«Ho sempre rispettato la legge, perchè non mi fanno lavorare in pace?»

La disperata richiesta di aiuto del titolare di un autolavaggio di Barletta

Mi presento sono il sig. Michele Corcella, residente a Barletta, nato a Barletta il 13/10/1979 e titolare di un'attività con sede a Barletta in via del milite ignoto, senza civico. Appunto l'attività; sin dal lontano 2002 esercito un'attività di autolavaggio denominata "La Disfida" e il nome già dice molto a chi e non è cittadino barlettano !!! Mi son diplomato come perito industriale a Barletta all'ITIS E.Fermi nel 1999 e dopo qualche anno, precisamete nel 2001 mi son sposato ed avevo già un bambino. Un anno prima di sposarmi ero stato assunto in un'azienda sempre a Barletta come tecnico progettista e cablatore di quadri elettrici di bassa tensione. L'azienda si chiamava e si chiama tutt'oggi "Elettrocab Impianti". Ma già nei primi anni 2000 si sentiva l'aria di "crisi" che iniziava a tormentare le imprese. Infatti dopo 3 anni e mezzo, il titolare dell'azienda ha dovuto licenziare tutti i dipendenti per mancanza di commesse, ma nel frattempo ovvero nel anno 2002, io iniziavo a prepararmi al peggio e mi avventurai nella piccola imprenditoria e iniziai a conoscere la burocrazia e la difficoltà per i piccoli commercianti ed apri il "tanto tormentato" autolavaggio; e ci avevo visto bene perché poi dal 2004 iniziai a lavorare a tempo pieno presso il mio autolavaggio.

Da quel giorno sono iniziati i problemi !!!! Prima il comune per la burocrazia dell'iter per ottenere tutti i nulla osta/permessi per l'attività, poi le Ferrovie dello Stato (perché la mia attività costeggia la linea ferroviaria) e poi il fisco. Comunque vado avanti, anche perché non c'era alternativa !!!! La disoccupazione già iniziava ad aumentare per i giovani già dagli anni 2000. Ottengo tutti i permessi tranne il certificato di agibilità; certificato importantissimo per ottenere l'autorizzazione comunale a svolgere l'attività. E senza autorizzazione non potevo iscrivermi alla Camera di Commercio. Al comune mi dicevano "pensa a lavorare" ed io così ho fatto fino a quando ho subito un controllo della GdF di Barletta nel 2012 a seguito di una denuncia dei miei "amati convicini" che dicevano che io con la mia attività facevo tanto rumore, ma voglio ricordarvi che sono vicino ad una linea ferroviaria e li altro che rumore (Nel frattempo ci sarebbero altri avvenimenti che mi son capitati ma magari quelli ve li spiego in privato…. Avvenimenti che mi hanno fatto indebitare e anche rovinare la mia persona penalmente….. ).

Ritornando al controllo della GdF, ossia nel giugno 2012, è iniziato il mio vero problema. Hanno fatto un controllo sui dipendenti e di là si è scaturato l'inferno. Verbali verbali e verbali. Io in caserma ho portato tutta la mia documentazione. Ho spiegato che non avendo l'iscrizione alla Camera di Commercio ero impossibilitato ad assumere dipendenti e loro mi hanno chiesto perché arrivato allo stadio finale dell'autorizzazione non mi hanno rilasciato il certificato di agibilità, quindi sono stati costretti ad andare al comune per chiedere tutti i chiarimenti. Il comune come risposta mi manda un ispezione ad opera della polizia municipale ambientale e edilizia e mi accusano di inquinamento ambientale e tramite la GdF mi mettono i sigilli all'attività nonostante io avessi tutti gli impianti a norma infatti dopo un mese il giudice mi dà il dissequestro dell'attività perché io da analisi di laboratorio non inquinavo e persi un mese di pieno lavoro.

Nel frattempo ottengo la "benedetta" agibilità, chissa perché dopo che la GdF era stata al comune. Inizio ad mettere tutti i tasselli a posto per quanto rigurda le autorizzazioni fino a quando pochi giorni fa ho la "botta" finale !!!! Le Ferrovie dello Stato mandano l'avviso di esproprio al proprietario del suolo dove io svolgo l'attività. Il giorno 3 dicembre 2013 vengono due tecnici delle FS e 3 vigili urbani e mi dicono che da questo giorno i proprietari del suolo erano le Ferrovie dello Stato perché l'area era stata espropriata per la realizzazione del sottovia di via Andria e che quando inizieranno i lavori i dovrò necessariamente sgombrare il suolo…… Premetto che io non mi oppongo allo sgombero ma voglio solo difendere un mio diritto "il LAVORO" !!!! Ora immaginate come vivo io e la mia famiglia col pensiero che da un giorno all'atro sarò disoccupato….. Mi sono rivolto ad un amico legale che avendo visionato tutte le carte in mio possesso mi ha praticamente detto che mi spetterebbe solo qualcosa dal proprietario del suolo, ossia l'avviame nto (sempre se non si vada in causa e che la vinca e soprattutto conoscendo i tempi lunghi della magistratura). Io ho preso il suolo in affitto nel 2002 ed era solo recintato ed asfaltato. Io ho eseguito tutti gli allacciamenti ad AQP, fognatura ed Enel a mie spese. Impianto idrico, elettrico e impianto di depurazione per le acque derivanti da lavaggio anche a mie spese. Ora mi ritrovo praticamente con un pugno di mosche!!! Comunque io sono disposto a spiegare ed a fornire tutta la mia documentazione. Aiutatemi sono veramente disperato non so come fare con una moglie e due figli, non riesco più ad avere la forza necessaria per continuare…. Sono pronto a dare la vita per difendere un mio diritto il "Lavoro" anche quando verranno le macchine escavatrici per iniziare i lavori !!!!!! Ho sempre pagato tutti (Tasse, INAIL, AFFITTI, BOLLETTE ENEL e AQP ecc…) ed adesso hanno deciso di "togliermi" quel lavoro che mi permetteva di portare il pane a casa. Siamo una famiglia modesta, non siamo ricchi, vogliamo solo CAMPARE !!!!!

Aiutatemi siete la mia ultima possibilità di farmi sentire. Grazie per la possibilità che mi offrite e soprattutto per la pazienza di capire che momento stiamo attraversando in famiglia affinché si smuova qualche coscienza !!!!!

[Michele Corcella]
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