Il "Fermi" sfrattato dalle sue aule: è ancora polemica
Scrivono un genitore e un docente dell'istituto
martedì 23 settembre 2014
iReport
Questi brevi spunti di riflessione si spera riescano ad illustrare al meglio l'oggettiva situazione. Intanto è doveroso evidenziare come non vi sia in atto alcuna "contesa fra istituti" ed "egoismo" di alcuni studenti nei confronti di altri: per cortesia, evitiamo di usarli poiché totalmente inappropriati. All'Istituto Garrone servono 15 aule; ebbene, 16 aule esistono e la loro disponibilità è stata formalizzata dall'Ente Provincia all'Istituto Garrone per la loro immediata e piena utilizzazione d'uso.
Quali sono queste 16 aule? Nell'anno scolastico appena trascorso l'Istituto Garrone ha già utilizzato, con il pieno, incondizionato ed ovvio assenso dell'intera comunità scolastica dell'Istituto Fermi-Nervi-Cassandro", dieci di esse: cinque, una adiacente all'altra, site in un'ala a piano terra dell'edificio "Nervi" e cinque, sempre una adiacente all'altra, in un'ala a piano terra dell'edificio "Cassandro". Ad esse si accede da ingressi indipendenti da quelli utilizzati dagli studenti ospitanti e sono tutte dotate di adeguate e sufficienti suppellettili, nonché di servizi igienici ad esclusivo uso. Seppure con qualche inevitabile piccolo disagio, da tutti sopportato, l'anno scolastico si è regolarmente concluso. Ora, con un po' di sacrificio degli studenti "ospitanti" a queste 5 più 5 aule, che si ribadisce sono state già utilizzate dagli studenti del Garrone, si rendono ancora immediatamente disponibili altre 3 più 3 aule, tutte aventi le stesse caratteristiche logistiche appena descritte. In sintesi, 8 aule nell'edificio "Nervi" ed 8 nell'edificio "Cassandro".
Problema risolto? Pare di no perché l'Istituto Garrone chiede che le 15 aule vengano rese disponibili in un unico ed intero edificio. Richiesta più che legittima atteso che, come afferma il suo Dirigente Scolastico, esso "non ha mai visto la costruzione di un edificio che lo potesse ospitare, essere costretto ogni anno ad iniziare l'anno scolastico con i doppi turni"…. L'emergenza di edilizia scolastica è risaputa e, come afferma il Presidente della Provincia Ventola, "tutti sanno che su Barletta è in corso di realizzazione un nuovo istituto, che è nella fase finale... che sicuramente servirà a dare una risistemazione definitiva a tutto l'assetto scolastico della città di Barletta".
Nel frattempo, l'edificio individuato per ospitare le 15 classi in eccesso del Garrone, sarebbe quello intero ove studiano i ragazzi dell'ITIS Fermi. Questo edificio ha in totale n. 19 aule, disposte su due piani, occupate da n. 19 classi. Questa soluzione, non solo è illogica, ma addirittura inattuabile. Infatti, per soddisfare le esigenze di allocazione di 15 classi in eccesso dell'altro Istituto, si "sfratterebbero" n. 19 classi del Fermi dalla loro legittima sede ventennale per, testuale, "spostarle parte nell'edificio Cassandro e parte nell'edificio Nervi". Ammesso che ciò possa essere possibile, e non lo poiché la disponibilità di aule vuote nei due plessi Cassandro e Nervi non raggiunge il numero di 19, cosa accade per gli 11 laboratori che gli studenti del Fermi quotidianamente frequentano per le esercitazioni didattiche di indirizzo? Essi, invece, non saranno trasferiti negli altri due edifici, ovviamente per mancanza di spazi, ma continueranno ad essere utilizzati nello stesso edificio con il risultato che, ogni giorno, per tutto il giorno, in esso (edificio Fermi) si troveranno contemporaneamente a svolgere le lezioni gli studenti del Garrone (nelle aule) e gli studenti del Fermi nei laboratori, utilizzando, ovviamente, gli stessi spazi comuni (bagni, corridoi, porte di ingresso e di uscita, scale, ecc.) per una utenza complessiva di quasi 600 alunni, con ovvi problemi di gestione e di sicurezza.
In sintesi, il Dirigente del Garrone rifiuta le 16 aule poiché chiede che esse siano situate in uno stesso edificio: per affermare tale diritto, si può negare pari diritto agli studenti del Fermi? Quindi si afferma un diritto di alcuni e, contemporaneamente, lo si nega ad altri studenti, normodotati o diversamente abili che siano. Non va sottaciuto che in ogni scuola ormai vi è presenza di alunni diversamente abili: anche il Fermi ne ha, senza farne questione di numeri. Della impraticabilità della soluzione dello "sfratto" del Fermi si è reso conto anche il presidente della Provincia che, a seguito di personale sopralluogo, ha convenuto che la proposta offerta al Garrone delle 8 + 8 aule è l'unica praticabile in termini di funzionalità ed economicità; le aule sono già dal 15 settembre disponibili e pronti all'uso.
