Cimitero di Barletta
Cimitero di Barletta

«Disgustato dal comportamento di quel sacerdote»

La denuncia di un cittadino sulle pratiche economiche post-mortem

Scrivo in merito a un episodio avvenuto questa mattina nell'ormai per mille motivi "celebre" cimitero di Barletta. Questa mattina ero purtroppo lì presente per le esequie di un mio parente. Appena terminata la sepoltura (i loculi a Barletta sono esauriti e ci si deve accontentare di andare "sottoterra", ma questo è un altro discorso) il sacerdote che aveva celebrato le preghiere in memoria del mio parente defunto ha cominciato ad esporre, quasi fosse un tariffario, gli "oboli" da donare a lui in quanto rappresentante della Chiesa perché il nome del mio parente fosse incluso tra quelli citati nelle messe che avrebbe celebrato di lì a un anno.

Quasi esponendoci il discorso come se si parlasse di un abbonamento televisivo o dell'offerta promozionale per l'acquisto di pentole (per far capire il pragmatismo dell'uomo), il suddetto sacerdote ha caldeggiato i miei parenti, in particolare la moglie e i figli del defunto, ancora provati ovviamente dall'accaduto, a "prenotarsi" subito per inserire il nome del loro caro a quelli menzionati durante le messe, ponendo in evidenza come fosse conveniente far questo al più presto. Il prete ha poi completato il suo "lavoro" presentando la foto di un giovane uomo defunto pochi giorni prima per lo stesso male che aveva afflitto e ucciso il mio parente, quasi a invocare una sorta di pietismo per stimolare i parenti a effettuare al più presto la donazione, unendo a ciò la richiesta di un altro "obolo", stavolta a sostegno dei "fratelli" cristiani meno fortunati.

Personalmente sono rimasto, come tutti i miei parenti, letteralmente disgustato dall'episodio di questa mattina: per questo ho sentito necessario scrivere di getto questa testimonianza, per porre in evidenza tutto il mio sdegno verso questi ministri di Dio, che gran parte delle volte sfruttano il dolore degli uomini a biechi fini economici. Che fine hanno fatto la pietas e la solidarietà cristiane? Che fine ha fatto il rispetto verso il dolore? Perché mettere in mezzo il denaro, ormai misura di tutte le necessità terrene, davanti a famiglie provate nell'anima e nel fisico e troppo vulnerabili per dire no? Solo questo chiedo. Quando smetterete di scalfire la fede presente nei cuori delle persone?

Un cittadino (e cristiano) sdegnato

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