noi firmatari del presente documento vogliamo interloquire con l'avvocato Spina (tralasciando il politico, e gli eventuali debiti elettorali). Ci preme indicarle la via maestra per "bonificare quella malsana palude" che porta il nome di Statuto provinciale. A tal fine, alleghiamo alla presente nota la bozza di Ricorso al Tar Puglia-Ba Numero 1654/2010, promosso dal Comune di Barletta, avverso allo Statuto Provinciale di Bt, finalizzato all'ottenimento della Sede Legale Provinciale al Capoluogo Barletta, (ancora detenuta forzosamente ed in spregio della Costituzione, nelle campagne del comune di Andria). Ogni buon barlettano non ha dimenticato "il tradimento" subìto per mano dell'amministrazione provinciale dell'ex presidente Bt, F.Ventola. Ogni barlettano sa che "quella scelta scellerata" della Sede Legale prov. Bt, tolta a Barletta e "regalata" ad Andria, è stata impugnata dinanzi al Tar dal nostro Comune. Il Ricorso otterrà due risultati storici per Barletta: 1) la Sede Legale Provinciale al Capoluogo Barletta (e non più ad Andria!); 2) l'eliminazione del c.d. "policentrismo", lasciando Barletta come UNICO capoluogo della Provincia di Barletta. [Ricorso rinvenibile cliccando sul link : http://www.barlettaviva.it/notizie/lo-statuto-della-bt-e-sul-banco-degli-imputati-decidera-il-tar-per-la-puglia/ ]

Presidente Spina, non mi soffermo sui dettagli di rango costituzionale contenuti nell'allegato Ricorso, che lei in quanto giurista non mancherà di mettere a frutto nell'estensione del nuovo Statuto. Mi preme, insieme agli altri firmatari, sottolineare un passaggio evidenziato nel citato Ricorso. L'estensore della bozza, Prof. Franco Gaetano Scoca, non ha mancato di evidenziare la valenza giuridica di un apporto popolare alla rivendicazione della Sede Legale provinciale al Capoluogo Barletta. Infatti, undici cittadini (tutti facenti parte della base del Comitato di Lotta Barletta Provincia) si sono costituiti in comitato promotore di una raccolta firme che in sei mesi ha fruttato poco meno di 30.000 (trentamila) firme, su due iniziative popolari: 1) Sede Legale provinciale al Capoluogo Barletta (trentamila firme); 2) fermata di tutti i treni nella Stazione centrale di Barletta, in quanto è il Capoluogo della Provincia (altre trentamila firme).

Tutto ciò premesso, noi firmatari del presente documento, in uno ai trentamila cittadini di cui sopra, la invitiamo a procedere nell'emendamento dello Statuto provinciale di Bt nella direzione maggiormente favorevole al popolo barlettano, secondo le linee guida rinvenibili nell'allegato Ricorso. Richiediamo altresì di essere notiziati sulle determinazioni che verranno approvate.

[Domenico Vischi, e gli altri firmatari]

Nota: Il Ricorso al Tar in forma integrale
I firmatari
Domenico Vischi, Savino Dibenedetto, Michele Seccia, Domenico Larosa, Ruggiero Piccolo, Giuseppe Lasala, Giovanni Dileo, Giuseppe Gorgoglione, Antonio Riganti, Giacomo Leone, Francesco Paolo Vischi, Giuseppe Damore, Michele Larovere, Michele Dipace, Maria Ardito, Francesco Borraccino, Antonio Piccolo, Pasquale Amodio, Giorgio Diblasio, Mariya Bilous, Maria Borraccino, Giuseppe Castellano, Lucia Dibenedetto, Rosa Seccia, Maria Dipasquale, Francesco Riefolo, Giuseppe Gaeta, Roberto Antonio Ruberti, Giovanni Grillo, Francesco Paolo Daloiso, Anna Lanotte, Riccardo Michele Scarcella, Michele Digiorgio, Maria Napoletano, Francesca Daleno, Gioacchino Spadaro, Michele Marcello, Cosimo Damiano Cervello, Giuseppe Laporta, Francesco Piazzolla, Pasquale Nasca, Giuseppe Delluniversità, Domenico Straniero, Angela Nasca, Vincenza Gorgoglione, Antonio Delvecchio, Ruggiero Comitangelo, Michele Daleno, Domenico Diserio, Andrea Riefolo, Raffaele Langiano, William Antonucci, Bartolomeo Dibenedetto, Fedele Cavalliere, Leonardo Rutigliano, Domenico Gorgoglione, Pasquale Dargenio, Mario Salvatore Andriolo, Raffaele Lombardi, Rosaria Damato, Francesco Lamonaca, Antonio Damato, Sebastiano Damato, Domenico Damato, Rosa Daddario, Giovanna Ciniero, Angelo Dipalma, Ruggiero Mennea, Felice Iodice, Riccardo Boraccino, Pietro Manente, Ferdinando Dibari, Giuseppe Manzieri, Nicola Carbone, Angelo Rizzi, Michele Capuano, Giacomo Ditrizio, Francesco Altomonte, Teresa Petruzzelli, Antonio Filannino, Giovanna Barbaro, Rosa Seccia, Savino Seccia, Giuseppe Vitobello, Giuseppe Seccia, Eugenio Michele Ricco, Pasquale Gissi, Giuseppe spinazzola, Antonio Riglietti, Ruggiero Corvasce, Luigi Porcelluzzi, Ruggiero Antonucci, Rosa Gissi, Francesco Paolo Buono, Vincenzo Negroponte, Ruggiero Desario, Vittorio Panza, Michele Lattanzio, Michele Filannino, Savino Piazzolla, Domenico Manna, Rosa Vischi, Angelo Delvecchio, Antonio Curci, Vincenza Seccia, Domenico Seccia, Angelo Porcelluzzi, Rosaria Dargenio, Irene Luce, Michele Rinaldi, Salvatore Bufo, Michele Calvano, Michela Langiano, Enzo Antonio Mennea, Angela Gissi, Maria Rutigliano, Michele Tupputi, Filomena Dileo, Michele Troilo, Giovanni Vaccariello, Gaetana Digioia, Savino Dileo, Anna Zarriello.
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