Festa della Repubblica, ma le istituzioni dimenticano i combattenti
La nota del presidente dell'Anmig Ruggiero Graziano
martedì 3 giugno 2014
iReport
Ieri 2 giugno, festa della Repubblica, giorno in cui 12 milioni di persone decisero di chiudere un'altra pagina scomoda della Storia d'Italia, giorno in cui nacque il diritto al voto alle donne, giorno in cui la stessa attraverso gli aiuti americani cominciò la ricostruzione di case e fabbriche, giorno in cui, grazie alla Costituzione dei diritti e dei doveri beneficiamo di pari dignità sociale senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; le Istituzioni cittadine barlettane che dovrebbero in primis ricordare il sacrificio di coloro che ci hanno tramandato tutto ciò, hanno pensato bene di 'non ricordare' detto giorno.
Appartenendo ad un'associazione di ex combattenti sento il dovere di ricordare che le stesse Istituzioni ricoprono un ruolo Pubblico eletto da cittadini grazie ad un voto elettorale e che le stesse non sono altri che rappresentanti dei cittadini...e i cittadini NON vogliono 'dimenticare'. Sarà pur vero che il Comune si trova in un momento economico difficile, ma per superare questi ostacoli serve che il cittadino si senta tutt'uno con lo Stato, Provincia e Comune. Stringiamoci forte siam pronti alla morte l'Italia chiamo'.
Il Presidente dell'ANMIG Sez. di Barletta
[Ruggiero Graziano]
Appartenendo ad un'associazione di ex combattenti sento il dovere di ricordare che le stesse Istituzioni ricoprono un ruolo Pubblico eletto da cittadini grazie ad un voto elettorale e che le stesse non sono altri che rappresentanti dei cittadini...e i cittadini NON vogliono 'dimenticare'. Sarà pur vero che il Comune si trova in un momento economico difficile, ma per superare questi ostacoli serve che il cittadino si senta tutt'uno con lo Stato, Provincia e Comune. Stringiamoci forte siam pronti alla morte l'Italia chiamo'.
Il Presidente dell'ANMIG Sez. di Barletta
[Ruggiero Graziano]