Disservizi all'Ospedale "R. Dimiccoli"? Nessuna risposta dal direttore della Asl BT
La lettera di Vittorio Palumbieri alla redazione di Barlettalife
giovedì 4 ottobre 2012
iReport
«Ho letto nei giorni scorsi la lettera, arguta e garbata, dell'ing. Bergamaschi a proposito della mancata risposta del Sindaco di Barletta ad alcuni quesiti riguardanti la nostra città. Non ho ragione di dubitare di quanto scritto dall'ing. Bergamaschi, ma vorrei dirgli che non è l'unico caso quello del quale si lamenta». Si legge in questo inizio il disappunto, quasi un malessere, del nostro lettore Vittorio Palumbieri che così continua: «Infatti c'è un signore, che risponde al cognome GORGONI ed al nome GIOVANNI, direttore generale della ASL BT il quale si arroga la pretesa di non rispondere a ben quattro lettere inviate da una paziente, nel caso specifico mia moglie, la quale chiede insistentemente ragione di un gravissimo disservizio ( si fa per dire) nel quale è incorsa nell'ottobre dell'anno scorso presso il presidio ospedaliero di Barletta. Ben quattro lettere, (18 novembre 2011; 3 gennaio, 15 giugno e 13 settembre 2012, tutte inviate con Racc. A-R), dal tono inizialmente gentile e cortese e quindi sempre più risentito, con le quali la paziente chiede spiegazioni su quanto accaduto».
«Nessuna risposta; meno che mai due righe di scuse per lo scampato pericolo grazie alla testardaggine di mia moglie. Ma forse la buona educazione non abita alla ASL BT. Certo non rinuncio a venire a capo, con ogni mezzo consentito, alla spiegazione di quanto accaduto e dei provvedimenti che si intendono adottare. Intanto vorrei rassicurare l'ing. Bergamaschi che non in tutta Italia si registrano tali comportamenti. Chi scrive questa nota inviò l'11 settembre 2011 una lettera al Ministro della salute, Ferruccio Fazio, con la quale si lamentava il pagamento del tiket per un esame inerente una patologia cronica».
«Il 28 dello stesso mese (sedici giorni dopo!) giungeva la risposta del Direttore Generale del Ministero con la quale, riconoscendo l'errore, si assicurava ogni tempestivo provvedimento riparatore. Ciò che puntualmente è avvenuto. In verità la stessa lettera la inviai all'allora Assessore regionale alla Salute, Tommaso Fiore, il quale con molta buona educazione non mi ha degnato di una risposta. Coraggio, c'è da ben sperare in uomini sensibili ed educati».
«Nessuna risposta; meno che mai due righe di scuse per lo scampato pericolo grazie alla testardaggine di mia moglie. Ma forse la buona educazione non abita alla ASL BT. Certo non rinuncio a venire a capo, con ogni mezzo consentito, alla spiegazione di quanto accaduto e dei provvedimenti che si intendono adottare. Intanto vorrei rassicurare l'ing. Bergamaschi che non in tutta Italia si registrano tali comportamenti. Chi scrive questa nota inviò l'11 settembre 2011 una lettera al Ministro della salute, Ferruccio Fazio, con la quale si lamentava il pagamento del tiket per un esame inerente una patologia cronica».
«Il 28 dello stesso mese (sedici giorni dopo!) giungeva la risposta del Direttore Generale del Ministero con la quale, riconoscendo l'errore, si assicurava ogni tempestivo provvedimento riparatore. Ciò che puntualmente è avvenuto. In verità la stessa lettera la inviai all'allora Assessore regionale alla Salute, Tommaso Fiore, il quale con molta buona educazione non mi ha degnato di una risposta. Coraggio, c'è da ben sperare in uomini sensibili ed educati».