Si ribadisce, comunque, che le 19 aule per ospitare le 19 classi del Fermi non sono comunque fisicamente disponibili negli edifici Nervi-Cassandro.
Dellaquila Carmine (genitore)
Rizzi Domenico (docente)
Quali sono queste 16 aule? Nell'anno scolastico appena trascorso l'Istituto Garrone ha già utilizzato, con il pieno, incondizionato ed ovvio assenso dell'intera comunità scolastica dell'Istituto Fermi-Nervi-Cassandro", dieci di esse: cinque, una adiacente all'altra, site in un'ala a piano terra dell'edificio "Nervi" e cinque, sempre una adiacente all'altra, in un'ala a piano terra dell'edificio "Cassandro". Ad esse si accede da ingressi indipendenti da quelli utilizzati dagli studenti ospitanti e sono tutte dotate di adeguate e sufficienti suppellettili, nonché di servizi igienici ad esclusivo uso. Seppure con qualche inevitabile piccolo disagio, da tutti sopportato, l'anno scolastico si è regolarmente concluso. Ora, con un po' di sacrificio degli studenti "ospitanti" a queste 5 più 5 aule, che si ribadisce sono state già utilizzate dagli studenti del Garrone, si rendono ancora immediatamente disponibili altre 3 più 3 aule, tutte aventi le stesse caratteristiche logistiche appena descritte. In sintesi, 8 aule nell'edificio "Nervi" ed 8 nell'edificio "Cassandro".
Problema risolto? Pare di no perché l'Istituto Garrone chiede che le 15 aule vengano rese disponibili in un unico ed intero edificio. Richiesta più che legittima atteso che, come afferma il suo Dirigente Scolastico, esso "non ha mai visto la costruzione di un edificio che lo potesse ospitare, essere costretto ogni anno ad iniziare l'anno scolastico con i doppi turni"…. L'emergenza di edilizia scolastica è risaputa e, come afferma il Presidente della Provincia Ventola, "tutti sanno che su Barletta è in corso di realizzazione un nuovo istituto, che è nella fase finale... che sicuramente servirà a dare una risistemazione definitiva a tutto l'assetto scolastico della città di Barletta".
Nel frattempo, l'edificio individuato per ospitare le 15 classi in eccesso del Garrone, sarebbe quello intero ove studiano i ragazzi dell'ITIS Fermi. Questo edificio ha in totale n. 19 aule, disposte su due piani, occupate da n. 19 classi. Questa soluzione, non solo è illogica, ma addirittura inattuabile. Infatti, per soddisfare le esigenze di allocazione di 15 classi in eccesso dell'altro Istituto, si "sfratterebbero" n. 19 classi del Fermi dalla loro legittima sede ventennale per, testuale, "spostarle parte nell'edificio Cassandro e parte nell'edificio Nervi". Ammesso che ciò possa essere possibile, e non lo poiché la disponibilità di aule vuote nei due plessi Cassandro e Nervi non raggiunge il numero di 19, cosa accade per gli 11 laboratori che gli studenti del Fermi quotidianamente frequentano per le esercitazioni didattiche di indirizzo? Essi, invece, non saranno trasferiti negli altri due edifici, ovviamente per mancanza di spazi, ma continueranno ad essere utilizzati nello stesso edificio con il risultato che, ogni giorno, per tutto il giorno, in esso (edificio Fermi) si troveranno contemporaneamente a svolgere le lezioni gli studenti del Garrone (nelle aule) e gli studenti del Fermi nei laboratori, utilizzando, ovviamente, gli stessi spazi comuni (bagni, corridoi, porte di ingresso e di uscita, scale, ecc.) per una utenza complessiva di quasi 600 alunni, con ovvi problemi di gestione e di sicurezza.
In sintesi, il Dirigente del Garrone rifiuta le 16 aule poiché chiede che esse siano situate in uno stesso edificio: per affermare tale diritto, si può negare pari diritto agli studenti del Fermi? Quindi si afferma un diritto di alcuni e, contemporaneamente, lo si nega ad altri studenti, normodotati o diversamente abili che siano. Non va sottaciuto che in ogni scuola ormai vi è presenza di alunni diversamente abili: anche il Fermi ne ha, senza farne questione di numeri. Della impraticabilità della soluzione dello "sfratto" del Fermi si è reso conto anche il presidente della Provincia che, a seguito di personale sopralluogo, ha convenuto che la proposta offerta al Garrone delle 8 + 8 aule è l'unica praticabile in termini di funzionalità ed economicità; le aule sono già dal 15 settembre disponibili e pronti all'uso.
Si ribadisce, comunque, che le 19 aule per ospitare le 19 classi del Fermi non sono comunque fisicamente disponibili negli edifici Nervi-Cassandro.
Dellaquila Carmine (genitore)
Rizzi Domenico (docente)