Grande successo per 'Città aperte 2010'
Tre le aree sotterranee visitabili
martedì 14 settembre 2010
iReport
Si è concluso in positivo, l'evento "Città aperte", promosso dalla Regione Puglia - Assessorato al Turismo, in collaborazione con i Comuni delle sei province pugliesi. La popolazione barlettana e non solo ha partecipato con interesse a questo evento mostrandosi rispettosa del proprio turno per le visite guidate nella Barletta sotterranea.
Le tre aree archeologiche sotterranee, visitabili dalle 21 alle 23 (orario un po' troppo ristretto), sono state: la chiesa di Sant'Andrea, il Castello e la Cattedrale di Santa Maria Maggiore. Grazie alle preparatissime guide dell' Archeoclub, i visitatori hanno potuto non solo vedere luoghi poco fruibili o inediti come la Torre angioina del Castello ma hanno potuto anche godere delle descrizioni e delle spiegazioni degli esperti del settore archeologico.
Tra i tre siti archeologici quello che ha colpito in negativo, non solo chi vi scrive ma anche i visitatori, è stato il sotterraneo della chiesa di Sant'Andrea e le sue buste di plastica, contenenti le ossa ritrovate nelle tombe, ammassate accanto allo scheletro (per fortuna ancora intatto) di un uomo del tempo e i varii oggetti funebri ritrovati durante gli scavi riposti in cesti e le lapidi poggiate l'una sopra l'altra.
L'ormai scomparso Architetto Marcello Benedettelli, coordinatore per il restauro della chiesa di Sant'Andrea, diceva: "Il Restauro deve essere come un'antica bottega dove tutti in un abbraccio tendono al bello." …a quanto pare il concetto non è stato ben afferrato. Nel complesso l'iniziativa è stata un successo e si spera abbia fatto nascere, soprattutto tra i barlettani, quel senso di rispetto verso la propria città che porta a valorizzare il patrimonio culturale del territorio.
Giovanni Lombardi
Le tre aree archeologiche sotterranee, visitabili dalle 21 alle 23 (orario un po' troppo ristretto), sono state: la chiesa di Sant'Andrea, il Castello e la Cattedrale di Santa Maria Maggiore. Grazie alle preparatissime guide dell' Archeoclub, i visitatori hanno potuto non solo vedere luoghi poco fruibili o inediti come la Torre angioina del Castello ma hanno potuto anche godere delle descrizioni e delle spiegazioni degli esperti del settore archeologico.
Tra i tre siti archeologici quello che ha colpito in negativo, non solo chi vi scrive ma anche i visitatori, è stato il sotterraneo della chiesa di Sant'Andrea e le sue buste di plastica, contenenti le ossa ritrovate nelle tombe, ammassate accanto allo scheletro (per fortuna ancora intatto) di un uomo del tempo e i varii oggetti funebri ritrovati durante gli scavi riposti in cesti e le lapidi poggiate l'una sopra l'altra.
L'ormai scomparso Architetto Marcello Benedettelli, coordinatore per il restauro della chiesa di Sant'Andrea, diceva: "Il Restauro deve essere come un'antica bottega dove tutti in un abbraccio tendono al bello." …a quanto pare il concetto non è stato ben afferrato. Nel complesso l'iniziativa è stata un successo e si spera abbia fatto nascere, soprattutto tra i barlettani, quel senso di rispetto verso la propria città che porta a valorizzare il patrimonio culturale del territorio.
Giovanni Lombardi