I nostri figli non possono più passeggiare senza essere aggrediti e malmenati
Denuncia di una mamma
mercoledì 4 aprile 2012
iReport
NOI GENITORI DEL QUARTIERE EUROPA SIAMO TERRORIZZATI. I NOSTRI FIGLI NON POSSONO PIU' NEANCHE PASSEGGIARE SENZA ESSERE AGGREDITI E MALMENATI. HO PRESENTATO UN ESPOSTO ED UNA FORMALE DENUNCIA – QUERELA PER "PERCOSSE IN CONCORSO" - "LESIONI PERSONALI IN CONCORSO" – "INGIURIE IN CONCORSO" ALLA STAZIONE DI ANDRIA DEI CARABINIERI.
Sono una mamma di 47 anni, addetta mensa presso il locale Nosocomio, madre di due bambini di anni 14 (femminuccia) e di anni 11 (maschietto).
Proprio di mio figlio di 11 anni voglio parlarvi e accanto ai tantissimi episodi che mi rendono orgogliosa di essere sua madre devo raccontarne uno che mi sta facendo impazzire di rabbia e sta causando problemi seri soprattutto al bambino.
Ho bisogno di sfogare la mia disperazione ed è per questo che ringrazio il Comitato del mio Quartiere Europa per aver ascoltato questa triste storia e allo stesso Comitato chiedo di divulgare la documentazione che personalmente ho consegnato, in particolare la denuncia presentata ai Carabinieri di Andria. Ho contattato tantissimi Organi Istituzionali ma ho avuto risposte molto vaghe o addirittura non ne ho avute, quindi non mi resta che rendere pubbliche queste mie esternazioni, sperando che l'opinione pubblica ne venga a conoscenza ed io non rimanga isolata e comunque senza il supporto di chi ha il dovere di garantire sicurezza, vivibilità e soprattutto il rispetto della legge, delle persone e dei bambini.
Sono una mamma di 47 anni, addetta mensa presso il locale Nosocomio, madre di due bambini di anni 14 (femminuccia) e di anni 11 (maschietto).
Proprio di mio figlio di 11 anni voglio parlarvi e accanto ai tantissimi episodi che mi rendono orgogliosa di essere sua madre devo raccontarne uno che mi sta facendo impazzire di rabbia e sta causando problemi seri soprattutto al bambino.
Ho bisogno di sfogare la mia disperazione ed è per questo che ringrazio il Comitato del mio Quartiere Europa per aver ascoltato questa triste storia e allo stesso Comitato chiedo di divulgare la documentazione che personalmente ho consegnato, in particolare la denuncia presentata ai Carabinieri di Andria. Ho contattato tantissimi Organi Istituzionali ma ho avuto risposte molto vaghe o addirittura non ne ho avute, quindi non mi resta che rendere pubbliche queste mie esternazioni, sperando che l'opinione pubblica ne venga a conoscenza ed io non rimanga isolata e comunque senza il supporto di chi ha il dovere di garantire sicurezza, vivibilità e soprattutto il rispetto della legge, delle persone e dei bambini.