Otto sfumature da brivido per la politica barlettana
«Quando metteremo la parola "the end" a questo film?»
mercoledì 1 aprile 2015
iReport
«In un mio intervento pubblicato su BarlettaViva lo scorso 3 marzo ironizzavo sulla situazione politica di Barletta e accennavo al convegno sul Nuovo Piano Paesaggistico Regionale tenuto poco tempo prima nella Sala Rossa del Castello. Oggi noto che le mie ironiche considerazioni si sono dimostrate profetiche: preannunciavo l'inizio di un emozionante film giallo nell'agone politico barlettano e, manco fossi Nostradamus, eccoci in pieno film giallo con otto sfumature da brivido (otto sono i consiglieri così detti "ribelli" ).
Avevo riassunto, nel mio su accennato intervento, le precedenti puntate di questo emozionante film citando anche dei documenti urbanistici scomparsi alcuni anni addietro e oggi, tra non molto scomparirà, addirittura, l'attuale consigliatura. La faccenda inizia a diventare "intrigante" ma prevedo che i veri colpi di scena li vedremo il giorno dopo la carica a presidente della Regione Puglia del dott. Emiliano e quindi non entro nel merito né do voti o giudizi di buono o cattivo a destra e a manca.
Tutto ciò premesso considero che, come in ogni film giallo che si rispetti, "il colpevole" è il maggiordomo la cui sagoma secca e allampanata è facilmente riconoscibile tra i nostri politici protagonisti ma, a parte la "regia" del locale Partito Democratico, io non ho ancora ben capito chi sia il "produttore" e , specialmente i presunti "finanziatori" del film che si va svolgendo e nè vi è alcuno che osi toccare questo tasto. Rimettiamoci comodi e continuiamo la drammatica visione che va svolgendosi secondo il classico copione di una crisi politica che questa volta ha l'originalità di sfociare nel seno di una campagna elettorale per le Regionali che vede ormai scontato vincitore alla Presidenza il dott. Emiliano. Non mi meraviglierei (anzi auspicherei) che in una città senza Consiglio Comunale come si prevede qui a Barletta, il dott. Emiliano nelle vesti di "deus" delle due anime del locale Partito Democratico ed in qualità di neo presidente della Regione Puglia invii, alla luce della prossima vacanza amministrativa cittadina e a seguito della normale nomina del commissario con sub-commissari che saranno decisi dalla Prefettura come da prassi, un suo commissario regionale specificatamente per la nuova programmazione urbanistica della città di Barletta che completi, finalmente, l'iter del P.U.G. con la indispensabile partecipazione dei cittadini barlettani quartiere per quartiere; indifferente ai tempi ed al periodo della ordinaria amministrazione comunale legittimamente commissariata, per parte sua dalla Prefettura, e mettendo finalmente la parola "the end" alle attuali "pietose riprese cinematografiche" in corso.
Un finale abbastanza verosimile e di buon senso come antidoto alla barlettana politica della "puerile affaristica imbecillità"».
[Giuseppe Dargenio]
Avevo riassunto, nel mio su accennato intervento, le precedenti puntate di questo emozionante film citando anche dei documenti urbanistici scomparsi alcuni anni addietro e oggi, tra non molto scomparirà, addirittura, l'attuale consigliatura. La faccenda inizia a diventare "intrigante" ma prevedo che i veri colpi di scena li vedremo il giorno dopo la carica a presidente della Regione Puglia del dott. Emiliano e quindi non entro nel merito né do voti o giudizi di buono o cattivo a destra e a manca.
Tutto ciò premesso considero che, come in ogni film giallo che si rispetti, "il colpevole" è il maggiordomo la cui sagoma secca e allampanata è facilmente riconoscibile tra i nostri politici protagonisti ma, a parte la "regia" del locale Partito Democratico, io non ho ancora ben capito chi sia il "produttore" e , specialmente i presunti "finanziatori" del film che si va svolgendo e nè vi è alcuno che osi toccare questo tasto. Rimettiamoci comodi e continuiamo la drammatica visione che va svolgendosi secondo il classico copione di una crisi politica che questa volta ha l'originalità di sfociare nel seno di una campagna elettorale per le Regionali che vede ormai scontato vincitore alla Presidenza il dott. Emiliano. Non mi meraviglierei (anzi auspicherei) che in una città senza Consiglio Comunale come si prevede qui a Barletta, il dott. Emiliano nelle vesti di "deus" delle due anime del locale Partito Democratico ed in qualità di neo presidente della Regione Puglia invii, alla luce della prossima vacanza amministrativa cittadina e a seguito della normale nomina del commissario con sub-commissari che saranno decisi dalla Prefettura come da prassi, un suo commissario regionale specificatamente per la nuova programmazione urbanistica della città di Barletta che completi, finalmente, l'iter del P.U.G. con la indispensabile partecipazione dei cittadini barlettani quartiere per quartiere; indifferente ai tempi ed al periodo della ordinaria amministrazione comunale legittimamente commissariata, per parte sua dalla Prefettura, e mettendo finalmente la parola "the end" alle attuali "pietose riprese cinematografiche" in corso.
Un finale abbastanza verosimile e di buon senso come antidoto alla barlettana politica della "puerile affaristica imbecillità"».
[Giuseppe Dargenio]